Così morì Cristina (18 anni)

Così morì Cristina (18 anni) Così morì Cristina (18 anni) Cosi si è svolta la tragedia che • ha dato origine al processo. La notte del 30 giugno 1975 a Eupilio mentre sta rincasando - in auto con amici, Cristina Mazzotti, studentessa diciottenne, figlia di un mediatore di cereali, viene sequestrata da un «comando». Il 5 luglio: telefona il «Marsigliese» alla famiglia. E' la prima di una lunga serie di telefonate terribili: «Preparate 5 miliardi o la ragazza ve la restituiremo a pezzettini». U 14 luglio: il «Marsigliese» viene scoperto e fotografato mentre esce da una cabina telefonica di Varese. Riesce però a sfuggire alla cattura. C'è un lungo silenzio poill 24 luglio si fa vivo al telefono un secondo «Marsigliese», è più sbrigativo e conclude la trattativa. Il 31 luglio la famiglia Mazzotti paga il riscatto fissato in un miliardo e 50 milioni. Quella stessa notte (si saprà poi) Cristina muore. U 20 agosto, arrestato dalla polizia svizzera, Libero Ballinari confessa di avere avuto parte nel sequestro di Cristina e comincia a fare qualche nome. Vengono arrestati Milan, Angelini e la Petroncini. Si scopre la cella-prigione a Castelletto Ticino. Il 30 agosto Ballinari vuota il sacco: rivela della morte di Cristina e della discarica del «Varallino» dove è stata sepolta. Quella stessa notte viene recuperata la salma. A settembre, il cerchio si stringe attorno alla «Anonima sequestri» e una ventina di persone finiscono in carcere. L'istruttoria dura un anno. Il 23 novembre 1976, alla Corte d'assise di Novara si apre il processo. 11 6 maggio 197*: dopo più di 5 mesi e 71 udienze il processo è al suo epilogo.

Persone citate: Angelini, Ballinari, Castelletto Ticino, Cristina Mazzotti, Mazzotti

Luoghi citati: Eupilio, Novara, Varese