Ha "passato la mano" il direttore del Sabato

Ha "passato la mano" il direttore del Sabato Crisi in un giornale novarese? Ha "passato la mano" il direttore del Sabato Luigi Santoro era in sella da 14 anni: ha motivato le dimissioni con impegni io Provincia, ma c'è chi parla di novità legate alla politica - Era stato fondato dall'ingegner Capuani ed ebbe dapprima un grosso successo • In attesa delle decisioni del Consiglio d'amministrazione il settimanale per un numero non uscirà (Dal nostro corrispondente) Novara, 4 gennaio. fp.b.J II «Giornale di Novara - n Sabato», non sarà questa settimana nelle edicole: sospende per un numero le publicazioni in attesa che il consiglio di amministrazione non-iini il nuovo direttore. Dopo 14 anni, il dottor Luigi Santoro si è intatti dimesso per impegni di lavoro nell'amministrazione provinciale. Nessuno vuole parlare di crisi; anzi si assicura che dopo la riunione del consiglio di amministrazione fissata per sabato prossimo, 8 gennaio, il giornale riprenderà' regolarmente le pubblicazioni. Anche se nato nei 1962 co-, me organo indipendente di informazione «Il Sabato» è sempre stato un portavoce della democrazia cristiana locale. A fondarlo è stato l'ingegner Gian Maria Capuani massimo esponente, allora, della corrente di «base», titolare della Pan Electric e presidente della Camera di Commercio. Fu una nascita travagliata: tutto era pronto ma all'ultimo momento, pare per l'opposizione del vescovo- dell'epoca, monsignor Vincenzo Gina Gremigni, Capuani dovette ricorrere per la stampa, ad una tipografia di Milano, la Sanie. Per l'impostazione nuova tipo tabloid, per gli stessi suoi contenuti, il settimanale, con una tiratura di 20 mila copie (in gran parte date in omaggio) ebbe un grosso successo. Due anni dopo, cioè nel 1964, quando si registrò una prima crisi alla Pan Electric, la testata fu ceduta a una società a responsabilità limitata i cui azionisti, oltre allo stesso Capuani (con una quota minima) erano alcuni esponenti della de locale: l'avvocato Pierluigi Cassietti, presidente dell'ente provinciale per il turismo; l'onorevole Alessandro Giordano; il senatore Carlo Torelli; il dottor Dino Cardano; i consiglieri provinciali Ceresa, Dal Ponte e Donetti; 1 allora assessore regionale Bojranjio.w „. „M Erano quasi tutti uomini della sinistra de al quali si unirono nel 1970, con una quota azionaria pari al 34 per cento, alcuni esponenti della destra quali il sindaco Ezio Leonardi, il senatore Lucio Benaglia, il presidente dell'Ospedale Maggiore. Carlo Antonini. Negli ultimi cinque anni, attraverso il gioco delle cessioni di quote azionarie sembra che la maggioranza sia passata ai cosiddetti scalfariani con l'avvento, ad amministratore unico, dell'ingegner Antonini. Alcuni mesi or sono gli è succeduto nella carica l'ex assessore provinciale Luigi Terzo li. In mezzo a tutti questi inconvenienti, Luigi Santoro è sempre rimasto saldamente in sella. Adesso se n'è andato senza fare polemiche assicurando che la sua decisione è motivata soltanto da ragioni di lavoro. \ . Anche se questa motivazione non può essere messa in dubbio, la successione non appare facile a qualche settimana dalla svolta impressa alla de dal congresso di Stresa. Le .sinistre unite hanno preso il sopravvento e, se pure si parla di conduzione unitaria della segreteria, il fuoco cova sotto la cenere. E' in questo -clima di estrema incertezza (U-nuovo direttivo uscito, dal congresso e che dovrà nominare la segreteria provinciale non è stato ancora riunito) che sa- i bato prossimo si riunisce il consiglio di amministrazione del giornale. Un giornale che se pure ha un suo spazio, ha ridotto la tiratura dalle iniziali 20 mila copie alle tremila. Se le nostre informazioni sono esatte il passivo sarebbe soltanto di una decina di milioni annui. Ciò perché tutto il corpo redazionale a cominciare dal direttore hanno sin qui prestato la loro opera gratuitamente. i Gigi Santoro: dopo 14 anni ha lasciato la direzione del «Giornale dì Novara»

Luoghi citati: Milano, Novara, Stresa