Per i fumi Montedison denuncia a magistrato

Per i fumi Montedison denuncia a magistrato Domodossola: ancora polemiche Per i fumi Montedison denuncia a magistrato Un gruppo di cittadini ha già incaricato un legale di promuovere l'azione - L'azienda si difende: "Gli scarichi sono depurati" (Dal nostro corrispondente) Domodossola. 31 maggio. Sarà la magistratura ad occuparsi dei fumi della Montedison. Un gruppo di cittadini si è infatti- rivolto a un legale, l'avvocato Maria Teresa Sapienza, incaricandola di presentare una denuncia per danneggiamento. Sostengono che I fumi emanati dallo stabilimento Montedison di Domodossola rendono irrespirabile l'aria per alcune ore della giornata. Qualcuno ha persino telefonato ai carabinieri i quali hanno redatto un primo rapporto che è già sul tavolo del magistrato. Nella zona sud deUa città, la più esposta alle esalazioni provneienti dalla fabbrica, che produce ferro silicio, continua intanto la raccolta delle firme per una petizione che sarà inviata al sindaco., I firmatari chiedono un deciso Intervento dell'amministrazione comunale «per elimime una volta per tutte l'incpnveniente dei fumi che som» una minaccia costante prr la nostra salute e quelle del nostri figli». Alcuni cittadini avrebbero accusato negli ultimi tempi fastidiosi disturbi alle vie respiratorie, attribuendone la causa all'inquinamento atmosferico provocato dagli scarichi della Montedison. Anche fra 1 bambini sarebbero state riscontrate manifestazioni allergiche ttexx alle quali i medici non hanno saputo dare una spiegazione. Sulla vicenda del fami hanno preso posizione anche 0 consiglio di fabbrica della Montedison e la Fole (Fede- ' razione lavoratori chimici) di Novara, preoccupati soprattutto per le possibili conseguenze sull'occupazione. Alla Montedison di Domodossola lavorano infatti una sessantina di persone e da quando la produzione di ferrosflicio è aumentata con l'entrata In funzione ài nuovi forni, gli organici sono stati ampliati con l'assunzione di lavoratori stagionali. n consiglio di fabbrica e la Fu le hanno diffuso una nota ricordando che «la Montedison produce oggi con forni nuovi dotati di de- 4 . punitori e con un solo forno vecchio nel quale si lavora un prodotto poco inquinante. I lavoratori, che rischiano di estere parte tesa, nel caso di un eventuale ritorsione sull'occupazione, sono -comunque disposti ad assumersi precise responsabilità aprendo una vertenza nei confronti dell'azienda. Si dichiarano disponibili ad un incontro con l'amministrazione comunale e i cittadini del quartiere per chiarire i termini del problema, confermando fin d'ora che i dati sull'inquinamento rilevati dal laboratorio d'igiene lo scorso anno, già allora entro 1 limiti di legge, non possono essere oggi che ancora più rassicuranti». La scorsa estate, In seguito a un'ondata di proteste da parte di molti cittadini, il comune aveva fatto eseguire rilevamenti atmosferici nella zona del Badolerio dai tecnici del laboratorio di igie■ ne. Dalle analisi era .risultato che la principale fonte di inquinamento -dell'aria era risultata rappresentata dai fumi che provenivano dalla Fiasa, un'azienda di abrasivi, mentre quelli della Montedison rientravano nei limiti previsti dalla legge antismog. Ora la Fiasa ha chiuso i forni e si limita a lavorare prodotti che arrivano-dall'estero. Sul banco degli imputati è rimasta la sola Montedison, accasata di «scaricare» dense colonne di fumo, soprattutto di notte e nelle prime ore del mattino. , «L'emissione dei forni dipende solo dalle esigenze produttive — ribatte il direttore della Montedison di Domodossola, dottor Gianni Pesce — non è vero che li scarichiamo di notte perché la gente non se ne accorga. Tecnicamente, non sarebbe neppure possibile. I fumi che escono dalle ciminiere sono completamente depurati. Può esserci stato qualche inconveniente, ma ci siamo sempre premurati di avvertile il Comune». a. v. H direttore della Montedison, dottor Gianni Pesce

Persone citate: Gianni Pesce, Maria Teresa Sapienza

Luoghi citati: Domodossola, Novara