"Cimitero radioattivo": paura

"Cimitero radioattivo": paura Vivaci reazioni nel Novarese al progetto svizzero "Cimitero radioattivo": paura (Nostro servizio particolare) Novara, 14 gennaio. I m. s.) Il «cimitero di scorie radioattive» che una ditta svizzera intenderebbe creare nel Canton Ticino, preoccupa i novaresi. La questione è nota: la ditta elvetica, specializzata in questi lavori, avrebbe deciso di «smaltire» le scorie provenienti dalle centrali termonucleari, interrandole. La località prescelta sarebbe un'area nei pressi di Airolo, un comune della Val Bedret- to, alle pendici del Gottardo/! Airolo è vicinissimo al pas-1 so San Giacomo, che mette in comunicazione la Val Formazza con la Valle Bedretto, un passo per ora chiuso- alle ' comunicazioni e che in passato era stato al centro di vivaci polemiche italo-svizzere per la sua apertura. Ma non è tanto l'alta Ossola interessata al problema delle scorie radioattive eventualmente interrate ad Airolo; sono piuttosto il Lago Maggiore, il Ti¬ cino e per riflesso il Novare- ! se, la Lomellina e il Milanese a correre il richio di inquinamento. C'è il pericolo che le scorie sepolte ad Airolo, in un terreno friabile, potrebbero inquinare con la loro radioattività le falde acquifere del Ticino, che nasce proprio in quella zona. Fatti pochi chilometri quelle acque finiscono nel Lago Maggiore, dal quale attinge il Ticino, uno dei meno inquinati fino ad oggi. Preoccupazione per ti «ciriutero radioattivo» esprimoho i responsabili del Consor- i zio di bonifica integrale «Est j Sesia» di Novara, n direttore l generale, ing. Sergio Baratti, docente alla facoltà di ingegneria dell'Università di Pa-j via, ha detto che il Consorzio sta seguendo con particolare attenzione gli sviluppi della faccenda. «L'inquinamento del Ticino sarebbe davvero tragico — ha affermato l'ing. Baratti —, il danno per l'agricoltura passerebbe addirittura in secondo ordine al*vospetto dei rischi per l'incolumità della gente. \ Tuttavia il problema dell'inquinamento da sostanze radioattive non viene solo dalla frontiera; c'è anche' in Italia un programma di aumento del numero delle centrali nucleari e può far specie constatare come ci si preoccupi per quelle che potrebbero venirci dalla Svizzera quando siamo in procinto di vedere sorgere, nel nostro Paese, 20 nuove centrali termonucleari». , «Non dimentichiamo — ha concluso il direttore generale dell'Est Sesia — che -il problema delle scorie radioattive non è solo quello del loro seppellimento. Ci sano da considerare anche i pericoli derivanti dal trasporto e dall'immagazzinamento, operazioni queste che farebbero correre seri rischi all'intera Regione». - All'amministrazione provinciale di Novara u problema delle scorie radioattive di Airolo non è stato ancora affrontato. «C'è in corso una convenzione fra il nostro governo e quello elvetico per la tutela ecologica del Lago Maggiore — dice il vicepresidente dei Consiglio provinciale, prof. Rosario Muratore —, ma la stessa non è stata ancora ratificata Quando lo sarà il nostro ente ne curerà l'applicazione. E' chiaro, però, 'che di fronte a un fatto del genere prenderemo posizione a prescindere dalla convenzione stessa». Verbania, 14 gennaio. (a.c.) n progetto del deposito sotterraneo di scorie radioattive ha suscitato interesse e preoccupazioni anche nella zona del Verbano. All'istituto italiano di idrobiologia di Pallanza, la direttrice Livia Tonoili, dice: «Sono rientrata proprio poche ore fa da Roma, ove in sede di ministero dell'Agricoltura e degù Esteri si è discusso in questi giorni del ventilato progetto svizzero te delle sue possibili temute conseguenze. Per evitare interpretazioni errate e1 dar Madore ministeri degli. Esteri soprattutto di svolgere i suoi passi presso il governo svizzero, ci starno accordati di non fornire alcuna notizia alla stampa Io posso soltanto dire di essere particolarmente interessata al problema anche per la mia qualità di presidente detta commissione tecnico - scientifica nolo - elvetica e che del prò- i getto di Airolo si parlerà nel- ' l'imminente riunione già fissata per venerdì 21. Sarà bene.- però, non suscitare allarmismi di sorta Si rappia che il progetto è attentamente studiato e seguito in tutti i suoi aspetti e che continui sono i contatti con le competenti autorità elvetiche ». wBr^ ^m\^m\\. rm\ Wpfr ' T% mm B*~aaaaaV mW BraB Hjk ^Bf^La HI Sam Mm Novara. Da sin.: l'ing. Sergio Baratti, direttore del consorzio irriguo « Est Sesia »; il prof. Rosario Muratore, vicepresidente deiramministrazione provinciale e la professoressa Livia Tondi i, direttrice dell'istituto di idrobiologia di Pallanza (foto Giovetti)