La droga (ma solo in una conferenza) all'istituto Pier Lombardo di Novara

La droga (ma solo in una conferenza) all'istituto Pier Lombardo di Novara In città, si parlava di smercio tra i giovani allievi La droga (ma solo in una conferenza) all'istituto Pier Lombardo di Novara Il preside della media "sotto accusa" ha smentito ogni voce allarmistica - Un altro problema scolastico:- l'occupazione tuttora in atto da parte degli studenti al convitto Carlo Alberto (Nostro servizio particolare) Novara, 7 dicembre. tm. s.) L'allarme, secondo cut nelle scuole medie inferiori di Novara viene spacciata e si fa uso di droga fra i giovani allievi, ha destato scalpore in città. Si sono avute immediate reazioni e prese ei posizione.da parte di insegnanti, genitóri, degli stessi studenti. Le voci e le accuse erano circostanziate. Si erano fatti specifici nomi, si era detto die lo smercio avveniva nella scuola media «Pier Lombardo». Sulla spinosa questione è )intervenuto ufficialmente il preside dell'istituto Pier Lombardo, professor Giuseppe Puleo: «Si tratta di voci senza nessuna rispondenza con la realtà, ma che ci hanno offerto lo spunto per organizzare una conferenza dibattito sullo scottante argomento, d'accor- j do con tutto il consiglio d'isti j tuto con a capo il presidente, | signora Scaglia». Alla conferenza, tenuta oggi nella sede della «Pier Lombardo», hanno preso parte il dottor Roggia, il professor Armandola, l'assistente di polizia femminile Gabriella Germani, la signora Caporusso dell'ente assistenza del fanciullo e don Dino Campiotti. Ai giovani delle terzr classi, in tutto 250 ragazzi, sono stati spiegati i pericoli della droga ed è stato trattato U problema dei drogati. La conferenza-dibattito è durata oltre tre ore e gli studenti hanno partecipato con interesse, rivolgendo numerose domande. Tutta la manifestazione è stata ripresa con un video registratore per consentire la proiezione agli alunni delle prime e delle seconde classi 1800 circa) che non hanno potuto presenziare per mancanza di spazio. Un'altra notizia scolastica: gli «occupanti» del convitto nazionale Carlo Alberto festeggeranno domani la nascita di un circolo giovanile destinato nei loro programmi a gestire i servizi del collegio, dalla mensa alla palestra, alla piscina e cosi via. Il programma prevede l'esibizione del cantautore Gianni Siviero e di un complesso musicale. Ci sarà anche l'attrice Franca Rame che sarà la «madrina». Antonio, uno studente della facoltà di medicina che preferisce non dire il suo cognome, ribadisce a nomd del «coordinamento studenti in lotta» I che l'occupazione del Carlo', Alberto continuerà, anche se I gif studenti del liceo artistico, dopo avere ottenuto le cinque ; aule che volevano, hanno ab-' baudonato la lotta. gnt2ngdsoaovprpnrasczspncrpfsvgscgzsCpj Che cosa chiedono gli occu- vanti? La trasformazione del\ convitto m «centro sociale» , peri giovani. Dicono che unai, istituzione come questa del «Carlo Alberto» oggi non ha, pm senso. Mensa, sale da gio co, piscina, palestra, sono tutte cose che gli studenti «in lotta» vogliono gestire Ma questa richiesta era già i stata respinta. Si era detto che la mensa del convitto non può essere usata da tutti gli ( I sfurienti di Novara e provincia e che il convitto non può essere trasformato dall'oggi al domani in un centro sociale. L'offerta delle cinque aule al liceo artìstico (che non ha potuto ancora usufruirne essendo occupate da altri studenti) era sembrata il massimo che il convitto potesse offrire e preoccupa la differenza fra richiesta ed offerta, una differenza che rende problematica la soluzione del caso. AV'interno del collegio fra dipendenti e «occupanti» la tensione comincia a farsi pesante. Il rettore. Esterino Gianmarino, lenta di evitare I che sorgano problemi tra per- ; sonale e studenti. «Fra i miei ì dipendenti comincia a serpeg-1 giare una certa preoccupazione — dice ti rettore — d aotto ogiorni facciamo turni di 24 ore e in psecial modo di notte cerchiamo di stare con gli occhi aperti. Non bisogna!dimenticare che siamo re- sponsabili dei minorenni ospiti del collegio. Mi sono appellato al buon senso degli occupanti, ho cercato di con-1vincerli che nell'affrontare ii problemi bisogna far prevale- ! re la ragione. Fino ad oggi, però, risultati non ne ho ottenuti. A questo punto non mi resta che chiedere aiuto alle autorità competenti: è indispensabile che facciano qualcosa perché in queste condizioni c'è costantemente il rischio che possassuccedere il peggio». E le autorità competenti novaresi non stanno certo con le mani in mano. Assessore alla pubblica istruzione, provveditore agli studi, prefetto, sindaco, .questore, assessori ai Lavori Pubblici provinciale e comunale, capigruppo dei partiti politici, sindacati, tutti, insomma cercano una soluzione. A otto giorni dall'inizio dell'occupazione del convitto, però, questa soluzione (non certo facile) no è stata ancora trovata. Novara. Sitting di studenti nel convitto «Carlo Alberto»

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