Bacchin e Fumagalli sono «licenziati» chiedevano il doppio dell'anno scorso

Bacchin e Fumagalli sono «licenziati» chiedevano il doppio dell'anno scorso Brindisi, battimani, pioggia (e "grane,,) ieri al raduno del Novara Bacchin e Fumagalli sono «licenziati» chiedevano il doppio dell'anno scorso La notizia ha colto tutti di sorpresa • Jacomuzzi sempre fermo nei suo rifiuto di giocare in C • Nonostante tutto, in casa azzurra regna un grande ottimismo - La squadra (15 giocatori) è andata in ritiro a Gozzano (Nostro servizio particolare) Novara, 28 luglio. Brindisi augurali, battimani, tifosi che, per bocca dei loro rappresentanti, pronunciano l'equivalente novarese di «scùdammoce o' passato» e decidono di mettere una l i à 9 , , l bi . nx i. è e ipietra so&a al campionato dell'anno scorso. Questo il clima del raduno del Novara, allietato anche da qualche spruzzatina di moggia il che, come vuole la scaramanzia, non può che portare fortuna a chiunque si accinga a un'impresa sportiva. Malgrado tutto ciò, le grane non sono mancate. Il «caso» Jacomuzzi. sempre fermo nel suo rifiuto di giocare col Novara in serie «C», non è più l'unico inghippo in casa azzurra. Bacchin e Fumagalli, due'difensori sui quali si faceva grande affidamento, sono stati esclusi dalla rosa e rimandati a casa. Motivo? Avevano chiesto esattamente il doppio del premio di reingaggio offerto dal presidente Tarantola. L'assenza di Bacchin c Fumagalli ha colto stamani tutti di sorpresa. Le trattative con i giocatori per raggiungere l'accordo economico erano \state condotte dal presidente Santino Tarantola nella serata di ieri e la «rottura» con : due difensori era a conoscenza di pochi intimi. Bacchin e Fumagalli non hanno neanche iniziato a discutere col loro presidente: «Vogliamo il doppio di quanto lei ci offre — hanno detto decisi — prendere o lasciare». Sono stati lasciati a casa. Parlando del fatto. Tarantola ha detto oggi che non poteva fare eccezioni per due giocatori dopo che gli altri avevano accettato quanto lui offriva. «Sfido chiunque a trovare una squadra di "C" o anche di "B" che tratti i giocatori come noi — è esploso U presidente novarese —. Quest'anno c'è stata per tutti una leggera flessione rispetto all'anno scorso, ma i livelli di retribuzione sono rimasti rispettabili, tanto è vero che tutti gU altri elementi hanno accettato e partono oggi per il ritiro in tutta tranquillità. Evidentemente — ha aggiunto amareggiato Tarantola — Bacchin e FumagalU non hanno capito il nuovo spirito che aleggia nel nostro club e neanche i tempi in cui viviamo». Sul «nuovo spirito» del Novara calcio il presidente ha detto che è «spirito di rinascita». «L'anno scorso di questi tempi eravamo allegri e giulivi: venivamo da un grande campionato che ci aveva portati addirittura alle sogUe della serie "A" e nessuno poteva prevedere la retrocessione. Oggi in tutti noi c'è meno allegria ma più determinazione: U nostro impegno è quello di tornare in "B". Per raggiungere lo scopo dobbiamo "fare quadrato" tutti, giocatori, allenatore, dirigenti e tifo- WSLm Vioiani, l'allenatore che quest'anno guiderà il No nell'auspicato viaggio *J. ècs«vsg torno alla «B», ha preso la parola dopo il presidente e si è detto soddisfatto della riconferma in blocco della squadra dell'anno scorso. «Questo — ha spiegato — favorisce il mio compito e consentirà di raggiungere l'amalgama ih breve tempo». Rivolto poi ai giocatori, il trainer ha aggiunto: «So che in passato c'è stato qualche screzio fra voi e sarà mio compito tenervi uniti, fare di tutti noi una famiglia. Il programma che ci attende è difficilissimo: saremo la squadra da battere e ogni domenica per noi sarà dura. Riusciremo a raggiungere i traguardi pre stabiliti, a cominciare dalla Coppa Itaha, solo se eviteremo ogni complesso di superiorità. Siamo i più forti? Ebbene a noi tocca dimostrarlo. A dirlo debbono essere gli altri». - Dopo Tarantola e Viviani, prima del brindisi, hanno portato il loro augurio il pre- sidente dei club «Fedelissimi», Galbani, e quello dei «Commandos». Colombino. 1 due supertifosi hanno promesso l'appoggio dei supporters e hanno assicurato che la gente ha quasi completamente perdonato ai giocatori le amarezze dell'anno scorso. Finita la riunione. Viviani, Calioni e quindici giocatori sono partiti alla volta di Gozzano dove il Novara affilerà le armi in vista del campionato. Gli atleti erano: Nasuelli, Zanutto, Lassini, Veschetti, Piccinetti, Di Stefano. Giannini, Lodetti, Ferrari, Guidetti, Venturini, Boldini, Toschi, Vriz e Giavardi. Crosta e Re si uniranno alla comitiva non appena gli impegni militari lo consentiranno. Venuti a mancare Bacchin e Fumagalli, è assai probabile il rientro del libero Vivian. L'atleta che è guarito dal grave incidente dello scorso anno, comincia solo ora a muoversi e potrà riprendere gli allenamenti fra un mese. Se Jacomuzzi, Bacchin e Fumagalli resteranno sulle loro posizioni, verranno ceduti alla riapertura delle liste di novembre e al loro posto verranno presi giocatori che non ritengano disonorevole giocare in serie «C». Sempre a novembre dovrebbero accasarsi gli elementi in soprannumero: Lugnan. Rolfo, Cavallari, Moriggi e Rossi. m. s. »* „ : ^v^^mh^^. ^ ,. ^ssms&saàtì^i ■» ... '^:3il Novara. La squadra azzurra al raduno. A sinistra cambio della guardia tra Viviani (neo allenatore) e Calioni che riprende il ruolo di secondo. Accanto: Giannini e Vescbetti, unici reduci della promozione dalla C alla B di sette anni fa, si impegnano a ripetere l'impresa (Foto Giovetti) Bacchin e Fumagalli, lasciati a casa per «troppe pretese»

Luoghi citati: Brindisi, Gozzano, Novara