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Gozzano: pochi al dibattito sulle evasioni Gozzano: pochi al dibattito sulle evasioni (Dal nostro corrispondente) Gozzano, 17 marzo. (r. b.) Se è vero che la pubblicazione delle denunce dei redditi del 1974 avevano suscitato grande interesse e qualche salace commento all'indirizzo del «poveri ricchi», è altrettanto vero che il dibattito al cinema Sociale sulla lotta all'evasione fiscale non ha richiamato.quel concorso di pubblico che sarebbe stato logico attendersi. Pietro Gioiosa, capogruppo consiliare del pei, ha voluto mettere le mani avanti: «Non vogliamo fare i conti in tasca a nessuno e nemmeno vogliamo la caccia alle streghe. Riteniamo che si debba comunque costituire il consiglio tributario comunale aperto a tutti, anche agli imprenditori e ai .professionisti, per fare pieba luce sullo scandalo delle evasioni fiscali». Il sindaco Strocchi (de) si è dichiarato d'accordo sottolineando la volontà della giunta, formata da de, psi e pri, di promuovere con urgenza la j I jcornmissione che sarà incari- j cata di svolgere le indagini, Ma il problema dell'evasio- ne gozzanese, che potrebbe ri- guardare alcune posizioni di un certo senso nel campo degli industriali e dei Uberi professionisti, sembra anche e soprattutto un fenomeno di evasione totale da parte di piccoli e medi contribuenti, «altrimenti non si spiega come-abbiano presentato la dej nuncia soltanto 1551 persone» I hanno commentato non pochi j sostenitori di quest'ultima tesi. Al dibattito, al quale hanno partecipato anche Mario j Frau, della Federazione pro vinciaie comunista, e il sinda calista Ce rutti, per la Corife derazione unitaria Cgil Cisl Uil, sono intervenuti molti esponenti politici locali fra cui Martinetti e Fomara (de), Antonioli, Lapidari e Schiavo (psi). Ruga e Bozzer (psdi), Leporatti, Martinoli e Barciocco (pri), Al bertoni e Moroso (pli) e Cravero, Godi, Ruga dell'Alleanza Civica Indipendenti. Tutti concordano sull'opportunità di fare qualche cosa benché non si nascondano le difficoltà di reperire persone disposte a parte cipare alla commissione nella quale saranno chiamati a svolgere un compito che viene definito «impopolare e antipatico».