L'Ossola teme che la legge 382 si traduca in un vero terremoto

L'Ossola teme che la legge 382 si traduca in un vero terremoto Sono state cancellate d'un sol colpo istituzioni secolari L'Ossola teme che la legge 382 si traduca in un vero terremoto Le istituzioni di assistenza passeranno ai Comuni? I parroci dei piccoli centri sono sul piede di guerra : dietro agii asili ci sono spesso grossi lasciti • Forse si arriverà alla tanto auspicata azienda di soggiorno e turismo unica per tutta la zona (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 26 luglio. La legge sul decentramento dei poteri alle Regioni e ai Comuni, nota come 382, è destinata a provocare radicali mutamenti anche nell'Ossola. C'è chi afferma che sarà un vero e proprio «terremoto» che cancellerà in un solo colpo istituzioni secolari. Una delle questioni più dibattute è quella delle Ipab flstituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) che, nel testo originario del decreto. avrebbero dovuto passare con tutto il loro patrimonio, ai Comuni. Nella stragrande maggioranza queste istituzioni fanno capo alte parrocchie. In difesa delle Ipab il settimanale diocesano ha scatenato una vera e propria battaglia parlando, senza mezzi termini di «rapina». Di questi enti assistenziali privati è pieno il Novarese. In tutta la provincia sono circa duecento, di cui almeno un terzo nell'Ossola. Sono nella stragrande maggioranza asili parrocchiali. Anche i parroci dei piccoli i centri delle valli sono dunque I sul piede di guerra. Sovente, i dietro gli asili ci sono infatti I lasciti o patrimoni cospicui. j E' il caso dell'asilo parrocj chiale di Amano, che ita proI prieto immobiliari persino I nel centro di Roma. Il parro- ltntnmllg-n a co, don Gabriele Romagnoli, i aveva in progetto di vendere | gli appartamenti nella capita- < le per realizzare un. nuovo | complesso residenziale per i ! giovani in Valle Anzasca ma I ta dovuto fermarsi in attesa, della legge sul decentramen-\to. In ogni caso il sacerdote j ha pronta una soluzione di ri- \ serva: costituire una società, fra la popolazione per iman-. zuxre d nuovo centro. Dique-]stt cast ce ne sono moltissi- 1 mt: quasi tutti gli asili del- l Ossola sono privati .Il nuovo testo della legge e \ però piuttosto sibillino e non è ancora ben certo se passe- ' ranno armi e bagagli ai Co-1 munì oppure no. La legge è destinata a rivalutare anche il ruolo delle Comunita montane cui verranno delegate, ad esempio, tutte le i attribuzioni in materia di as- \ sistema. Ci si chiede se saranno in grado di fare fronte ai nuovi, gravosissimi impegni] in arrivo. «Evidentemente -<-i dice Plinio Pirazzi Maffiola, socialista, presidente della j Comunità montana Valle Os¬ sola — ad ogni nuova delega di attribuzioni dovrà prontamente corrispondere un adeguato finanziamento. Senza questo inderogabile principio, il decentramento dei poteri i rimarrà solo sulla carta. In materia di assistenza stiamo • già facendo parecchio e un al- ! largamente), dei nostri compiti non ci spaventa. Alle comunità sarà riservato anche l'intero capitolo della prevenzione: anche qui ci stiamo già muovendo soprattutto nell'ambito delle malattie dell'infanzia. In ogni caso, bisognerà comunque attendere le leggi regionali per l'attribuzione delle nuove deleghe». Anche gli enti turistici saranno ristrutturati da cima a fondo. Si arriverà probabilmente alla tanto auspicata Azienda autonoma di soggiorno unica per tutta l'Ossola: quelle attuali di Bognanco, Santa Maria Maggiore e Ma-cugnaga rimarrano aperte come uffici distaccati. Il futuro dei dipendenti delle aziende di soggiorno è ancora incerto: si parla di inserirli in un ruolo speciale della Regione. «Quel che è certo — dice Giu- i seppe Burgener, direttore del | l'azienda dVMacugnaga è < cne non abbiamo ancora una | precisa identità, né un regola ! mento organico. L'unificazio I ne dene aziende potrebbe da, re buoni risultati a patto che \non Cj prevaricazioni j del centro verso le località \ periferiche» , Anche n fattQ che d,Qra te . t sarcmno t comuni a ^ ]sciare le Ucenge ^ Vapertu. m di nuovi alberghi giu. dicat0 un vantaggio per U turisma «I comuni - dicono \ ' 1 gli operatori — possono certamente valutare meglio le esigenze locali». a. v Plinio Pirazzi Maffiola, presidente Comunità montana e Giuseppe Burghener, direttore azienda di Macugnaga

Persone citate: Amano, Burgener, Gabriele Romagnoli, Giuseppe Burghener, Plinio Pirazzi Maffiola

Luoghi citati: Bognanco, Domodossola, Macugnaga, Ossola, Roma, Santa Maria Maggiore