Sagra della pittura a Boleto

Sagra della pittura a Boleto Sagra della pittura a Boleto Il concorso organizzato dalla Pro Loco è stato vinto da Pino Velati, impiegato delle Poste di Borgomanero - Per colpa del tempo, la mostra si è svolta al coperto .nell'hotel Panoramico (Dal nostro corrispondente) Madonna del Sasso, 16 agosto (f.a.) Dopo la festa della montagna, la sagra della pittura. Questa volta, la sede della manifestazione era nel capoluogo Boleto, dove certamente non mancava la cornice naturale per esporre i quadri: ma il maltempo ha costretto gli organizzatori a rinunciare alla mostra all'aperto sul piazzale del santuario e a rifugiarsi all'interno dell'hotel Panoramico, dove per l'intera giornata è stato tutto un viavai continuo di pittori, appassionati d'arte e semplici curiosi, villeggianti e turisti. Il quarto concorso di pittura estemporanea, organizzato dalla Pro Boleto (presidente Giovanni Bedoni) con il patrocinio del Comune (sindaco la sorella del precedente, dottoressa Giovanna Bedoni) è stato vinto da un impiegato delle poste di Bor-1 gomanero: Pino Velati, 37 anni, ex fattorino del telegrafa, conosciuto perciò in tutta la città,' e ora addetto alla trasmissione dei telegrammi. Velati, che è nato con la passione per i colori, aveva partecipato al suo primo concorso a Borgomanero appena sedicenne, accanto a nomi come Bonfantini, Calvari, Borizanini e Garopesanl (che vinse): «Ma — precisa — è solo da dieci anni che' mi dedico seriamente alla pittura ». Ha imparato a dipingere dal defunto novarese Calvari ve i suoi quadri conservano l'impronta del maestro);' si è perfezionato ascoltando i consigli del borgomanerese i Rasma e frequentando assi- I duamente la galleria « L'in- ! contro » dei coniugi Zonda. Il quadro del postelegrafonico di Borgomanero, un suggestivo mosaico di grandi macchie verdi, è stato scelto fra una rosa di opere di pittori professionisti lombardi: Luciano Prosperi, Giovanni Beluffi. Giuseppe Stevenazzi, Luciano Corti e Franco Re (classificati tutti secondi a pari merito). La decisione della giuria è stata unanime. I giudici erano i pittori Mari e Dentali, lo scultore Sacchi, il collezionista Crugnola, il critico Bordoni, il sindaco, il presidente della Pro Loco e un rappresentante de « La Stampa»; segretario, Vercelli. « Boleto e i suoi dintorni » i (tale il tema della gara) so- ! no stati riprodotti su tela, visti dalle più diverse angolazioni. Piero Rubinelli, 42~ anni, l'orologiaio-pittore di Crusinallo di Omegna, ha pre- sentato una visione surreale dei santuario della Madonna del Sasso. A Rubinelli è toccata la coppa del Comune. Giacomo Corti di S. Vittore Olona ha avvolto la "chiesa fra spighe di grano. La rupe di granito col tempio ha ispiarto anche Franco Re, di Somma Lombardo: il suo quadro finirà in municipio. La pittrice Fiorella Boldini, omegnese, sposata a Gattinara, ha visto invece la chiesa famosa in un'originale sequenza di immagini di gusto fra il grafico e l'irreale. Ha scelto, invece, la chiesa parrocchiale di San Giacomo il pittore omegnese Osvaldo Va¬ nda, 47 anni, ex ciclista: con il suo mirabile scorcio di paesaggio locale, Vanola si è meritata la coppa de La Stampa-. Una coppa anche a Mario Gualea, 43 anni, falegname di Alzo di Pella, un figurativo da annoverarsi forse fra i chiaristi, che va a chiedere consigli al grande maestro della arte astratta Antonio Calderara. Una medaglia per il giovane Walter Nicolini di Borgomanero, albergatore, corridore ciclista e insegnante di materie artistiche. E' stato premiato anche Ermanno Sommi di Borgomanero, «il pittore-del fiabesco». Alcuni pittori sono stati premiati con oggetti vari: Maria Pia Codini, figlia del pittore-guaritore Alessandro Codini, di Bolzano Novarese h£ avuto un coIb^bsta. Era presente anche il padre, che alle doti di « mago » unisce quelle di fine paesaggista. ' Nell'elenco dei preferiti dalla giuria figurano inoltre: Fazio, Garella, Ravasi, Sibilla, Olivieri. Magistris, Canetti, Dell'Aissen, Sillani, Fontana, Volpato, Macchi, Roncàri, Taburini, Lucchini e Rusconi. Alcuni concorrenti sono stati giudicati « fuori te-' ma »: come il bus tocco Ravasi che in uno dei suoi due quadri ha preteso di arricchire le campagne di Boleto di rigogliosi vigneti. Altri hanno illustrato scorci di paesaggi collinari, fluviali 0 di pianura e comunque di altre zone. Purtroppo per loro, nulla è sfuggito agli occhi attenti dei fratelli Bedoni (presidente della Pro Loco e sindaco), i quali cono scono la loro terra palmo per palmo. f. a. Giovanni Bedoni, presidili- | te della Pro Loco di Boleto !