Una donna segregata da 9 anni in una stalla dai suoi due fratelli

Una donna segregata da 9 anni in una stalla dai suoi due fratelli PRIOCCA D'ALBA - Sconcertante vicenda familiare Una donna segregata da 9 anni in una stalla dai suoi due fratelli ba. Maria Vezza, trentano verme, da nove anni sarebbe tenuta segregata in una stal- (Dal nostro corrispondente) Alba, 12 novembre. Una donna di Priocca d'Al- la da due fratelli, Bartolomeo, 52 anni, e Giovanni, 48, agricoltori, celibi, con i quali convive. Vi è addirittura chi sostie- ne che la donna, sofferente di ipertrofia muscolare, che le blocca quasi completamente l'attività motoria, specie nelle gambe, c che ne limita anche la facoltà di intendere e di volere, sia soggetta a maltrattamenti da parte dei congiunti. Qualcuno dice: «Da giovane era una ragazza normale. Ha frequentato la scuola, poi si è ammalata e verso i 30 anni è letteralmente scomparsa dalla circolazione. Da allora non è più uscita di casa. Ha passato buona'parte di questi ultimi anni rinchiusa in una stalla, a volte legata su un gwiciglio di paglùx ». Del fatto si sono già interessate varie persone per cercare di trovare una diversa sistemazionne alla donna, gravemente inferma. L'ex sindaco Edoardo Cantamessa. il parroco del paese e una suora infermiera della Casa Cottolengo del luogo, hanno ini vano cercato di indurre i faI miliari a farla ricoverare. Ci dice suor Assunta: « Siamo disposti ad accettarla nel nostro istituto gratuitamente, senza pretendere nulla, neanche la piccola pensione di cui gode. Solo per toglierla dalla disumana situazione in cui si trova. Ne ho parlato io stessa coi fratelli, ma mi hanno messa "alla porta ». Della situazione si sarebbero anche interessati i carabimeri, ma l'ostinazione dei due conUdini è irremovibile. Abbiamo avvicinato uno dei fratelli, Giovanni, cbe ci ha detto: <r E' sempre vissuta con noi e abbiamo sempre avuto cura di lèi. Non le manca nulla. Tutto quello che si dice sono solo malignità ». Di ricovero, però, Giovanni Vezza non vuol sentir parlare, anche se entrambi i fratelli sono molto impegnati nei lavori di campa- I|gna che li tengono per lunghe ore fuori casa e durante le quali la sorella rimane chiusa nel cascinale. Abbiamo visto la poveretta ed era ap-,parentemenw serena, anche se in uno staio molto indigente: non è chiaro fino a che punto sia libera di esprimersi o se sia invece completamente irretita dai fratelli. «Dovrebbero essere favorevoli al ricovero — dice la gente —; invece per il loro ostinato rifiuto si mormora- no brutte cose sul loro con-to ». Qualcuno insiste: « La picchiano, la sgridano, la tengono legata». «E' possibile — si chiede la gente — che nessuno si interessi per sottrarre la poveretta dall'incuria, dalla trascuratezza, dalle prepotenze dei fratelli per trovarle una sistemazione che ìe permette di condurre una vite un po' più urna-na? ». E' un interrogativo che giriamo alle autorità ». Gianfranco Fiorì , Priocca d'Alba. Giovanni Vezza (Foto Clic)

Persone citate: D'alba, Edoardo Cantamessa, Gianfranco Fiorì, Giovanni Vezza, Maria Vezza

Luoghi citati: Alba, Priocca