Ossola dimenticata chiede di diventare Regione autonoma

Ossola dimenticata chiede di diventare Regione autonoma E' in polemica con Torino Ossola dimenticata chiede di diventare Regione autonoma Si discuterà stasera - Nell'operazione "Orizzonte Piemonte" sono state dimenticate le stazioni sciistiche della zona 'Nostro servizio particolare) Domodossola, 24 novembre. Un'iniziativa di promozione turistica della Regione, nella quale è stata dimenticata l'Ossola, è stata l'occasione per dare coesione e unità d'intenti ai vari organismi che operano nella zona: comunità montana e aziende. La Regione Piemonte ha iniziato una campagna "pubblicitaria sui giornali per reclamizzare, sotto il titolo «Orizzonte Piemonte» le più importanti località turistiche. Pare che per questa iniziativa siano stati stanziati oltre 300 milioni, ma già alla prima pubblicazione c'è stata la «gaffe»: su una intera pagina di un quotidiano milanese si parlava della Valle Susa, delle località torinesi di montagna e della Valsesia, ignorando del tutto l'Ossola con i suoi centri di sport invernali. «Sono stati alcuni milanesi frequentatori di Macugnaga a segnalarci, rammaricandosene, la dimenticanza — spiega il direttore dell'azienda di soggiorno di Macugnaga, Giuseppe Burgener — così, d'accordo con quelli di Santa Ma- }ria Maggiore, di Bognanco e I delle comunità montane, ab! biamo deciso un incontro per 1 prendere posizione». i La riunione si è tenuta ieri | sera ed è stato tutto un coro idi proteste. «E' una dimenticanza grave — ha detto qualcuno — poiché omettendo di segnalare le nostre vallate sembra quasi che località come Macugnaga, Santa Maria e Formazza, tanto per citarne alcune, non siano attrezzate a 'Jivello tale da consigliarne il j soggiorno». Nessuno, tuttavia, ha inteso j farne un dramma. «Vediamo i — è stato proposto — come è possibile rimediare». C'è chi ha suggerito (ma è apparsa più che altro una battuta) di chiedere alla Regione come rivalsa la pubblicazione di una intera pagina dedicata alle Valli Ossolane, ma alla fine è prevalsa l'idea di intervenire presso l'assessorato regionale al Turismo con una serie di suggerimenti per rendere più efficace la promozione turistica senza dimenticare l'Ossola. «Al di là dell'occasione^certo spiacevole, che ha favorito l'incontro di comunità montane e aziende di soggiorno della zona — commenta Burgener — la riunione si è rivelata proficua ». Domani sera, in un albergo di Domodossola, ci sarà una assembela di tutt'altro genere: quella dei promotori dell'iniziativa per la creazione della Regione autonoma ossolana. C'è molto scetticismo intorno alla riuscita ma bisc( gna dire che sono in parecchi a crederci a cominciare dal • «promoter» Alvaro Corradini, sindaco di Trontano. Certo il momento è favorevole: da più parte si levano proteste contro Torino e la Regione e non soltanto per la dimenticanza nella pubblicità turistica. Qui hanno un po' tutti un diavolo per capello per la storia «all'italiana» dell'autostrada Voltri-Sempione. Si sentono raggirati e traditi perché l'opera che doveva incominciare dell'Ossola è partita invece dalla Liguria e da queste parti non arriverà mai. Corradini-è convinto che tanti dei mali lamentati potrebbero essere estirpati con la creazione della Regione autonoma. Ha scelto a modello la Valle d'Aosta; è stato a prendersi quello statuto e dice: «Lo struttureremo secondo le nostre esigenze. Siamo poveri sino ad un certo punto: Obbtamo anche noi le nostre ricchezze che sono il turismo, i bacini idrici, le cave di Beota e Sarizzo' uniche al mondo (17 miliardi di fatturato lo scorso anno), la zootecnia che se ristrutturata potrebbe essere reddidizia. Ce tanto da fare, lo so — aggiunge — ma gli interventi saranno possibili soltanto con leggi nostre, adatte alla nostra zona e che non sono quelle che vanno bene a Torino». Piero Barbe Trontano. Alvadaro Corradini, promotore dell'iniziativa per un'Ossola autonoma

Persone citate: Alvaro Corradini, Burgener, Corradini, Giuseppe Burgener, Piero Barbe, Valsesia