Mano più libera ai cacciatori sono stato abolite 5 riserve

Mano più libera ai cacciatori sono stato abolite 5 riserve Tra qualche giorno saranno inasprite le sanzioni Mano più libera ai cacciatori sono stato abolite 5 riserve Sono la Oleggio e la Simonetta di Pombia, la Caldina Bosco Vedrò, la Bornago e la S. Michele di Cameri - Tra un mese si apre la caccia (Nostro servizio particolare) Novara, 29 luglio. (r. s.) Cinque riserve di caccia scompaiono nel Novarese. Sono la Oleggio e la Simonetta in territorio del comune di Pombia; la Galdina Bosco Vedrò, la Bornago e la San Michele di Cameri., Per le prime quattro è stato il comitato provinciale che, riunitosi ieri sera sotto la presidenza di Luigi Mazzocco, ha stabilito la revoca della concessione in quanto non sarebbero stati rispettati taluni obblighi previsti dalla concessione in materia di allevamenti. D'altro canto le quattro riserve, per una parte del loro territorio o addirittura totalmente, rientrano nell'area del parco fluviale del Ticino dove, per la legge regionale, è vietato l'esercizio venatorio. Alla quinta riserva, la San Michele di Cameri, il comitato provinciale caccia non aveva già rinnovato la-concessione. Adesso, la Regione ha respinto il ricorso intimando la rimozione delle tabelle perimetrali. In seguito a questi provvedimenti, i cacciatori avranno cosi più zone libere per esercitare la loro attività, sia pure con il limite di rispetto per quanto riguarda la fascia fluviale del Ticino. Manca ancora più di un mese all'apertura della caccia, ma i bracconieri sono già entrati in azione e si moltiplicano le denunce degli «abusivi». L'ultimo intervento è dei guardacaccia Pompli e Prandi che nel comune di Bellinzago, in località Ballarete, hanno sorpreso Gianfranco Destro, 39 armi, cui sono stati sequestrati U fucile e una lepre appena uccisa. Tra qualche giorno, con l'entrata in vigore della nuova legge regionale, le sanzioni per i cacciatori di frodo saranno notevolmente inasprite.

Persone citate: Luigi Mazzocco, Prandi