Borgomanero con il "tapulon" d'asino conquista anche i ghiottoni londinesi

Borgomanero con il "tapulon" d'asino conquista anche i ghiottoni londinesi Per due settimane il Pinocchio si è trasferito in Park Lane Borgomanero con il "tapulon" d'asino conquista anche i ghiottoni londinesi Il caratteristico piatto novarese rappresentava l'Italia in una manifestazione gastronomica internazionale (Dal nostro corrispondente) Borgomanero, 8 febbraio. (f.a.) Il «Tapulon» è arrivato anche a Londra Per due settimane il piatto locale di carne d'asino tritata, affogata nel vino di Baca, è stato servito dalla famiglia Bertinotti, al «Grosvenor house» in Park Lane, a finanzieri e uomini patitici in glesi, che incominciavano t loro pasti con la frittata rognosa e li chiudevano sgranocchiando i «brutti ma buoni», i caratteristici dolci secchi di Borgomanero. I Bertinotti, titolari del ristorante «Pinocchio», rappresentavano l'Italia in una manifestazione gastronomica internazionale, organizzata ogni anno dal Ciociaro Charie Forte, ft boss della ristorazione londinese, proprietario di un numero irnprecisato di locali, tra cui. appunto, il famoso «Grosvenor house» che comprende il ristorante «La Fantame», dove si sono esibiti i borgomaneresi. Con gli italiani, sono in gara quest'anno ristoranti spagnoli, francesi, svizzeri e ungherési: dopo il «Pinocchio», sarà il turno dell'«Hungar. hotel» di Budapest e del «Palace hotel» di Losanna. Il successo detta cucina nostrana è stato comunque superiore atte migliori aspettative. I Bertinotti, che sono appena rientrati dall'impresa londinese, sono stati soprattutto gli ambasciatori détta cucina e dei vini piemontesi. «E' stato Massimo Alberini — «vispa Maria Bertinotti — che ha voluto cosi. In effetti, anche il miglior ristorante deve limitarsi a offrire le proprie specialità. Non. si può essere bravi in tutto: è troppo vasto, il campo dell'arte gastronomica». Cosi, i borgomanéresi. sostenuti dall'Ente del turismo novarese, erano partiti con un menù di piatti regionali, preparato da Piero Bertinott. in collaborazione con lo storico detta cucina, Alberini. Sono partiti in tre: Piero, la moglie Luisa e la sorella Maria Per la serata inaugurale, atta quale è intervenuto l'ambascitore d'Italia, i tre sono stati raggiunti da Giovanni Bertinotti, il patriarca del don. «Ci siamo portati — racconta Maria — anche un baule di roba: carne d'asino, innanzitutto, perché temevamo, come poi è avvenuto, di non trovarla sul posto. Inoltre, vi avevamo messo del prosciutto di Parma stagionato con l'osso, poiché in Inghilterra pare che si trovi solo senza osso, riso, farina, gorgonzola novarese, e i "brutti ma buoni". Avevamo già spedito due casse dei nostri piatti del buon ricordo». Stante il successo ottenuto dal «Tapulon». la carne di somaro si è però esaurita nel giro di •pochi giorni, e così la farina per fare gli agnolotti olla piemontese, il piatto che ho raccolto il maggior numero di preferenze. «Con il Tapulon — dice Piero — abbiamo dovuto smetterla, mentre siamo andati avanti, con gli agnolotti servendoci di una farina canadese, migliòre, più corposa della nostra, ma anche più difficile da impastare». Per quindici giorni, i clienti del «La Fontaine». tra cui molti italiani affermatisi a Londra: hanno fatto scorpacciate- di agnolotti, senm disdegnare i tagliolini all'albese, il risotto con i funghi (portati dall'Italia), il minestrone di verdura. Per poi passare al brasato al barolo, all'arrosto farcito, atta cotoletta atta valdostana al fritto ed ai battiti misti, atte trote (ahi verità, — dice Afaria —-inglesi, e migliori delle nostre»). Inoltre, c'erano i formaggi,- lo zabaione con biscottino di Novara, il gelato con i «brutti ma buoni» (che, però, sono finiti presto), la savoiarda, la torta d'amaretti. Infine, i vini: Spanna, Sizzano, Gpemme, Gattinara, Carema Barbera. Nebbiolo, Dolcetto, Barolo, Cortese, Barbaresco. ■ «L'unico guaio — dice Afaria Bertinotti — era forse, questo: oltre trentamila tire per pasto. Tanto più che il conto veniva, per cosi dire, servito eoa quell'orribile esile che fanno gii inglesi, per altro persone cortesissime: ci hanno intervistato per radio e dedicato mezz'ora alla televisione. Abituati ai cibi in scatola, i nostri clienti di Londra venivano in cucina per.vedere come si prepara la pasta con il mattarono». Borgomanero. AI ristorante Pinocchio tutta la famiglia Bertinotti (tic generazioni) che ha portato il tapulon a Londra. Alle spalle Giovanili Pcnnaglia, buongustaio c propagandista delle tradizioni locali (Foto Milone - « La Stampa »)