Novara sta per uscire dall'«incubo» maturità Promossi in vantaggio

Novara sta per uscire dall'«incubo» maturità Promossi in vantaggio I primi risultati degli esami Novara sta per uscire dall'«incubo» maturità Promossi in vantaggio Novara, 28 luglio. fi d. b. I Nelle scuole di Novara cominciano a comparire i cartelloni con i risultati degli esami di maturità. Poche le sorprese: com'era prevedibile i candidati hanno, quasi tutti, raggiunto la promozione anche se i commissari sono stati particolarmente «stretti» nell'assegnare i voti. I 61 iscritti all'ultimo anno dell'istituto professionale «Galileo Ferraris» sono stati tutti dichiarati «maturi», così come i 104 candidati di una sezione dell'«Omar» fra i quali ci sono soltanto cinque con 60 sessantesimi: Paolo Introini, Valerio Zenato, Sandro Cerato, Daniele Pietri e Giovanni Margara. Sono stati invece severi i commissari che, all'istituto «Mossotti», hanno esaminato i futuri periti aziendali. Su quattro privatisti ne è «passato» uno solo: una ragazza, Alma Zanaboni, che ha riportato la votazione di 40 sessantesimi. Su 25 candidati della sezione «A», uno è stato respinto ed il massimo voto è quello di Cinzia Zonca che ha ottenuto 50. Nella «B», su 22 alunni due sono stati bocciati e hi migliòre è stata Donatella Guariotti che ha avuto un 54. Nella terza sezione, c'è un «non maturo» e tre 56 sessantesimi: Maria Rita Corredino, Anna Pertuso e Maria Luisa Riva. L'unico sessanta, fra i periti aziendali, è stato meritato da Elena Volpati della sezione «D» (27 candidati tutti promossi). Nella stessa classe, Daniela Villani e Luciano Norcetti sono stati dichiarati «maturi», con 58 di voto. «Sono stati molto rigidi — è stato il primo commento degli studenti —. Le interrogazioni sono state pesanti, le domande difficili e poi nei voti sono stati bassi. Ci sono una sfilza di 36. il minimo per essere promossi». Negli altri istituti della città le commissioni sono ancora al lavoro: hanno già esaminato tutti i candidati, ma non hanno ancora completato gli scrutini. Per loro sono gli ultimi giorni di fatica, mentre per gli studenti sono giorni di fiato sospeso: «Sarò promosso?» Per la maggior parte dei giovani, però, l'interrogativo è un altro: «Cosa faremo dopo il diploma?». Posti non ce ne sono per tutti e, dopo la maturità, si aprono soltanto le prospettive di una lunga e spesso infruttuosa ricerca, da ufficio ad ufficio, per trovare un lavoro. Oppure si schiudono le porte dell'università che scoppia di iscritti e che consegna lauree ormai svalutate. |!I

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