Novara: appesa ad un filo la vita della donna ferita con il mitra da uaa guardia carceraria

Novara: appesa ad un filo la vita della donna ferita con il mitra da uaa guardia carceraria Era con un uomo su un'auto accanto al muro di cinta delle prigioni Novara: appesa ad un filo la vita della donna ferita con il mitra da uaa guardia carceraria (Nostro servizio particolare) Novara, 7 maggio. Un'inchiesta è stata aperta dalla magistratura sul grave episodio accaduto ieri sera al carcere di via Sforzesca: un agente di custodia, di ronda 5Ui muraglione di cinta, ha esploso una raffica di mitra cont.o un'auto ritenuta sospetta, colpendo un uomo e una donna. I feriti sono Antonio Fregiggia, 42 anni, abitante a Boffalora Ticino, via Dante 39 ed Elena Zonca, 42 anni, di Novara, via Cavigioli 5, sposata e madre in un ragazzo di 20 anni. L'uomo è stato raggiunto da un proiettile che gli ha trapassato la gola: la prognosi è di 30 giorni. La Zonca è stata colpita da quattro colpi al basso ventre: è stata sottoposta ad intervento chirurgico ed è ora ricoverata al centro di rianimazione in pericolo di vita. La vicenda si inquadra nel grave stato di tensione presente nelle carceri italiane, tensione che a Novara è stata acuita dalla scoperta di un tentativo di evasione (un detenuto condannato tre giorni or sono a cinque anni per rapina ha segato le sbarre di una finestra) e dalla presenza nella casa circondariale desìi imputati del processo Mazzot-sa Sflaes2nfeSaeran° * *"* Una ricostruzione precisa di quanto accaduto ieri sera non è ancora possibile. «La situazione è delicata e ogni particolare deve essere vagliato — ha dichiarato il sostituto procuratore della Repubblica, Corrado Canfora, che dirige l'inchiesta —. Conosco la versione dell'agente di .custodia, ma la dovrò confrontare, quando sarà possibile, con quella dei due feriti». Il secondino, Emilio Di Cristofaro, 28 anni, in servizio da 5 anni a Casale e recentemente inviato a Novara di rinforzo, era di ronda sul muraglione sud, sotto il quale percorribile dalle auto, mai non nel tratto che circonda il muraglione. Poco dopo le 22, la guardia ha visto un'auto procedere lentamente, poi fermarsi. Non si sa se uno dei due occupanti la vettura sia sceso. In stato di semincoscenza, la Zonca avrebbe ripetuto «Te l'avevo detto di non rompere i rami» il che lascerebbe intendere che il suo amico sia sceso. Il secondino comunque, messo in allarme dall'atteggiamento dei due, avrebbe intimato l'alt ed esploso un colpo in aria a scopo intimidatorio. A questo punto Fregug- . già, terrorizzato dagli spari, , ^ to ^ ^^^1 e la I ™»a * >reraut° » « to del suo mitra, colpendo l'auto in pieno con una raffica. L'uomo ha aperto la por- tiera del veicolo e ha percor- so una ventina di metri pri- ma di accasciarsi; la Zonca è rimasta ferita nell'auto. Ci sono stati altri spari, so- no giunti i carabinieri che pattugliavano il carcere; sono stati prestati i primi soccorsi ai due feriti. Poi sono intervenuti il magistrato, ufficiali dei carabinieri e funzionari di polizia. Ci si è resi subito conio che si trattava, probabilmente, ili | un equivoco, perché la coppia i non si sarebbe trovata in quel i pósto per assaltare le prigio-! ni. Tra i detenuti, la sparato- | ria ha provocato tensione e | qualche torma di protesta. Oggi le donne (una quindicina in tutto) non hanno voluto saperne di rientrare nelle rispettive celle, ma la contestazione non sembra legata all'episodio di ieri sera. 1.1.

Persone citate: Antonio Fregiggia, Corrado Canfora, Elena Zonca, Emilio Di Cristofaro, Zonca

Luoghi citati: Casale, Novara