Legano il parroco alla sedia e lo derubano (ma è vero?)

Legano il parroco alla sedia e lo derubano (ma è vero?) Giallo in canonica a Gavaglio d'Agogna Legano il parroco alla sedia e lo derubano (ma è vero?) Don Giuseppe Ottini però non presenta denuncia e "scompare" (Dal nostro corrispondente) Cavaglio d'Agogna, 26 luglio. «Giallo» in canonica a Cavaglio d'Agogna. L'arciprete Giuseppe Ottini, 53 anni, originario di Maggiate Inferiore di Gattico, sarebbe stato aggredito e derubato di denaro e documenti. L'interessato non ha tuttavia presentato nessuna denuncia. Don Ottini è anzi assènte dal paese: si dice che sia partito per gli esercizi spirituali subito dopo la presunta aggressione. Da due giorni, però, in paese non si parla che del misterioso episodio. Si siiti mossi anche i carabinieri di Ghemme, entro la cui giurisdizione si trova Cavaglio. I carabinieri, che sono in attesa di interrogare il parroco, hanno accertato che qualcuno è realmente entrato, mediante scasso, nella casa parrocchiale: ma ritengono di poter escludere che il sacerdote abbia subito un furto e che per di più sia stato vittima di violenze. Si sarebbe trattato solo di un tentativo di furto: il resto sarebbe frutto della fantasia della gente. A Cavaglio, invece, si racconta che nella notte tra domenica .e lunedì, due individui sarebbero entrati nello studio dell'arciprete passando attraverso una finestra, dalla quale avevano tolto la grata di protezione. Svegliato dai rumori, don Ottini sarebbe sceso nello studio, ma i due l'avrebbero ridotto presto all'impotenza, immobilizzandolo e legandolo ad una sedia. Quindi, si sarebbero impadroniti di una certa somma e di alcunoi documenti. C'è chi sostiene che i visitatori notturni cercavano proprio quei documenti.. Per conoscere la verità su questa staria di sapore un po' romanzesco, occorre aspettare il rientro in parrocchia del sacerdote. Intanto, Raffaele Guittini, un vicino di casa che ha l'incarico di tenere d'occhio la canonica in assenza del parroco, dice: «E' vero che vi è stato un tentativo di furto, ma il resto sono storie. I ladri, ma dovevano essere ladruncoli, entrati nello studio dopo aver divelto l'inferriata, non hanno vosto nemmeno i soldi che si trovavano a portata di mano. Hanno arraffato soltanto alcune buste vuote: forse erano ragazzi, convinti di portare via le offerte della festa patronale che si era svolta il giorno prima».

Persone citate: Giuseppe Ottini, Raffaele Guittini

Luoghi citati: Cavaglio, Gattico, Ghemme