Scendono dalle vallate per ricordare con i falò la Repubblica ossolana

Scendono dalle vallate per ricordare con i falò la Repubblica ossolana Scendono dalle vallate per ricordare con i falò la Repubblica ossolana Trentaduesimo anniversario (Nostro servìzio particolare} Domodossola. 18 settembre. Sono iniziate oggi a Domodossola le manifestazioni celebrative del trentaduesimo anniversario della Repubblica partigiana dell'Ossola. Alle 20,30, con fiaccole provenienti da tutte le valli — in ricordo dell'apporto dato da quelle zone alla Resistenza — è stato acceso un falò in piazza del I Municipio. Subito dopo, nel ' salone del collegio Rosmini, c'è stata una rappresentazione teatrale durante la quale sono state lette alcune lettere di partigiani condannati ' a morte dai nazifascisti. Domani alle 10 un corteo, dei quale faranno parte rappresentanti dei Comuni osso lani, delle Commuta montane, delle scuole, dei partiti politi, ci e dì associazioni combattentistiche e partigiane, si muoverà da piazza Stazione e, dopo avere attraversato le vie cittadine, si recherà si monumento ai Caduti in piazza Madonna delle Nevi dove verrà celebrata una Messa al campo. Al termine, l'ex comandante partigiano Enrico Massaia terrà l'orazione ufficiale parlando de «La Resistenza come espressione di popolo». In occasione dell'anniversario è stata inaugurata presso la Fondazione Galletti una mostra di disegni degli alunni delle scuole elementari e me die dell'Ossola per ricordare uno degli episodi meno noti della lotta partigiana: l'eccidio di Goglio nel quale persero la vita quattro partigiani e un quinto rimase gravemente ferito. L'episodio si verificò il 17 ottobre del 1944 negli ultimi giorni della gloriosa Repubblica dell'Ossola. A Goglio, da dove parte la funivia per l'Alpe Devero, si erano ritrovati molti partigiani che cercavano di mettersi in salvo incalzati dai soldati Sali vano con la funivia al Devero e da lì tentavano di raggiungere il confine svizzero. Purtroppo, per mancanza di lubrificante, il meccanismo della funivia si ' era presto guastato e i partigiani erano costretti a far funzionare l'argano a mano. Mentre era in corso uno di questi «viaggi della speranza*, scoraggi unse ro le avanguardie tedesche. Molti partigiani che erano nella cabina della funivia cercarono di mettersi in salvo gettandosi dall'alto, ma non tutti vi riuscirono. Sotto il tiro delle mitragliatrici dei na zisti persero la vita Gaudenzio Platini di Vogogna, Giorgio Fossa di Torino, Giuseppe Conti e Giuseppe Facciola di Milano. Anche Orlando Corani di Vogogna venne colpito ma, cadendo sulla neve, riusc a sfuggire alla morte anche se poi dovette subire l'amputazione di una gamba, ra. a.

Persone citate: Enrico Massaia, Giorgio Fossa, Giuseppe Conti, Giuseppe Facciola, Goglio, Orlando Corani, Rosmini

Luoghi citati: Domodossola, Milano, Ossola, Torino, Vogogna