Un «marsigliese» telefonò chiedendo "5 miliardi o la ragazza a pezzettini"

Un «marsigliese» telefonò chiedendo "5 miliardi o la ragazza a pezzettini" Un «marsigliese» telefonò chiedendo "5 miliardi o la ragazza a pezzettini" Sul grappo meridionale grava l'ombra della mafia. Quasi tuttt gli imputati si proclamano però innocenti. Dov'è la « mente » del sequestro? Al Sud, al Nord, o addirittura In Svizzera? Ed ecco i nomi degli imputati calabresi. ANTONINO GIACOBBE, 47 anni, di Borgia (Catanzaro), arrestato 1*8 settembre 1975. Sarebbe il presunto «boss» della «'ndrangheta» calabrese che processò l'Angelini nell'uliveto, di Gizzeria. Si proclama innocente, sostiene che il giorno del presunto processo era ricoverato all'ospedale psichiatrico di Girifalco. Il p.m. ha chiesto la condanna all'ergastolo. I suoi difensori ne chiedano l'assoluzione. FRANCESCO GATTINI, 33 anni, di Sanb'ase (Catanzaro), arrestato l'i 1 luglio 1976. Per l'accusa è il luogotenente di Giacobbe inviato al Nord in un momento critico dell'affare Mazzotti che lui risolse con la riscossione del riscatto di un miliardo e 50 milioni. Si proclama innocente e presenta un alibi. Il p.m. ha chiesto la condanna all'ergastolo. Per i suoi difensori deve essere assolto. ACHILLE GAETANO, 35 anni, Lamezia (Catanzaro), arrestato il 13 settembre 1975. Sarebbe la « longa mano» dell'Anonima sequestri che ha organizzato il rapi-, mento di Cristina Mazzotti.' Ha reso una parziale confessione cercando di escludere però, la responsabilità della mafia calabrese. Il p.m. ha chiesto la condanna all'ergastolo, per il suo difensore non deve però rispondere di omicidio volontario. BRUNO ABRAMO, 28 anni, Lamezia (Catanzaro), arrestato il 3 settembre 1975. Sarebbe il braccio destro di Achille Gaetano. Avrebbe partecipato al sequestro ed alla custodia dell'ostaggio. 51 proclama innocente. 11 p.m. ha chiesto la condanna all'ergastolo. Il suo difensore chiede l'assoluzione. SEBASTIANO SPADARO, 25 anni, di Reggio Calabria, latitante. Sarebbe il telefonista della «Anonima sequestri», colui che avrebbe ripetutamente telefonato alla famiglia Mazzotti trattando il riscatto per la liberazione di Cristina. «Cinque miliardi o ve la restituiamo a pezzettini» fu la prima telefonata. Si faceva chiamare «il Marsigliese». Il 14 luglio 1975 fu scoperto durante una delle telefonate e fotografato dalla polizia che non lo arrestò temendo per l'ostaggio. Da quel giorno scomparve. Il p. m. ha chiesto la codanna a 28 anni di reclusione. Per i suoi difensori non sarebbe stata raggiunta la prova certa di colpevolezza. VITTORIO CARPINO, 27 anni, Gizzeria (Catanzaro), arrestato i] 3 settembre 1975. Avrebbe fatto da tramite fra i rapitori di Cristina ed i carcerieri. Nega ogni addebito. Il p. m. ha chiesto la condanna a 26 anni di reclusione. Per il suo difensore andrebbe assolto. ANTONIO TALARICO, 32 i anni, Gizzeria (Catanzaro). Imputato a piede libero di favoreggiamento, per avere aiutato Achille Gaetano a sottrarsi all'arresto. Si proclama innocente. Il p. m. ha chiesto la condanna a tre anni e sei mesi. PEPPINO FALVO, 33 anni, Gizzeria, (Catanzaro). Imputato a piede Ubero di favoreggiamento per avere tentato di evitare la cattura di Achille Gaetano. Si proclama innocente. Il p.m. ha chiesto la condanna a tre anni. VITTORIO PASSAFARI, 59 anni, di Borgia (Catanzaro), medico. Imputato a piede Ubero di falso in certificato. Avrebbe compilato un documento di ricovero in manicomio per il Giacobbe senza visitarlo. II p.m. ha chiesto la condanna a sei mesi di reclusione. La difesa ne chiede l'assoluzione. GIOVANNI TALARICO, 37 anni, Lamezia (Catanzaro), imputato a piede Ubero di favoreggiamento, a favore di AchUle Gaetano. Si proclama innocente. Il p.m. ha chiesto l'assoluzione per insufficienza di prove. ciGO SCALERCIO, 30 anni, di Gizzeria (Catanzaro), vigile urbano. Imputato a piede libero di falso. Avrebbe avallato l'abbi di Francesco Gaetano. Si professa innocente, n p.m. ha chiesto la sua assoluzione per insufficienza di prove. Il difensore chiede la formula piena. FRANCESCO GAETANO, 33 anni, di Gizzeria (.Catanzaro) arrestato il 27 agosto 1975. Per l'accusa era uno degli- uomini del «commando» che sequestrò Cristina. E' stato riconosciuto dalla Luisa ri, la ragazza che era con la Mazzotti al momento del rapimento ma ha un alibi: quel giorno era in Calabria. Il pm. ha chiesto l'assoluzione per insufficienza di prove. Il suo difensore lo vuole scagionato del tutto. Nella tragedia entra anche la Svizzera: è infatti da lassù che venne la «cantata» che diede l'avvio al processo. LIBERO BALLINARI, 27 anni, cittadino elvetico, detenuto in Svizzera. La giustizia italiana lo considera latitante. E' stato l'aiutante dell'Angelini nella custodia dell'ostaggio a Castelletto Ticino prima e a GalUate poi. E' lui che dopo l'arresto ha rivelato alla polizia elvetica dove era sepolta Cristina. Il p.m. ha chiesto la condanna all'ergastolo. Per il suo difensore non è però colpevole di omicidio. Il presidente della Corte d'Assise, dottor Caroselli Il p.m. del processo Mazzotti, dottor Corrado Canfora