Documento in consiglio sullo «scandalo tasse»

Documento in consiglio sullo «scandalo tasse» È stato discusso a Verbania Documento in consiglio sullo «scandalo tasse» Approvato un ordine del giorno per sollecitare la Procura della Repubblica a far luce sulle presunte irregolarità già riscontrate (Dal nostro corrispondente) Verbania, 28 giugno. Alla fine dello scorso aprile la procura della Repubblica di Verbania emise comunicazioni giudiziarie indiziando dei reati di abuso, omissione e interesse in atti d'ufficio gli assessori delle finanze del periodo 1966-72, Lino Oldrini, Giulio Cesare Rattazzi. Sereno Bono] e Sergio Silvestri, per presunte irregolarità che si sarebbero verificate in quegli anni nella determinazione e nell'applicazione deli'imposta di famiglia a Verbania. Ieri sera il consiglio comunale ha votato all'unanimità (si sono astenuti soltanto l'assessore Rattazzi perché direttamente interessato nella vicenda e il missino Zacchera) un ordine del giorno proposto dalla democrazia cristiana e fatto proprio dagli altri gruppi politici eccettuata l'intesa di destra. Vi si leg¬ ge che il consiglio comunale, preso atto delle comunicazioni giudiziarie, conferma il contenuto della relazione della commissione comunale d'inchiesta e ribadisce che la decisione della stessa di inviare le risultanze dell'inchiesta all'autorità giudiziaria costituì già tre anni or sono un elemento di correttezza e se riatà amministrativa. Il documento — che sarà fatto pervenire alla magistratura — sollecita la procura della Repubblica a defimre al più presto la pratica anche per superare dannose speculazioni politiche di parte e soprattutto per la necessità di indiviòuare o precisare le eventuali anomalie o responsabilità del comportamento degli indiziati o proscioglierli ! altrimenti, senza ulteriori indugi da ogni sospetto. «Cosa necessaria — si conclude — soprattutto in ove- | sto particolare momento che vede l'amministrazione comunale impegnata, tramite il consiglio tributario, all'accertamento dei redditi per combattere l'evasione fiscale». Il cosiddetto scandalo dell'imposta di famiglia a Verbania scoppiò in sede di discussione del bilancio preventivo 1973, quando l'allora consigliere comunale del psi Nicolìno Rago (ora accusato di alcune inadempienze e sospeso dal partito) aveva denunciato di aver riscontrato irregolarità nella ' determinazione dell'imposta, pratiche giacenti da mesi, evasioni clamorose da parte di professionisti, i commercianti. Venne forma| ta una commissione d'inchie1 sta e dopo un anno di lavoro le sue conclusioni furono trasmesse, per decisione dell'intero consiglio comunale, all'autorità giudiziària. E' proprio sulla scorta di documenti allegati che ia procura deila Repubblica ha indiziato di reato due mesi fa gli ex assessori alle finanze del tempo. ■ Tra gli altri argomenti della laboriosa seduta di ieri sera, un ordine del giorno relativo al diritto di voto nei luoghi di domicilio dei cittadini italiani all'estero, limitato però a quei paesi che consentiranno ai partiti politici italiani di svolgere attività informativa e propagandistica tra i nostri emigrati. I consiglieri hanno poi espresso parere favorevole al piano di ristrutturazione della Aspan. l'azienda di trasporti consortile che gestisce i collegamenti tra Verbania, j Premeno. Gravellona, Omegna, Baveno e i servizi di autobus in città. Si prospetta un ritocco delle tariffe allo scopo di alleviare il passivo che si aggira attualmente sui 400 milioni annui anche se coperto da interventi della regione, a. c.

Persone citate: Cesare Rattazzi, Lino Oldrini, Omegna, Rago, Rattazzi, Sereno Bono, Sergio Silvestri

Luoghi citati: Baveno, Premeno, Verbania