La medaglia di sincerità a Dormelletto all'industriale che confessa 135 milioni

La medaglia di sincerità a Dormelletto all'industriale che confessa 135 milioni La medaglia di sincerità a Dormelletto all'industriale che confessa 135 milioni Ma c'è anche una vedova nell'Alto Vergante che è in rosso di 37 milioni • A Marano Ostini, che ha pagato miliardi per il riscatto del figlio, ha guadagnato coi tori neanche 9 milioni (Dal nostro corrispondente) Arona, Il marao. ig. r.) Le gravi calamità nazionali e internazionali passano in questi giorni in seconda linea nelle chiacchiere degli aronesi dopò la pubbl'cazione dei redditi "74 e la divulgazione del redditi dei più ricchi commercianti e industriali della città. Non si parla d'altro nelle strade, sulle piazze, nei bar, negli uffici e persino in molte' scuole fra insegnanti e studenti; anche le evasioni stanno diventando una materia di studio e di discussione per l'interpretazione delle relative leggi e leggine e soprattutto per l'inadeguatezza del sistema fiscale italiano nel confronto con quello degli altri Paesi. Ed ecco alcuni tra i maggiori contribuenti della, categoria industriali. Il leader dei contribuenti (e anche degli « onesti ») è Mario Girardello. 48 anni, che possiede a Dormelletto lungo la statale del Sempione una fabbrica di dadi in ferro con 35 operai: ha denunciato 135 milioni 55 mila e 855 lire. Lo segue il fratello Flavio, 57 anni, che ha invece una fabbrica di viti ed ha denunciato 129.327.048. Gli altri due fratelli Ferruccio, che anche lui ha una fabbrica di viti e bulloni, 51.633.014 e Antonio (ìfi cui attività maggiore è nel Padovano) 18.921.384. Dopo l'Impero industriale del ferro con il Girardello si passa a Luciano Capra, proprietario di due grosse concerie, con 57.049.623 e a Renzo Guglielmetti (deposito dì materiali edili ad Arona, Angera, Varallo Pombia e Momo, in .società col fratello Carlo) chef ha denunciato 77 milioni 752.748. Di lì si scende con Plinio Paracchini (commercio all'ingrosso maglierie e confezioni), con 31.440.519 e quindi con Luigi Cristina (Officina Meccanica Sestese) con 27 milioni 623.692; a Ludovico Marini (fabbrica di pizzi) 22 milioni 929.925 col fratello Giancarlo con 14.444.176. Dopo si passa al trust del cemento con gli impresari eetili Marino che hanno dichiarato: Francesco 24.331.387, Gianni 18.997.119; Vincenzo 18 milioni 595.177 e Domenico 18 milioni 108.144. Quindi gli al- ti! costruttori edili: Adriana Carini 25.730.493 col marito Ernesto Ferrari con 34 miUoni 279.388; per arrivare all'Impresario geometra Imer Salina con un totale di 20 milioni 736.761 che era iscritto addirittura nell'elenco del commercianti per via di un negozietto di confezioni per bambini in corso Repubblica, perché nel 1S74 a suo dire come lavoro professionale aveva guadagnato solo 4.068.626 lire. Anche se si sa che è il più grosso o tra i più grossi proprietari di immobili della città. Dall'impero del cemento si passa a quello dei salami. Incomincia con i Galli con opificio in via Milano, presidente dell'Azienda autonoma dottor Giuseppe, che ha dichiarato 4.630.589; col fratello avvocato Giancarlo 7.417.578; col papà Michele con 4 milioni 403.441; con lo zio Alberto 4.119.325; col cugino Renato con 10.712.689 (per via di alcuni beni patrimoniali della moglie). I salumieri Val torta con salumificio in via Vittorio Veneto hanno dichiarato: con Edoardo 7.608.652; Pietro 4 milioni 309.030; Matilde 4 milioni 594.726; Rosangela 4 milioni 524.726. Nel ramo dei giocattoli, una volta preminente: Ceppi Giannantonio, con 15.491.760, Porta Enrico 6.598.112, Porta Cesare 5.642.769, Rossi Pietro 4.364.025, Carones Giovanni 11 milioni 699.609. L'« impero » Zanini, stabilimento di meccanica a Paruzzaro, ha dichiarato: per Adele 9.069.383, per Giuseppe 11 milioni 543.669, per Paolo 4 milioni 657.001. Tra i notabili della città vediamo ancora il direttore tecnico dell'Arena Calcio, Franco Alganon, che ha denunciato 7.919.920, relativamente alla tipografia, ai vari immobili e al negozio dì abbigliamento della moglie; Pierre Champignoux, con fabbrica di profumi in via 24 Maggio, che ha denunciato solo .4.024.139. per arrivare a Franco Pagani (fabbrica di macchine per grissini nel Novarese e villa al Poggio Mirabello), con 3 milioni 581.339; per finire con due note « a sensazione »: l'in, dustriale Armando Sartore, maglificio e confezione, che ha denunciato un passivo di 3.617.266, e la signora Adriana Campiglio vedova Pizzi (proprietaria dello stabilimento Stil Arte, sull'Alto Vergante), che ha pure dichiarato un reddito negativo di ben 37.080.822. Marano Ticino, 11 marzo. (n. g.) Scorrendo l'elenco dei redditi del 1974 denunciati dai contribuenti con residenza fiscale a Marano Ticino si scopre che il primo in classifica è un « modesto » impresario edile, Giovanni Barcarolo con 19.116.260 lire. Il Barcarolo supera di molte lunghezze il commendator Carlo Ostini, che ha denunciato il modesto introito di 9.024.801 lire. Carlo Ostini, 68 anni, che ha un allevamento di tori al castello di Marano (del quale è anche proprietario) e interessi che spaziano nel settore immobiliare, tessile, con aziende agricole nel Grossetano e nel Senese, è il padre di Marzio, l'industriale di 38 anni, rapito alla fine di gennaio a Cascina dei Bagni (Siena) e per il quale si dice sia già stato pagato un riscatto di alcuni miliardi il 20 febbraio scorso. «Forse l'Ostini ha anch'egli bisogno dell'ente comunale di assistenza, ente del quale a barano è consigliere», si commenta in questi giorni in paese. Oltre al « caso » Ostini, ove si nota un certo stridore tra il reddito denunciato dal « commenda » (9 milioni l'anno) e i cinque miliardi che sarebbero stati pagati per il riscatto del figlio a Marano ci sono altri redditi che provocano perplessità, perché ritenuti inesatti. Il medico, Giuseppe Porazzi, secondo in classifica con 17.414.529 lire, stando alle denunce, guadagna di più dei fratelli Franco e Giampiero Prandi, dell'omonima officina meccanica, che hanno denunciato redditi rispettivamente di 7.809.940 lire e 5.790.557 fire. A Marano si commenta an¬ che il reddito denunciato dal commerciante Cesare Clerici, 1.800.777 lire e di molti esercenti e commercianti, i cui proventi netti variano da 500 mila lire ad un milione. n sindaco di Marano. Giampiero Patrocino, bancario, ha denunciato 6.725.797 lire. Tra i redditi «alti» gli artigiani Giuliano Leonardi (15 milioni 707.746) e Francesco Reale (13.993.327). Mario Girardello, leader dei contribuenti «onesti» aronesi (145 milioni) e Luciano Capra, concerie (57 milioni)