Come salvare tesori artistici di Angelo Dragone

Come salvare tesori artistici Lezioni a Varallo Sesia Come salvare tesori artistici Un corso per insegnanti curato dalla professoressa Stefania Perrone direttrice del Sacro Monte - Sarà chiuso domani da una relazione di Anna Maria Brizio (Nostro servizio particolare) Varallo, 24 settembre. Con una relazione della professoressa Anna Maria Brizio dell'Università statale di Milano che parlerà sul tema «Cerimonie liturgiche e feste di popolo per i Sacri Monti» si concluderanno domenica, a Varallo Sesia, i lavori del corso di didattica e di aggiornamento culturale per insegnanti delle scuole elementari e medie organiz'zato dall'Amministrazione provinciale di Vercelli e dal Comune di Varallo e dedicato al patrimonio storico ed artistico della provincia. Inaugurato sabato scorso con interventi dell'on. Ferraris, del provveditore agli stu-, di professor Intindoli e dell'ingegner Rolandi, presidente della Società di conservazione delle opere d'arte e dei monumenti della Valsesia, il corso, che tanto successo ha /i'mi'/i irw**» J'ifnra^s»o#r> o*t»**Ì4 \m*0 Urti v f*w - fvtrvt wuuv «j «-i» - t-v» to dalle elezioni» tenute da specialisti e dalle visite guidate a musei e a monumenti valsesiani e vercellesi, viene a confermare la validità del nuovo rapporto che, nella prospettiva di una altrettanto nuova didattica, si sta instaurando tra scuola e strutture culturali. Va sottolineato intanto — come fin dal primo giorno ha fatto il professor Marco Rosei in un intervento specifico — che il patrimonio culturale che ci interessa non si esaurisce in quello tradizionale dell'arte (col dipinto, il palazzo o la scultura o l'oggetto d'arte applicala o di arti minori), ma coinvolge settori ben più vasti e diversi, attingendo ad una tradizione che investe espressioni di vita locale al pari del mobile e delle ecose» d'uso quotidiano, la sistemazione urbanistica architettonica d'un abitato come la struttura tipica d'un rustico. Il programma curato dalla professoressa Stefania Stefani Perrone, direttore artistico del Sacro Monte, si può dire abbia preso avvìo da questo caratteristico complesso monumentale della Valsesia — che tante persone e- personaggi ha coinvòlto nella sua storia, come è stato ricordato dal professor Alberto Bossi — ma di cui la Perrone ha proposto una e lettura» come centro urbanistico-architettonico visto attraverso le intenzioni dei suoi committenti:'dal padre Calmi a Giacomo d'Adda, con Carlo Borromeo e col vescovo Bescapè. % La Val Sermenza è poi stata prese come. esempio da don Pietro Ferri per una indagine sull'arte religiosa, espressione di vita locale, . mentre il professor Gianni Romano, direttore della Galleria Sabauda di Torino, dopo aver approfondito alcuni problemi di cultura religiosa valsesiano. (che chiariscono taluni aspetti circa le origini del Sacro Monte) ha poi guidato gli intervenuti alla mostra dei restauri esposti al Museo Borgogna di Vercelli. Il professor Mazzini, soprintendente per i Beni artistici e storici del Piemonte, ha preso lo spunto da tutta una serie di restauri e recuperi effettuati dal suo ufficio, per illustrare teorie e tecniche di questi interventi mediante i quali ci si propone il recupero dell'oggetto storico e la sua conservazione, non la «restituzione» falsificata di forme e colori contro la quale da secoli hanno messo concordemente in guardia gli studiosi più illuminati, dovendosi condannare rimaneggiamenti e rifacimenti indiscriminati per perseguire invece, ove possibile, il ripristino filologico. A questo lipù di restauro si riferisce anche la cosiddetta scarta del restauro» redatta in Italia tra il 1930 e il '31 per una più efficace tutela del patrimonio artistico nazionale. Le prossime giornate di studio si varranno ancora degli interventi dell'architetto Giovanna Pinacci Giancarlo, sul Centro storico di Varallo; dell'architetto Vera Cornali Mandracci, di Torino, sul «territorio valsesiano come bene culturale» e della professoressa Marisa Dalay Emiliani «per una nuova didattica dei beni culturali». Il corso completa così, in una rapida sintesi, tutto un panorama culturale che chi ha frequentato potrà a sua volta contribuire a diffondere tra l propri allievi: in un rinnovato rapporto tra scuola e cultura, per una più chiara comprensione del fenomeno artistico e della portata dei suoi valori spirituali e sociali. Angelo Dragone