E arrestato l'operaio che ferì il principale
E arrestato l'operaio che ferì il principale Nella sua abitazione di Omegna E arrestato l'operaio che ferì il principale Dopo l'aggressione in fabbrica era fuggito sin monti della Valstrona - Sfinito e affamato, ha preferito tornare a casa dove ha atteso i carabinieri raio di Omegna che la scorsa settimana ha accoltellato a principale Giuseppe Rossetti (ora dimesso dall'ospedale), è stato arrestato la scorsa notte. Subito dopo l'aggressione era fuggito a piedi ed era riu- scito a fare perdere le tracce, Si pensava che avesse espatriato in Svizzera dove aveva (Nostro servizio particolare) Omegna, 19 settembre. Ugo Cristina, 40 anni, l'ope- I lavorato per parecchi anni ! prima di trasferirsi definiti, vmente nel Cusio. Per una ' settimana ha vagabondato | per le montagne del Mezzuco che da Omegna, circondando la Val Strana, si allungano fi ] uo a CampeUo Monti, i Vivendo alla macchia, ha ; dormito all'addiaccio e si è ' cibato di bacche e frutta. Una ; notte è riuscito a riposare in una baita disabitata, mezza 'diroccata, ed al mattino, in con traodo un pastore che i spingeva un gregge di pecore, '■ ha potuto bere un bicchiere j del latte appena munto. Vinto dalla stanchezza; però, dopo giorni di latitanza, ha deciso di ritornare a casa. La sua abitazione di via Garibaldi, due vani disadorni al tèrzo piano di un vecchio edificio restaurato da poco, in pieno centro storico di Omegna, era tenuto d'occhio dai carabinieri. I militi lo hanno lasciato entrare nell'appartamento dove viveva il Cristina da solo, poi, hanno fatto ìrrui zione e lo hanno ammanettato. Era sfinito, appoggiato su un divano in cucina. «Non ce la facevo più — ha balbettato quando ha visto gli uomini in divisa — non potevo restare lassù: troppo freddo e fame. Pensavo che ormai le ricerche fossero state sospese». Non ha tentato nessuna reazione- si è lasciato mettere le manette ai polsi e portare via. I motivi dell'aggressione restano inspiegabili. Il Cristina, dopo l'arresto, ha alternato momenti di ostinato silenzio !ad durante i quali ha j parlato con foga, quasi dà squUibrato. «Mi aveva offeso ! — ^ ^flato *{ Pretore Sarto «s — diceva che non pagavo i ■ debiti. Non perdeva oceano- ne Per insultarmi»^!!* ag giunto, con la voce strozzata: ^~_^*f,r^",,~.?re^a*re, m~ coro a coltellate». L'aggressione è avvenuta alle 7 del mattino del 13 settembre in via Fucine: nel laboratorio di una piccola azienda dove si lucidano caffettiere c. d. b. i
Persone citate: Giuseppe Rossetti, Ugo Cristina
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