Udinese, un mostro che fa paura ma l'Omegna spera nel colpaccio
Udinese, un mostro che fa paura ma l'Omegna spera nel colpaccio Udinese, un mostro che fa paura ma l'Omegna spera nel colpaccio Non nasconde il sogno di fermare la capolista - Purtroppo si è infortunato il portiere Colombo (Nostro servizio particolare) Omegna, 26 novembre. Il campionato di serie «C» passa di nuovo per Omegna. Dopo la visita del Novara, domani è in programma quella della imbattuta capolista Udinese, una squadra dal ruolino di marcia che fa let feralmente paura: 6 vittorie (3 in trasferta), 5 pareggi e nessuna sconfitta. E ancora: 14 reti segnate e solo 3 subite, il che equivale a un attacco molto forte e a una difesa praticamente impenetrabile. Di fronte a tanta avversaria l'Omegna cosa potrà fare? Stando al pronostico proprio nulla. Se il calcio fosse una scienza esatta il match potrebbe anche non ossero disputato: l'Udinese dovrebbe incamerare i due punti risparmiandosi le fatiche del viaggio. Ma anche in occasione della visita del Novara le chances dei cusiani erano assai poche. Alla vigilia del «gran derby» non c'era nessuno disposto a scommettere su un successo dell "Omegna, tanto dispari sembravano le forze in campo. Poi andò a finire come tutti sanno, la squadra rossonera, che era stata paragonata al Davide, sovvertendo ogni pronostico mise sotto il Golia novarese regalando la più bella domenica di tutti * tempi ai suoi sostenitori. Memori di quella impresa i tifosi omegnesi oggi sperano in un altro «miracolo». Certo si guardano bene dal dirlo apertamente, anzi a parole si dicono rassegnati alla sconfitta, ma in cuor loro si augurano di assistere domani al «Liberazione» ad un'altra impresa della loro squadra che in casa sua fino ad ora ha vinto | solo una gara: quella col Novara. Da parte loro giocatori, tecnico e dirigenti dell'Omegna non si sbilanciano in pronostici. «L'Udinese ha dimostrato di essere davvero la squadra più forte del momento — dice per tutti il direttore sportivo Gianni Bracchi — e nessuno di noi si nasconde le difficoltà della gara. E' chiaro che non giocheremo per perdere, ma ci rendiamo conto della differenza fra noi e loro e non ci facciamo illusioni. A rendere le cose piti difficili poi, c'è stato l'infortunio patito dal portiere Colombo in allenamento. Senza il numero uno titolare, affrontare l'Udinese è ancora più diffici le» Effettivamente l'assenza di Colombo (che si è fratturato l'alluce del piede destro)) complica le cose per l'Omegna e ha costretto l'allenatore Zanetti a notti insonni. L'esperto portiere è sempre stato uno dei punti di forza della squadra e proprio domani di fronte ad una avversaria che sicuramente attaccherà a fondo, la riserva Ceraolo (che oltretutto sta facendo il nuli tare a Novara e non può allenarsi con costanza) potrebbe trovarsi a mal partito. Ma l'innegabile forza dell'Udinese e l'assenza di Colombo, sotto il profilo psicologico potrebbero nascondere anche un piccolo lato positivo per i giocatori dell'Omegna: essere battuti in partenza consentirà loro di giocare con lo stato d'animo di chi non ha nulla da perdere e cioè senza il minimo nervosismo. A dovere vincere a tutti i costi sono gli avversari. Per quanto riguarda lo schieramento da opporre domani alla capolista, l'allenatore Zanetti non ha ancora deciso ufficialmente nulla. L'unico dato certo, purtroppo, è l'assenza di Colombo e la sua sostituzione con Ceraolo. Per il resto potrebbe registrarsi il rientro di Ghezzi o di Bacchetta o di Martina, tutta gente che ormai è guarita dagli acciacchi recenti. E' anche possibile, però, che il «mister» lasci le cose come stanno, confermando per dieci undicesimi la compagine delle ultime settimane, m. s.
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