Il sindaco non rassegna le dimissioni il vice ricorre al Tribunale regionale

Il sindaco non rassegna le dimissioni il vice ricorre al Tribunale regionale Villadossola: la contestata vicenda della licenza negata Il sindaco non rassegna le dimissioni il vice ricorre al Tribunale regionale Dopo la sospensione della seduta per l'intervento dei muratori che protestavano, l'altra sera la riunione del Consiglio è stata calma - Scongiurata la crisi - Sono state approvate norme di salvaguardia per alcune zone (Dal nostro corrispondente) Villadossola. 16 luglio. Niente crisi (almeno per ora) a Villadossola per la questione delia licenza edilizia che il sindaco Alessandro Zanelli del pei ha negato al suo «vice», l'imprenditore Angelo Petrulli del psi. Dalla riunione del Consiglio comunale di ieri sera non sono venute sostanziali novità. Zanelli e Petrulli, dopo le roventi polemiche dei giorni scorsi, si sono ritrovati fianco a fianco al tavolo della presidenza. Il sindaco ha cercato di fare in modo che della questione della licenza, che non era all'ordine del giorno, si parlasse il meno possibile. Ma l'argomento è saltato fuori in parecchie occasioni. In apertura di seduta, Zanelli ha espresso una ferma condanna alla manifestazione degli edili che martedì sera erano scesi in piazza a favore del vicesindaco e avevano impedito che si svolgesse la seduta del Consiglio comunale. In termini altrettanto duri si erano già espresse nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil e il pei di Villadossola che aveva addirittura parlato di «azione intimidatoria di stampo mafioso». A nome del psi l'assessore Luciano Rolandini si è dissociato dall'iniziativa. Subito dopo ha però rinnovato la richiesta di dimissioni del sindaco. «La vicenda della licenza — ha detto — deve rimanere circoscritta a due persone senza coinvolgere l'amministrazione comunale. Petrulli ha-già consegnato la lettera di dimissioni al nostro partito. Noi crediamo che altrettanto debba fare il sindaco. almeno fino a quando la magistratura non si sarà pronunciata». La richiesta è stata però respinta dai comunisti. «Non vediamo perché il sindaco debba dimettersi — ha detto subito dopo il capogruppo del pei, Purnari — noi siamo convinti che abbia agito nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti: Zanelli non ha dunque nulla da rimproverarsi». Insomma, un dialogo fra sordi. La questione sembra arrivata a un punto morto e tutti sono ormai convinti che sarà la magistratura a stabilire una volta per tutte chi ha ragione e chi ha torto. Petrulli ha infatti presenta¬ to un ricorso al Tribunale regionale amministrativo contro la decisione del sindaco di negare la licenza. Ha anche denunciato Zanelli al pretore per «omissione d'atti d'ufficio», sostenendo che il sindaco ha lasciato passare più di 60 giorni senza dare una risposta alla sua richiesta. Villadossola resta dunque governata da una giunta i cui massimi esponenti si combattono a colpi di denunce e carte bollate. Una situazione perlomeno singolare perché in queste condizioni è certamen- ' te difficile parlare di collaborazione. Ieri sera comunque il Consiglio comunale ha approvato le norme di salvaguardia in attesa che sia pronto il nuovo piano regolatore generale. In pratica, sono stati posti vincoli su alcune zone del paese. Fra queste c'è anche quella su cui intendeva costruire il vicesindaco. ZaneUi ha precisato ieri sera che poiché Petrulli non ha modificato il progetto presentato la sua domanda, con l'approvazione delle nuove norme, deve ritenersi decaduta. Il vicesindaco ha però votato ugualmente a favore delle norme di salvaguardia che sono state approvate con 14 voti favorevoli e 5 contrari (il gruppo democristiano). a. v. j ; -, ! ! : I! I | Villadossola. Centinaia di persone hanno assistito alla seduta del consiglio comunale che ha discusso anche la questione delia «licenza della discordia» (Foto Falciola) Villadossola. Seduti fianco a fianco al consiglio il sindaco Zanelli e (a destra) il vicesindaco Petrulli che lo accusa

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