"Sub" muore nel Ticino a Bellinzago durante il ricupero di un'auto rubata

"Sub" muore nel Ticino a Bellinzago durante il ricupero di un'auto rubata Tragedia fulminea sotto gli occhi dei compagni e dei vigili del fuoco "Sub" muore nel Ticino a Bellinzago durante il ricupero di un'auto rubata (Dal nostro corrispondente) Novara, 14 luglio. (p. b.) Un subacqueo che partecipava nella tarda mattinata di oggi al recupero di un'auto nelle acque del Ticino a Bellinzago, è morto durante, una immersione. E' Gianni Cantù, 41 anni, Novara, -via Pellegrino Pellegrini 43. Sposato e padre di due bambine, Ursola e Stefania, collaborava nell'azienda paterna, la concessionaria motociclistica Cantù Sji.c. di via Marconi 12. La tragedia è stata fulminea e le cause sono ancora sconosciute: forse il. sub è stato colto da un malore. Gli stessi compagni, i vigili del fuoco presenti, non sanno dare una spiegazione. Cantù era un entusiasta deilo sport subacqueo, che praticava da anni, ma era soprattutto un generoso che prestava volontariamente la sua opera di soccorso ovunque venisse richiesta. Il mese scorso, per ima settimana intera, aveva effettuato decine di immersioni, sempre nelle acque del Ticino, a valle del ponte di Galliate per recuperare la salma di un ragazzo di Lonate Pozzolo annei gato mentre faceva il bagno. Stamane, con altri tre sub del club lacustre «Lago Maggiore» partecipava al recupero di un'auto rubata tre giorni or sono ad Ezio Milani, 33 anni, Vanzaghello. L'auto era stata vista ieri all'altezza di Bellinzago é i vigili del fuòco di Novara l'avevano già ag- ganciata quando si è rotto il cavo di traino. Per tentare di ripescare l'auto, era stata chiesta la collaborazione dei sub. Stamane alle 9 se ne erano presentati quattro al co-, mando dei vigili del>>fuoco: fra questi il Cantù. Insieme a una squadra di cinque vigili del fuoco al comando del brigadiere Pacifico Arlotta, sono partiti subito per Bellinzago rimorchiando un canotto pneumatico: Giunti -in riva al fiume è stato messo il natante in acqua e tre dei quattro sub hanno iniziato, senza bombole e altro -respiratore, la ricognizione. Localizzata l'auto sommersa, sono ritornati a riva. Si trattava di predisporre l'operazione d'aggancio ed era il Cantù ad offrirsi. Indossate le bombole e l'autorespiratore è sceso in acqua «in sicurezza», cioè con una funicella legata alla cintura per potere essere recuperato rapidamente in caso di emergenza. Trascinava un cavo, quello che avrebbe dovuto agganciare l'auto onde permetterne il recupero. «E' rimasto in immersione forse una decina di minuti — racconta il brigadiera Ariatta — poi i suoi compagni hanno cominciato a preoccuparsi, non tanto per il tempo, dato che l'autonomia andava ben al di là ma perché l'operazione si protraeva troppo a lungo. Un altro sub, indossato l'autorespiratore è sceso anch'egli in acqua. E' riemerso a una decina di metri dalla riva dicendo che il compagno era ft sotto. In breve il Cantù è stato portato a riva. Era svenuto, cianotico, il polso batteva debolmente. Gli abbiamo praticato la respirazione artificiale e chiamato via radio l'ambulanza». Nell'intento di non perdere tempo prezioso il sub è stato caricato sul pulmino dei vigili del fuoco e trasbordato sull'autolettiga a Bellinzago. Al pronto soccorso dell'O¬ spedale Maggiore i medici hanno fatto di tutto ricorrendo anche alla camera di rianimazione, ma non c'è stato niente da fare. Il referto parla di «mitriasi fissa bilaterale con cianosi diffusa». Che cosa può essere accaduto durante l'immersione? Probabilmente if sub è stato colto da un malore o è stato sospinto dalla corrente contro i massi di una diga con violenza tale da perdere conoscenza. Si esclude un guasto all'autorespiratore. In questo caso il Cantù avrebbe abbandonato il boccaglio e data la relativa modesta profondità delle acque (non più di sette-otto metri) sarebbe risalito in superficie. Gianni Cantù, il giovane sub annegato nel Ticino

Persone citate: Ariatta, Arlotta, Ezio Milani, Gianni Cantù

Luoghi citati: Galliate, Lonate Pozzolo, Novara, Vanzaghello