Ha bussato a una porta e ha detto "Sono un sequestrato, aiutatemi"

Ha bussato a una porta e ha detto "Sono un sequestrato, aiutatemi" Lo studente, liberato di nòtte a Galliate Ha bussato a una porta e ha detto "Sono un sequestrato, aiutatemi" (Nostro servizio particolare) Galliate, 14 dicembre. Alla periferia di Galliate, Antonio Parma, lo studente di 19 anni, figlio del «re delle casseforti» di Saranno, è stato liberato, ieri, sera, dai suoi carcerieri che lo avevano rapito quindici giorni .fa Ancora a Galliate. La gente richiama alla memoria episòdi che credeva avere dimenticato. Dita armi fa, alla stessa ora della nòtte, scavando nelle immondizie della discarica del «Varallino» fu trovato il cadavere di Cristina Mazzotti. La storia di «Cricrì» aveva commosso la gente. Con sgomento oggi-si ritorna a parlare a Galliate di rapimenti, riscatti, dell'itanonima sequestri». .. Le coincidenze che legano il «caso» Mazzotti a questo di Antonio Parma sono impressionanti. Cristina, 18 anni, era di Eupilio, in provincia di Como: Antonio,. 19 anni, è di Saranno, cittadina del Varesotto: i due centri distano pochi chilometri in linea d'aria Il figlio del «re deUe casseforti», studente dell'ultimo anno liceo classico, era stato sequestrato davanti alla scuola'mentre stava fra i compagni di corso che. minacciati da quattro banditi mascherati, non avevano potuto intervenire. Lo hanno tenuto in una cella piccola: ha sofferto la fame ed il freddo eccezionale di queste ultime settimane. Infine, gli occhi inceronati, una benda sulla bocca, toppi alle orecchie e mani legate, è stato abbandonato in .una stradina sterrata che costeggia l'autostrada Torino-Milano. Mossi i primi possi barcollando è arrivato al Villaggio Kennedy, distante poche centinaia di metri. Ha suonato un campanello, è salito davanti alla porta d'ingresso di un appartamentino al primo piano ed una donna. Ninfa Russo Fiasconara, gli ha aperto. «Mi ha detto che era un sequestrato — racconta — faceva fatica a reggersi in piedi. Non ha detto che poche parole». Oltre alla donna, in casa, seduto davanti al televisore che stava trasmettendo un telefilm, c'era il marito Antonio, ceramista in una-piccola azienda di Turbigo, e i quat tro figli. «Si è fermato un quarto d'ora — racconta ladonna - na voluto che chia-massimo la polizia, ha bevuto un caffè». Poi sono arrivati i carabinieri e, ancora più tardi, il padre Luigi con l'avvocato ed il medico di famiglia Hanno detto di non avare pagato un soldo per il riscatto. A Galliate, che gli agenti della squadra antisequestro devono avere segnato con tutta evidenza sulle loro cartine geografiche,' sono rimasti gli inquirenti a caccia del più piccolo indizio che permetta loro di individuare la banda. La cittadina, insieme ad altri centri dell'hinterland di Novara, sembra. diventata, per un verso o per l'altro, un passaggio obbligato della criminalità. La vicinanza con grosse città industriali, come Milano e Torino, ha finito per decentrare in provincia fenomeni di criminalità fino a pochi anni fa sconosciuti. Adesso i protagonisti del crimine, braccati nelle metropoli, finiscono con lo spostarsi in provincia che, con la fama di essere «zona tranquilla», offre sufficienti coperture. l.d.b ARONA — L'aronese Bianca Pa raccluni> ^ vicepresidente i^LnT^dt scusso rtinan-H al prof. Guido Gal' li (criminologo) la tesi: «Le misure di prevenzione nei confronti di indiziati di appartenere ad associazioni mafiose ». Galliate. Ninfa Russo Fiasconara con la nicotina Debora: è stato la prima a portare aiuto ad Antonio Parma

Persone citate: Antonio Parma, Cricrì, Cristina Mazzotti, Guido Gal, Mazzotti, Russo Fiasconara