La scuola nuova è pronta ma si va in quella cadente

La scuola nuova è pronta ma si va in quella cadente Val Vigezzo: protestano le medie La scuola nuova è pronta ma si va in quella cadente Il "tecnico" di Verbania in sciopero per la carenza di aule Santa Maria Magg.. 10 die. : bProtestano i genitori degli alunni, perché non è ancora stato ultimato il nuovo edificio della scuola media della valle Vigezzo. «Ci era stato promesso che la nuova scuola sarebbe stata arimtedpapronta per l'inizio di questo j saanno scolastico — dice il pre- \ msidente del consiglio d'istituto Rocco Pidò — invece sono passati quasi tre mesi, e la maggior parte degli alunni è ancora nel vecchio edificio della fondazione "Gennari"». Si tratta di uno stabile ormai pericolante: ci sono vetri rotti, muri scrostati, persino le imposte delle finestre sono cadute. Dal punto di vista dell'igiene, è .un vero disastro: c'è stato un guasto agli scarichi e si sono dovuti chiudere alcuni servizi. Da parecchio tempo non si fanno lavori di manutenzione, proprio perché sembrava che il trasferimento nella nuova sede fosse imminente. «Solo con questa prospettiva — aggiunge Rocco Pidò — abbiamo finora tollerato questo stato di cose, ma adesso è venuto il momento di dire basta ». La storia della nuova scuola media della Valle Vigezzo è uno dei più clamorósi esempi dell'esasperante lentezza degU investimenti pubblici. I lavori furono appaltati cinque 'anni fa, quando la fondazione «Gennari» intimò lo sfratto alla scuola media dall'edificio di sua proprietà nel centro del paese. La nuova sede avrebbe dovuto essere pronta i nel giro di due anni. Ma l'ini- 1 presa aveva.ritardato l'esecuzione dell'opera, perché lo Stato non le riconosceva gli aumenti dei costi che erano intervenuti' nel frattempo. C'erano state perizie e controperizie, mentre i lavori hanno segnato il passo per molti mesi. Lo scorso anno, era dovuta intervenire la comunità montana, che aveva anticipato 20 milioni perché fossero finite quattro aule che erano assolutamente necessarie per fronteggiare l'aumento della popolazione scolastica nella valle. I sette comuni della valle che si erano consorziati per la realizzazione dell'opera avevano poi fatto pressioni perchjj entro l'ottobre di quest'anno l'impresa concentrasse i suoi lavori nell'ultimazione delle aule .trascurando uffici e palestre. «In questo modo — dicono i genitori — si sarebbe potuto togliere i ragazzi dall'edificio pericolante. Per completare le aule mancano solo poche rifiniture, e non si capisce perché non vengano eseguite». a. v. Verbania, 10 dicembre. fa.c.) I millecinquecento studenti dell'istituto tecnico statale industriale per periti chimici, elettrotecnici, meccanici ed informatici «L. Co- stntomonmrasgzsPaclihPlcscvsdnrecnrrrcdctgdDcCmpc bianchi» di Verbar.ia, che ieri avevano tenuto assemblee e riunioni, hanno disertato stamane in massa le lezioni, protestando per la grave carenza di aule, che ha costretto la presidenza a «disperdere» le aule stesse in cinque succur- sali: le ex ville Crugnola e Si monetta. Palazzo Pariani. l'ex stabilimento Almasio e persino una vecchia tettoia-deposi- j to. riattata alla meglio e chiamata dagli studenti «villaggio olimpico». Il tutto, naturalmente, con notevoli disagi anche per la mancanza di palestre, di laboratori, di aule speciali e di servizi! Gli studenti, appoggiati in questo dalla presidenza e dal consiglio di amministrazione, chiedono che la Provincia riservi interamente all'ampliamento del Conianchi il miliardo e duecento milioni che la Regione Piemonte ha messo a disposizione della Provincia di Novara per l'edilizia scolastica. L'amministrazione provinciale ha acquistato nei mesi scorsi l'ex nastrificio Angelini che, dall'anno prossimo, dovrebbe ospitare una nuova succursale con dodici aule e due palestre, ma gli studenti non ne vogliono sentir parlare e una parte di essi minac: eia di disertare le lezioni anche nei prossimi giorni, se non riceveranno precise ga- ranzie. Sulla tensione che si è i manifestata nell'istituto, il preside, professor Giulio Cesare Rattazzi, ci ha detto: «Pur dissociandomi da coloro che tendono a strumentalizzare i seri disagi che sopportano soprattutto gli studenti del biennio speciale nelle succursali, e pur non essendo d'accordo di favorire assenze abusive, che non giustificherò mai; non posso che essere so- ' lidale coi ragazzi e con le loro famiglie nel chiedere sollecite soluzioni. Esse sono già state individuate dall'amministrazione provinciale (che ha inviato per un sopralluogo l'assessore alla Pubblica Istruzione, Bricco) ma vooremmo essere tranquillizzati sulle richieste che avanziamo, perché al Conianchi sia assegnata per intero la somma del miliardo e duecento milioni che la Regione ha assegnato alla Provincia per l'edilizia scolastica. Il progetto esiste, il terreno necessario c'è. l'amministrazione comunale è consenziente e la situazione è tale da non consentire ulteriori rinvìi». Dal canto loro gli studenti, in una mozione approvata a grande maggioranza, chiedono l'immediato risanamento delle aule «inagibili», la verifica dei progetti di edilizia scolastica e indicono, per la metà della prossima settimana, un'assemblea cittadina, per la formazione di un comitato

Persone citate: Almasio, Angelini, Bricco, Cesare Rattazzi, Crugnola, Pariani, Rocco Pidò

Luoghi citati: Novara, Piemonte, Verbania