In batiscafo nel lago a recuperare camion

In batiscafo nel lago a recuperare camion Su un fondale dì 200 metri In batiscafo nel lago a recuperare camion Il veicolo affondò nel '74 e l'autista morì - Un ticinese, vuol reclamizzare un "sottomarino" (Dal nostro corrispondente) Cannobio, 20 gennaio. (a. e.) Alla metà del settembre 1974 neH'affrontare una curva a destra, in località Campeggio del Bosco, sulla statale tra il confine svizzero e Cannobio, un autosnodato della ditta Antonio Laghi di Roveredo (Grigioni) uscì di strada e s'inabissò nel lago che, in quel punto, arriva ad una profondità di 200 metri circa. Dopo un mese di sforzi inutili le ricerche furono abbandonate e solo un anno più tardi, dopo una violenta burrasca, il. lago restituì ai parenti la salma dell'autista, Ettori Pirati, 33 anni, sposato.- di Arona. Ora un appassionato ticinese di ricerche subacquee, Ugo Giannini, 40 anni, di tosone presso Locarno,,ha fatto sapere di voler tentare il recupero degl'autotreno, scen-j dendo su! fonda del lago con un batiscafo di sua invenzione, il « Benton-scafandro Cormorano 300», che già avrebbe collaudato con successo in questi giorni. Si tratta d'una specie di grosso scafandro da palombaro in grado di resistere a pressioni di 30 chili per centimetro quadrato, dotato di quattro oblò e di un faro. Giannini spera, recuperando il grosso autoarticolato, di convincere alméno una — fra le aziende cui già ha sottoposto la sua invenzione — ad iniziarne la produzione industriale. «Il mio batiscafo — assicura il subacqueo — è in predo di raggiungere praticamente il fondo di tutti i laghi europei, con notevoli benefìci anche in campo ecologico e per la ricerca scientifica». M

Persone citate: Antonio Laghi, Ettori Pirati, Giannini, Roveredo, Ugo Giannini

Luoghi citati: Arona, Cannobio, Locarno