Nubifragio devasta il Verbano Danni per centinaia di milioni

Nubifragio devasta il Verbano Danni per centinaia di milioni Ondata di maltempo nell'Alto Novarese; frane e smottamenti, molti paesi sono stati allagati Nubifragio devasta il Verbano Danni per centinaia di milioni Nell'entroterra del Lago Maggiore strade tramutate in torrenti - A Possacelo devastato dalla piena un laboratorio di mobili - Voragini aperte ad Arizzano e Cissano - Le acque, scendendo dalla collina, hanno trascinato a valle sassi, detriti e fango • Sono stati mobilitati i vigili del fuoco di tutta la provincia (Dal nostro corrispondente) \ Verbania, 29 settembre. Centinaia di milioni di danni sono stati provocati nella ! zona del Lago Maggiore, ma j in particolare a Verbania e nella fascia collinare del suo entroterra, da un nubifragio i che, scatenatosi ieri sera attorno alle 20 (dopo una serie di acquazzoni intermittenti) è proseguito con eccezionale violenza sino alle 7 di starna- j ne. Stando ai dati forniti dall'Istituto italiano di idrobiologia che ha sede in Verbania, gli strumenti del laboratorio hanno misurato nelle ventiquattr'ore che vanno da ieri mattina alle 8 alla stessa ora cii stamane oltre 210 minimetri di pioggia, ma si ha ragio- ' ne di ritenere che in collina e nelle . valli la precipitazione sia stata ancora maggiore. Ruscelli straripati, strade tramutate m torrenti, centinaia di allagamenti subiti da negozi, magazzini, pianterreni, garage, scantinati, un mare di fango che ha sommerso alcune piazze. A Possacelo 1 una frazione alle spalle di Intra) il danno maggiore (oltre 70 milioni) l'ha subito la ditta Irpi, un magazzino di 'nobili che ha avuto allagati il laboratorio e due saloni da esposizione. Moltissimi gli scantinati allagati o invasi dalla fanghiglia, e le strade dissestate. Gravissimi i danni a Cisa-•o e Arizzano, due piccoli centri sulla collina per Preneno: alcune delle stradine \ dei due paesi, in forte pendio, •o;io state totalmente sconvolte; l'asfalto in più punti è comparso, si sono aperte oaurose voragini, l'acqua ha .'atto irruzione in cortili, giardini, locali a pianoterra. Gran 'iiarte degli abitanti di questi centri hanno lavorato oggi per tutta la giornata con pale, badili e getti d'acqua nel tentativo di ripulire gli alloggi. Sconvolti dalla violenza delle acque anche i parchi di alcune ville. A Cissano via Sicilia non esiste praticamente più come tale. Danni ingenti anche nella zona del Monterosso, a Verbania. Le acque, scendendo dalla collina, hanno trascinato sassi, ghiaia e fango sia sul viale Azari che sul tratto della variante alla » statale 34 all'altezza del cimitèro di Suna. In alcuni scantinati l'acqua ha superato i due metri e mezzo di altezza, in qualche caso è arrivata a lambire l'ultimo gradino che immette agli alloggi dei primi piani. Incessante da ieri sera, l'opera dei vìgili del fuoco; con le squadre di Verbania hanno lavorato fino a sera distacca-] menti giunti da Novara, Arona, Borgomanero, Stresa, Villadossola, Domodossola, Gravellona e Varzo. Numerose ovunque le interruzioni telefoniche ed elettriche. Verbania è rimasta totalmente al buio nella notte per quattro ore. Molti centri collinari e valligiani, ma anche alcuni rioni della città, sino al tardo pomeriggio. A Verbania la lunga sospensióne dell'erogazione dell'energia elettrica ha provocato difficoltà nella panificazione. Numerose le frane anche sulle provinciali per Premeno e per la Valle Infrasca. Paurosa nella notte la piena dei torrenti e dei fiumi. Il San Giovanni, che sfocia in lago ad Intra, ha spazzato via nell'ultimo tratto della sua corsa verso la foce circa 200 metri di argine e alcuni giardinetti alberati limitrofi, trascinando ogni sorta di detriti, fra i quali centinaia di tronchi d'albero. Stamane, alle 8, dàlie acque del fiume curiosi che ne osservavano la piena sono riusciti a salvare un maialino. Frane e smottamenti anche in- Valle Cannobina, in piena l'omonimo torrente. Nella tarda mattinata grosso smottamento di terra e di macigni anche alle porte di Cannobio, tanto da ostruire temporaneamente al traffico la statale per la Svizzera. Danni notevoli anche sulla sponda lombarda del Verbano. La provinciale che da Vararo sale al Cuvignone e rimasta interrotta per frane; interrotta per più ore anche la statale 394 del Verbano Orientale presso Mac cagno, e la linea ferrovia- ! ria internazionale Bellinzona- • | Luino per una frana caduta | in territorio svizzero in prossimità di Ranzo. Nel Canton Ticino si sono avute interruzioni stradali per frane e allagamenti nei pressi di Porto Ronco, Losone, Ascona e Brissago, sulla i cantonale che dal valico di ! confine porta a Locarno. Il i Ticino è straripato in alcuni pùnti allagando tutta la vasta j piana di Magadino e travolgendo decine di mucche. Da ! ieri sera al pomeriggio di oggi il livello del Lago Maggiore (reso color caffelatte dai detriti trascinati nel suo alveo dai corsi d'acqua in piena) è ! salito fii 65 centimetri e contiì nua ad aumentare di quasi 2 ! centimetri l'ora. Fortunatamente non si registrano danI ni alle persone. Il tempo rimane ancora brutto. Ad intervalli continua a piovere e il centro meteoroi logico di Locarno Monti pre! vede. salvo momentanee _ | schiarite, che il maltempo ^ j continuerà ancora sino a do*1 podomani. a. c. _^ Verbania. Un torrente in piena nell'entroterra del Lago .Maggiore. Il maltempo non accenna a diminuire (Costantini)

Persone citate: Bellinzona, Cannobina, Costantini, Intra, Monterosso