Oleggio: gli eletti nei quartieri vogliono la città più funzionale

Oleggio: gli eletti nei quartieri vogliono la città più funzionale Polemiche-e interessi per i nuovi organismi di base Oleggio: gli eletti nei quartieri vogliono la città più funzionale (Dal nostro corrispondente) Oleggio, 5 aprile. fu. g.) Chi nutriva scarsa fiducia sulla partecipazione degli elettori oleggesi alla consultazione per la costituzione dei comitati di quartiere è rimasto deluso. Le percentuali dei votanti nelle due tornate di queste ultime domeniche (i residenti di tre quartieri si sono presentati alle urne il 26 e il 27 marzo e « restanti tre il 2 e il 3 aprile) hanno registrato un'affluenza del 61,40 per cento con una punta del 72,6 per cento al quartiere di San Giovanni. ParUcolarmeate nel quar-liere Centro, i candidati eletti hanno visto affluire un consistente numero .di preferenze. Claudio Motta, 22 anni, studente di filosofia alla statale di Milano, è stato gratificato dai residenti del suo quartiere di ben 479 voti di preferenza, seguito da Gianfranco Caroli, un giovane ingegnere, con 476 voti. Nel'quartiere Bedisco. che contava 37 candidati ai 15 posti di consigliere nel comitato, si è verificata una votazione più distribuita. Renato Leonardi, impiegato all'Ufficio anagrafe del Comune, ha avuto 230 voti, seguito da Adriano Massaia con 137 voti, da Sergio Nif antan! con 98: ; e ^ ca-.^c-. Cesare Eedaellì FpqslpCnFcrsp(capolista delle denunce dei redditi per il "74) con 97 voti. Il terzo quartiere, dove si votava ntlla prima tornata era San Giovanni: Ezio Vandone ha avuto 313 voti seguito da Stefano Colombo con 254 voti' e da Italo Nicolini con 168 voti. * Abbiamo chiesto ad alcuni eletti che cosa si propongono di chiedere nelle prossime riunioni dei loro rispettivi consigli di quartiere. Carlino Sensolo, impiegato, dichiara che i consiglieri del suo quartiere, Loreto, devono preoccuparsi subito di fare un'accurata analisi del territorio.. «Necessita fotografare il quartiere nelle sue strutture — dice Sensolo —, a Loreto non si capisce dove ha termine l'area urbana e inizia quella agricbla. E' solo spìngendo in questa direzione che si può portare un contributo alla redazione dèi piano regolatore e all'impostazione dei prossimi bilanci comunali». Bruno Generale, studente universitario di filosofia, anche lui del quartiere Loreto, ritiene che i consigli di quartiere sono l'occasione buona, particolarmente per coloro che nel passato hanno sempre delegato gli altri nel gestire la cosa pubblica, di affrontare i prò. bièmi. «Bisogna dare potere ai comitati di quaritere, andare al di là di quanto concede lo statuto — dichiara Bruno Generale — Occorre evitare che il consiglio di quàriere limiti la sua opera a suggerire i punti ove mancano le lampadine. A Loreto — continua Generale — ci sono buone premesse per fare grandi cose e già con la stesura del piano regolatore di minima si vedrà come il Comune accetterà i suggerimenti dei comitati di quàriere». Michele Ghezzo, impiegato, pure eletto per il quàriere di Loreto, nutre fiducia sui risultati dei comitati di quàriere. I candidati del quartiere Centro Sud sono stati tutti eletti. Erano quindici, tanti quanti i posti disponibili nel consiglio da eleggere. Le prò ferenze maggiori sono andate a Maria Giovanna Piantamela a Gian Giacomo Gaboli, a Giovanni Borzini e Libero Bellan. In questo quàriere non viene rilevato molto entusiasmo sull'innovazione;; una certa vivacità di propositi si riscontra, invece, tra gli eletti del quartiere Fornaci Motto. Valeria Ardizzoia, 21 armi, ragioni era, fondatrice del giornaletto rionale«San Lorenzo» è il fiore all'occhiello del quartiere. «E' brava, intelligente ed è giusto che sia la portavoce del nostro Q—-riers» dicono Giancarlo Daifarà, 26' anni, operaio, e Walter Fortina, 23 anni, operaio, entrambi eletti. Daffara e Fort ina parlano quindi dèi problemi più urgenti del loro quartiere; «Ci proponiamo di' suggerire la sistemazione della strada che dal cimitero porta alia frazione Fornaci. C'è poi il problema del metano — dice paffarà- —, alle Fornaci non è mai arrivato ilcollegamento nonostante la raccolta di firme e le promesse fatte un po' da tutti ì gruppi politici oleggesi». Adesso uno dei punti da chiarire riguarda i - compiti demandati ai consigli di quartiere dallo statuto. Il sindaco di Oleggio, Gaudenzio Mi¬ randa, al quale abbiamo chiesto se crede nei comitati di quartiere, ha risposto: «Se t comitati operano come fanno alle fabbricerie delle chiese (non vorrei però venisse frainteso il paragone data la -mia estrazione di cattolico praticante) cioè con funzioni di intensa collaborazione, credo'centreranno il bersaglio; invece se i consiglieri di quariere si insediano con propositi di rivendicare realizzazioni improponibili o'irrealizzabUi per- ragioni diverse àallumministrazione comunale credo sia fallito lo scopo». . Valeria Ardizzoia, eletta nel Quartiere Fornaci-Motto Claudio-Motta dei «Centro» e Michele Ghezzo, di «Loreto» il. li Bruno Generale e Carlino Sensolo del quartiere Loreto

Luoghi citati: Loreto, Milano, Oleggio, San Giovanni, San Lorenzo