"Rapiscono" il monumento al tifoso inaugurato due mesi fa a Vespolate

"Rapiscono" il monumento al tifoso inaugurato due mesi fa a Vespolate "Rapiscono" il monumento al tifoso inaugurato due mesi fa a Vespolate Il furto scoperto dal "modello", Vittorio Garzia - Ne è stato commissionato subito un altro Intanto dipingono di rosa le porte per le calciatrici - La "burla delle scarpe" a Oleggio (Dal nostro inviato speciale) Vespolate, 1 novembre. Hanno rapito il monumento al tifoso di calcio. Dalla scorsa notte il busto in creta verde che gli sportivi avevano inaugurato due mesi fa a Vespolate, è scomparso dal.basamento sul quale era stato collocalo, davano egli -spogliatoi dèi campo di gioco. • Dapprima si era pensato che qualche dirigente del G.S. Vespolate l'avesse trasferito nei locali, per ripararlo dalle intemperie. In realtà della statua non c'è più nessuna traccia. A dare l'allarme è stato Vittorio Garzia, il supertifoso novarese al quale una scultrice si era ispirata per realizzare un'immagine che immortalasse tutti gli appassionati di calcio. «Un bel mistero — dice —: Proprio ieri ho invitato alcuni amici a vedere il monumento ma quando siamo giunti sul luogo sono rimasto a bocca aperta ». L'idea di dedicare un monumento ai tifosi era venuta al presidente della società sportiva di Vespolate, il dottor Alberto Stangalini e ai suoi collaboratori. Dna trovata promozionale per rilanciare la squadra di calcio che milita in terza categoria. Aveva suscitato interesse ma anche qualche polemica, soprattutto fra i paesi vicini; che da sempre coltivano atavici campanilismi. Borgolavezzaro, il comune dirimpettaio, aveva immediatamente risposto con un'altra singolare iniziativa che dovrebbe essere concretizzata fra pochi mesi: un monumento all'arbitro. Ma adesso il mistero del «tifoso rapito» angustia gli sportivi di Vespolate. Il presidente Stangalini è convinto che si tratta di uno scherzo architettato dai tifosi di calao di qualche paese rivale: «Mi aspetto da un momento all'altro di ricevere una telefonata con le istruzioni e le modalità per il riscatto. Questo è sequestro, un furto non avrebbe alcun senso». Ir. -Mesa che il monumento torni a casa qualcuno ha già pensato di correre ai ripari, commissionando una nuova opera, questa volta in bromo, al professor Rossi di Cameri, insegnante del liceo artistico. Il curioso scherzo non è l'unica stranezza della Bassa novarese. Il campo sportivo di Vespolate, attrezzato con impianto di illuminazione, è diventato terreno di battaglia per le squadre di calcio femminile di tutta l'Italia settentrionale. Per la semifinale di Coppa Italia si sono incontrate oggi le «Primule» di Lecco e il «Niagara» di Pavia. Giovedì sarà disputata la finalissi¬ ma del torneo lombardo: Mambretti Milano contro Casalpusterla Pùvcenza, Niagara Patria contro Mantavia Corse. Gli sportivi locali, in omaggio alla presenza delle calciatrici, hanno dipinto i pali e le tra¬ verse delle due porte con vernice rosa, il colore che tradizionalmente simboleggia la femminilità. g, f. q. Oleggio, 1 novembre. (u. g.) A Oleggio da qualche settimana tutti indagano per scoprire chi.ha «rubato» la scarpa sinistra numero 45 del paio acquistato al mercato del lunedi dall'ex guardiacaceia Primo Scuffi. Lo Scuffi ne aveva posato due paia nelle loro scatole su un tavolo al bar Vittoria di piazza Màrtiri, poi si era messo a giocare a carte. Tornando a casa aveva trovato solo due scarpe destre spaiate. Uno scherzo, tanto è vero che pochi giorni dopo una scarpa è tornata per posta. Ma l'altra non è ricomparsa e la burla minaccia di tradursi in furto. Il maresciallo Giuseppe Allegro, comandante dei carabinieri, ammette che se lo Scuffi si presenta in caserma per la denuncia dovrà procedere. In paese i nomi degli autori della beffa sono noti. xChi ha preso di mira lo Scuffi si trova ora in una situazione imbarazzante» confida uno dei frequentatori del bar Vittoria che era presente quando furono tolte dalle scatole le scarpe sinistre. Vespolate. Il dott. Alberto Stangalini, presidente del gruppo sportivo Vespolate e Vittorio Garzia, il superbioso al quale è stato dedicato il monumento, che è stato rapito