Rinviato a giudizio e accusato d'aver assassinato suo nipote

Rinviato a giudizio e accusato d'aver assassinato suo nipote In assise a Novara il delitto di Crevoladossola Rinviato a giudizio e accusato d'aver assassinato suo nipote (Nostro servizio particolare) Domodossola, 22 novembre. (r. s.) popò un'inchiesta aurata uri arino il giùdice istruttore del tribunale di Verbania, Ernesto Penna La Torre ha rinviato a giudizio, accogliendo la requisitoria del pubblico ministero, Corrado Lembo, Giovanni Corso, 52 anni, per la mòrte del nipote Rocco Malgeri, 26 anni, la sera del 22 ottobre 1976 a Crevoladossola. Che si sia trattato di una esecuzione vera e propria è incontestabile: Rocco Malgeri venne freddato davanti alla propria abitazione con un preciso colpo di fucile e poi «finito» con almeno otto rivoltellate in volto sparate da una pistola che la vittima doveva portare addòsso. Le indagini, quanto mai difficili, data l'omertà dell'em- Diente degli immigrati calabresi, hanno portato sino ad ora unicamente alla identificazione dell'alito che un sottufficiale dei carabinierinotò allontanarsi velocemente dopo il delitto. Dai numeri della targa rilevati dal milite è stato possibile risalire al proprietario della vettura, Giovanni Corso, zio della vittima. Fermato 48 ore dopo il delitto, il Corso non è riuscito a fornire agli inquirenti un «alibi» per quella notte. E' stato prima rinchiuso in cella ed ora rinviato a giudizio: dovrà comparire sul banco degli imputati della corte di assise di Novara, per rispondere di omicidio volontario aggravato, porto e de tenzione di arma da fuoco. Il «movente» del delitto, tuttavia, non è mai stato del rutto accertato. Secondo il giudice istruttore è da escludersi completamente l'ipotesi del regolamento dei conti di stampomafioso. Eraunaipotesi che è stata fatta subito dopo il delitto ma tale tesi è stata quasi subito scartata dagli inquirenti. Imagistrati suppongono che il Malgeri sia stato condannar to per un grave torto arreca to a qualcuno. L'onore macchiato, retaggio di antichi pregiudizi avrebbe spinto il «disonorato» a vendicare l'offesa, chiedendo che l'onta fosse lavata. Si suppone che l'azione finale sia stata preceduta da una riunione «familiare» e che per uccidere il Malgeri sia stato designato proprio lo zio Giovanni Corso che avrebbe, poi, eseguito fedelmente l'ordine. E' questa la tesi che però non troverà probabilmente mai ima conferma: neppure nell'aula di giustizia. Ed è anche una tesi piuttosto labile a sostegno dell'accusa. Resta la testimonianza del sottufficiale dei carabinieri che notò l'auto dell'imputato allontanarsi subito dopo il delitto e la mancanza di un alibi per il Corso.

Persone citate: Corrado Lembo, Ernesto Penna, Giovanni Corso, La Torre, Malgeri, Rocco Malgeri

Luoghi citati: Crevoladossola, Domodossola, Novara, Verbania