I parenti dei rapiti che non sono tornati seguono il processo nascosti tra la folla

I parenti dei rapiti che non sono tornati seguono il processo nascosti tra la folla I parenti dei rapiti che non sono tornati seguono il processo nascosti tra la folla Ieri c'erano il figlio di Tullio De Micheli e lo zio di .Emanuele Riboli - Cercano nel racconto del carceriere di Cristina qualche indizio che possa far luce sul sequestro dei familiari • Dicono: "Ci si attacca a tutto, disperatamente" (Dal nostro corrispondente) Novara, 2 dicembre. ! Continua, alla corte d'assi- '■ se. Quello che molti definisco-1 no ormai lo «show» di Giulia- no Angelini. E' dà ieri che ha! preso a raccontare della tragi-1 ca storia di Cristina Mazzotti, ma ancora non ha finito. Par- la. sia pure con qualche inter- i ruzione, da dieci ore, ed è ■ probabilmente soltanto a me- • tà della vicenda. Quando ver- ' so le 15 il presidente Caroselli ; ha sospeso l'udienza rinvian- : dola a domani era appena ar- jrivato al 5 agosto dello scorso ;anno: al suo arrivo a Lamezia Terme, in Calabria, dove era stato invitato da Achille Gae- tano per riscuotere la sua ' d! parte di riscatto. '■ Le puntualizzazioni da fare 1 sono numerose: Angelini rac conta qualche cosa, poi il pre- ! sidente lo ferma e detta ali g1 cancelliere per la verbalizza- j-jCrigzrone. Ma anche questo sistema di i verbalizzazione sotto dettatu- Dsp ■ ra del presidente un poco pi- ì b • gnola porta a qualche conte-j t ' stazione, a volte soltanto per : b ; un vocabolo. E allora sorgono [ a : quei battibecchi uno dei qua- ; d j Li, verso le 14, ha portato ad | ; una sia pure breve sospensio- ne dell'udienza. Stavolta, j però, è stata una frase del-, cl'Angelini a dare fuoco alle ! spolveri. Gli era stata chiesta : una precisazione e lui si è ' spazientito: «Di questo passo | fra tre anni saremo ancora ; qui». C'è chi lira considerata . una battuta, non cosi l'avvocato Smuraglia di parte civile rscz! il quale, anche per altri inter-1 nI venti dell'imputato, è scatta- j ; to: «Adesso è troppo: sembra j j sia l'Angelini a dirigere il prò- u! cesso». Il pubblico, che anche {q; oggi gremiva sino all'inverosi- tl rane l'esiguo spazio ad esso - . riservato, ha applaudito fra- ! gorosamente. , n presidente Caroselli, in . apertura di udienza, aveva ! ■ precisato che la lettera perve- : !nutagU nei noni 'riguardava direttamente il ; ma ,a sua persona! n à ! I ti né a darne pubblica connii nicazione. Un'altra lettera è i j giunta stamane, in aula, diret- ! ì ta ai patroni di parte civile: ! a | stav°lta non contiene e £ ne ausun «dt morte per tn- ! farto» (come era accaduto ieri per i difensori), ma di incoraggiamento a perseguire «senza pietà i carnefici di Cristina». E' quello in corso da ormai 10tto giorni un processo segui' to da tutto il Paese ed anche -i all'estero: il fatto è clamoro- j so, la tragica fine della Maza l zotti ha suscitato enorme im r e n n n e pressione e adesso un po' tut- ! ti vogliono vedere come andrà a finire. Ma c'è chi segue le udienze con un altro intento: chi spera possa emergere, da un momento al'altro, la «verità» su altri sequestri. Se- •ondo Libero Ballinari, Ange-1 lini ebbe a confidargli che nella discarica di « Varalli- ; no» era stata sepolta altra a : gente. Ma non è tutto: alcuni j ; imputati di questo processo I sono indiziati per il sequestro di altre persone che. come ' anon hanno fatto più gj0 De jjjcheli e Pierino Ribo jj. n primo è il figlio di Tullio Cristina, ritorno. Ecco perché confusi tra i giornalisti c'erano oggi Gior¬ nlatDe Micheli, 61 anni, l'industriale rapito a Mornago. in provincia di Varese, il 13 feb- braio dello scorso anno. L'ai tro è lo zio di Emanuele Ri-1 boli, lo studente di 17 anni, ! anche lui sequestrato a scopo j di estorsione a Buguggiate ; (Varese) il 14. ottobre 1974. j Nessuno dei due ha più fatto j ritorno. «Zio Pierino» si è oc-; cupato del pagamento del ri scatto. «Per la liberazione di Emanuele — dice — chièsero un miliardo. Noi. familiari e parenti, riuscimmo a racimolare subito 300 milioni». Fu lui a consegnare (una volta nel Lazio e poi nel Comasco) il de- naro. «Poi ci fu una telefona ta minacciosa per dire che ! non stavamo al gioco e che J un miliardo avevano chiesto e ' quella somma volevano». Le trattative si interruppero il 5 diesmbre. «Ba quel giorno— aggiunge Pierino Riboli — no» abbiamo più saputo nulla» Lo zio era molto affezionato ad Emanuele e forse, come i genitori, spera che il ragazzo sia ancora vivo. «Ci si attacca a tutto — dice — disperatamente». Segue il processo perché spera possa uscirne qualche cosa, perché si sospetta che se non tutti, almeno qualcuno di questi imputati abbia avuto a che fare con | il sequestro del nipote. E' | probabilmente un'attesa che i andrà delusa.'Certo il presi; dente in sede di contestazioni : chiederà spiegazioni di quella ! frase detta dall'Angelini al i Ballinari. ma come in istrut| toria l'imputato risponderà di ! non averla mai pronunciata. Lo stesso Angelini, insieme I a quattro imputati di questo I processo (Spadaro, Milan, ! Carpino e Menzaghi), è indi■ ziato di reato per il sequestro j De Micheli. Il figlio Giorgio i parla di una prima richiesta i di tre miliardi di riscatto; di trattative interrotte dopo ima I serie di contatti. L'istruttoria ì per quel rapimento la condu\ ce il giudice di Varese, dottor Giovanni Polidori. che pure j lui, ieri, è venuto ad assistere j al processo*. Piero Barbe Il presidente Caroselli

Luoghi citati: Buguggiate, Calabria, Emanuele, Lamezia Terme, Lazio, Mornago, Novara, Varese