«Nord-est»: dove i bambini giocano accanto ai binari

«Nord-est»: dove i bambini giocano accanto ai binari Vigilia di elezioni per i quartieri di Novara «Nord-est»: dove i bambinigiocano accanto ai binari L'etichetta raggruppa i sobborghi Sant'Andrea e San Rocco: problemi di case vecchie per il primo, di nuovo fatto male per il secondo - Tre liste: Broletto, Cupola e pli - A quanto pare la cosa più difficile è persuadere gli elettori a recarsi alle urne (Nostro servizio particolare) Novara, 15 novembre. "Mancano cinque giorni alle elezioni per i consigli di quartiere. I settantamila novaresi che si recheranno alle urne sono coinvolti nel «crescendo» della campagna elettorale, che è un fenomeno nuovo rispetto atye tradizionali e rumorose propagande di ogni vigilia di votazione. In questo caso a «parlare» sono i volantini ciclostilati che gli stessi candidati di questa o di quella lista distribuiranno casa per casa. Un'altra particolarità è che i componenti dei vari rag-, gruppamenti non sono personaggi ad altissimo livello, futuri onorevoli o qualcosa del genere. I candidati sono abitanti del quartiere, vicini di casa, gente con la quale si va al bar a parlare di calcio e di tasse. In effetti, per la prima volta da quando si vota, elettori e candidati si identificano nella stessa grande categoria della «gente qualunque». Nella rassegna quartiere per quartiere che stiamo conducendo, oggi è la volta del «Nord Est», il comprensorio nato dalla fusione dell'antico Sobborgo di Sant'Andrea con il nuovo agglomerato di San Rocco. ^ Circa diecimila persone abf tano nella zona che presenta j svariati problemi. A Sant'Andrea sono problemi di case vecchie, talvolta addirittura in rovina, senza servizi adeguati (per chi vuol fare il bagno funziona ancora quello pubblico perché in casa c'è solo il rubinetto del lavandino). A San Rocco, invece, ci sono i problemi del nuovo fatto male. Le case sono magari ben costruite, ma ci sono strade impercorribili perché ancora non asfaltate e in alcune vie manca del tutto l'illuminazione. Un problema comune ai due rioni è quello della linea ferrata. I binari passano fra le case di Sant'Andrea e a pochi metri da quelle dk San Rocco. Non ci sono recinzioni e i bambini giocano praticamente a contatto del treno che passa. Attraversare i binari, che è dovunque proibito, al quartiere Nord Est è un fatto usuale. Per eleggere il loro consiglio di quartiere gli abitanti di San Rocco e Sant'Andrea dovranno scegliere fra i componenti di tre liste: il «Broletto», la lista del pli, e la «Cupola». La prima è composta da: Angelo Alto vino, Fulvio Amigoni Del Bar, Maria Angela Bergo, Antonio Calefàto, Donato Comperne, Giovanni Cornale, Alfredo De Rose Veltri, Orlando Foglio, Giacomo Fort ina, Aurelio Lave, Franco Maggiora, Danilo Marangoni, Antonio Picco lini, Vincenzo Pezzuto, Luigi Ricucci, Enrico Sacchi, Giacomo Scalisi, Otello Scruzzi, Alberto Toscano, Virgilio Tromellini. Il programma del «Broletto» (che non si discosta molto da quello delle altre due liste) prevede il tentativo di trasformare San Rocco da quartiere dormitorio a centro di vita con dimensioni umane, «in tutta San Rocco — dice il candidato Alberto Toscano — c'è un solo bar, quello dell'oratorio. Mancano totalmente strutture dove la gente possa incontrarsi. Ma non solo questo: mancano anche cose più vitali quali la farmacia,] l'ambulatorio, l'ufficio postale». «E' vero che per tutte queste cose abbiamo avuto delle promesse — aggiunge Antonio Calefato, altro componente del "Broletto" — non per niente il nostro viene chiamato il quartiere delle promesse. E c'è da dire che i locali per la farmachi, l'ufficio postale e l'ambulatorio ci sono. Dentro, però, non c'è nessuno e non àbbùvmo idea di quando diverranno funzionanti». «A Sant'Andrea — continua Calefato — c'è un ambulatorio medico dove mancano i vetri, dove non ci sono neanche le sedie. Lo stesso medico dice che in quelle condizioni non è possibile continuare».Per la Cupola, fermi restando i problemi urgenti da affrontare, che poi sono gli stessi evidenziati dal Broletto, in questo primo anno di vita i consigli di quartiere debbono darsi una configurazione netta creando negli abitanti la mentalità della partecipazione. Lo dice Riccardo Sguazzine che aggiunge: «Se riusciremo a fare funzionare in un anno i comitati potre¬ mo dirci soddisfatti. Adesso stiamo lottando per convincere la gente ad andare a votare, a rendersi conto che questa volta si creano degli organismi nuovi e democratici che permetteranno a tutti di collaborare alla gestione della còsa pubblica». La Cupola si presenta con questi nomi: Angelo Berga- ì maschi, Domenico Caccamo, ! Angela Calabrese, Paolo Ca- j vion. Marco De ' Angelis, Ed- [ garda Ferrandi, Fiorenzo Fer-1 riero, Osvaldo Grillo, PatriziaJ Gusulfino, Teresa Marrocu, ! Daniele Martarelli, Franco ' Minoggio, Vincenzo Porrazzo, I Patrizio Prinetti, Anna Maria ! Rusca, Giuseppe Rusca, Gio- j vanni Sacchetti, Riccardo Sguazzini, Giuseppe Signorini ! e Piero Spadacini. ! Il pli è presente al «Nord-1 est» con sette candidati: Pie- ; tro Peppini, Francesco Barbe-: ris, Pietro Barchietto, Alberto Borioli, Iolando Cremonese, Stefania Poggi, Maurizio Vio la. «Nel nostro quartiere — dice Pietro Peppini— civor->r rebbe anche un assistente so- ! ciale. Per gli anziani andrea- ■ be fatto qualcosa e non sareb- ì be male se il comune mandas- \ se qui un paio di volte alla j settimana qualche impiegato | evitare ai più vecchi di \ doversi recare a Novara cen- < iro le Mric Pratiche». i Marcello S an zo ! Novara. Quartiere Nord-est: (sopra) tre esponenti della lista «Broletto»: Alfredo De Rosi Veltri, Antonio Calefato, Alberto Toscano. Sotto: Marco De Angelis e Riccarda-Sguazzini, della «Cupola» e il liberale Pietro Peppini (Foto Giovetti)