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ALBA: l'«incompiuta» sopraelevata Una variante iniziata nel '70 che attende ancora ALBA: l'«incompiuta» sopraelevata (Dal nostro corrispondente) Alba. 17 novembre. L'« incompiuta » è ormai l'appellativo che gli albesi danno alla sopraelevata di Alba, un'opera che rientra nel più vasto programma della progettata direttrice Cuneo-Alba-Asti e che permetterà nel contempo di eliminare uno dei nodi stradali più anacronistici della regione, quello del rondò di Alba. Qui due'statali, la 29 e 231, si incrociano in corrispon- j denza ad un passaggio a li-\ vello sulla linea ferroviaria Alba-Bra, che causa paurosi ingorghi. Purtroppo la «variante albese ». iniziata nel 1970. attende tuttora di essere ultimata. Ciò nonostante l'opera era già stata quasi farsescamente inaugurata il 27 ottobre del 1973. In quella occasione il ministro Giolitti ed una lunga fila di autorità giunti per il simbolico taglio del nastro si trovavano la strada sbarrata da una fitta schiera di agricoltori che reclamavano il pagamento dei danni subiti e dei terreni espropriati nonché la realizzazione di una serie di opere di accesso e di attraversamento: Il tratto di variante già realizzata ha potuto essere percorsa solo quel mattino su benevole concessione dei dimostranti dal corteo delle autorità, dopodiché è stata chiusa al traffico in attesa dette opere richieste. Il 6 novembre del '74 si poteva finalmente aprire alla viabilità un primo tratto della strada lungo circa due chilometri, quasi tutto in sopraelevata che dalla località Scaparroni conduce al bivio Miroglio. I rimanenti cinque chilometri sono tuttora chiusi al trafico per la mancanza delle infrastrutture richie- ste aoitanti. Mta ^na. Nel progetto della varian- * <*oese "ostata finora 3 mimrAi g m mìlionU vi e inol. tre compresa la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Tanaro, opera quest'ultima che riveste una importanza notevole in quanto permettera _j congiungere la sopraeievata con la direttissima Alba-Roddi già in fase di ultimozione Per federe realizzato il ponte _ ci dicono _ occor. reranno ancora degli anni per difficoltà inerenti al suo funzionamento (ponte e le altre infrastrutture costeranno ancora almeno altri due miliardi e mezzo). L'assessore ai lavori pubblici di Alba. ing. Enzo De Maria, aggiunge: « Dopo una serie di interventi da parte degli amministratori locali e provinciali presso l'Arias, la Regione e il ministero dei Lavori Pubblici, si è riusciti a far includere le opere rimaste da realizzare della "variante" albese tra quelle di utilità primaria a livello re gionale. Siamo ora in attesa di finanziamenti necessari per poter sbloccare la situazione ». Gianfranco Fiori j \ Alba. Un «moncone» della sopraelevata che da due anni attende di essere finita