L'ex direttore della Popolare di Arona è accusato di appropriazione indebita

L'ex direttore della Popolare di Arona è accusato di appropriazione indebita Al termine dell'inchiesta della procura di Verbania L'ex direttore della Popolare di Arona è accusato di appropriazione indebita Il ragionier .Franchini deve rispondere di prestiti irregolari a un amico • Avrebbe anche falsificato assegni (80 milioni) mettendoli sul conto di un atelier di pellicce di Dormelletto (Dal nostro corrispondente) Verbania, 26 gennaio. Appropriazione indebita e falso in assegni: questa è l'accusa con cui la procura della Repubblica ha indiziato il ragionier Giacomo Franchini che, fino a tre settimane fa era direttore della filiale di Arona della Banca Popolare di Intra, ma che è stato sospeso dalle-sue funzioni dopo la scoperta di una serie di operazioni «anomale» che hanno, per usare i termini della direzione generale dell'Istituto, «provocato alla banca una sofferenza di un certo rilievo». Di che consistenza sia questa «sofferenza» non si è ancora potuto sapere con esattezza. S'era parlato nei primi giorni dell'inchiesta di un miliardo circa, ma sembra ora che la cifra vada ridimensionata, anche perché l'istituto di credito intrese sarebbe riuscito a cautelarsi con un'azione di sequestri conservativi sui beni immobili e mobili della Turbo-Star di Milano. chigbapchdanavseadngltici' ^ Turbo-Star opera nel Mila-j j nese, in provincia di Bergamt e a Borgo Ticino (anche se qui con un'altra ragione sociale), e ne è titolare e amministratore l'ingegner Sergio Verzolla di Milano. Sarebbe stata appunto la Turbo-Star a beneficiare delle operazioni ■ «irregolari» dei Fi-anehini. n j direttore della fianca aronese, forse per i rapporti di ami? tratteneva col Ver. ■ zoua cu cui più volte sarebbe stato ospite in occasione di viaggi e weekend, aveva finito per concedergli aperture di credito ben superiori a quelle ch'erano di sua pertinenza, ignorando la normale prassi bancaria e arrivando a compiere degli autentici falsi. Infatti, per coprire in qualche' modo i vuoti derivanti dalle sue azzardate operazioni creditizie, il Franchini avrebbe persino falsificato assegni per 80 milioni di lire, addebitandoli sul conto di un noto atelier di pellicce, il Ghigliordini di Dormelletto, i cui titolari lo hanno ora denunciato per falso e truffa. E' una vicenda intricatissima, anche perché sembra che altri clienti dèlia banca siano stati coinvolti, naturalmente a loro insaputa, nel giro architettato dal funzionario per aiutare la Turbo-Star e nello stesso tempo coprire le sue irregolari operazioni. Accadeva insomma che il Franchini operasse prelievi sui conti di clienti per versamenti sui conti della 'Turbo-Star. Un giro complicato che ha finito per travolgerlo. Ora contro di lui sono aperti più' procedimenti: da parte della banca in qualità di parte lesa; da parte della procura della Repubblica che io ha indiziato di appropriazione indebita e falso in assegni; della pellicceria Ghigliordini che pure lo ha denunciato per falso in assegni e truffa. E' àncora da chiarire la posizione della Turbo-Star, cioè se l'ingegner Sergio Verzolla ha chiesto e ottenuto le consistenti aperture di credito già prefiggendosi un raggiro o se invece l'azienda e i suoi titolari sono rimasti vittime di un concatenarsi di fattori negativi che hanno fatto fallire un'operazione, fore preventivata e impostata sotto buoni auspici. L'inchiesta della procura continua ed è possibile per la prossima settimana l'emissione di altre comunicazioni giuj diziarie. * ! Il Franchini, in questi giorni è tornato a casa. Dopo un I breve soggiorno lontano da Arona (pare in Svizzera) ai primi di gennaio, quando era nell'occhio del ciclone dei commenti e dei pettegolezzi cittadini, «il direttore troppo buono», è rientrato con la moglie Silvana Pavesi e il fido « Pussi », un coker marrone di pura razza. Ed è appunto in compagnia del suo «Pussi» che lo si incontra quasi ogni mattina per le vie periferiche della città. Nei giorni scorsi si era sparsa la voce che il Franchini sarebbe stato riassunto in altra sede. Ma l'interessato non conferma: « La voce della mia immediata riassunzio^ ne in servizio mi giunge nuova ed è priva di verità. Io almeno non ne so nulla. Contino a rimanere qui nell'appartamento della Banca in corso Repubblica 52 a completa disposizione della direzione. Mi hanno addossato molte colpe non vere, la verità è ben altra e tutto verrà a gatta. Non posso dire altro ». c. a. VERBANIA — Ladri, nei ma gazzini Coop di via Perassi 15 a Intra, si sono impossessati di due piccole casseforti a muro. Contenevano documenti e contanti per 3 milioni. j j . j ! I Il ragionier Giacomo Franchini, l'ex direttore della «Popolare di Intra» aronese Kfloostao