Gozzano: all'insegna dell'asino

Gozzano: all'insegna dell'asino Rilanciamo il gusto della cucina tradizionale nel Cusio Gozzano: all'insegna dell'asino Vivo successo della prima serata del concorso in cui il ristorante Nuova Italia ha presentato con i "ravioloni", lo stufato di somaro, un piatto succulento d'antica fattura -1 prenotati erano tanti che si è dovuto fare il bis, stasera - Tra i presenti molti gli stranieri (Dal nostro inviato speciale) Gozzano, 13 agosto. Per il gran finale del nostro concorso «TI piatto dell'estate» si è ricreata l'atmosfera allegra di «Piemonte ghiotto» con i tanti aficionados pronti I a seguirci a ogni tappa del ' nuovo itinerario. Lo si è visto ieri per la prima delle sette serate di gala al «Nuova Italia» di Gozzano: i cento e più posti messi a disposizione sono stati esauriti in un battibaleno tanto che la proprietaria, Piera Giacometti, per non scontentare tanti postulanti, si è vista costretta a organizzare per sabato una serata bis fuori concorso. Se il nostro intento era stato con «Piemonte ghiotto» di ricreare il gusto per la buona cucina e con all piatto dell'estate» di rilanciare i piatti del Cusio, sfatando il mito che suirorta si mangia male, si può ben dire che l'obiettivo è stato raggiunto. Lo testimoniano le migliaia di tagliandi pervenuti dai lettori buongu stai nella prima fase del concorso che ha visto in gara una ventina di ristoranti dell'una e dell'altra sponda del lago. Questa fase finale, oltre a stabilire i vincitori, ha lo scopo di riunire, in sereni convivi, gli amanti della buona tavola. Ti gala di ieri si può dire sia stato all'insegna dell'asino: non solo per il piatto in concorso (ravioloni d'asino), ma perché ha fatto la sua comparsa del tutto inattesa (non figurava nel menù) un certo stufatino (d'asino, naturalmente) che ha fatto passare in secondo piano le pur ottime altre vivande. Piatti dimenticati, seppure apprezzati, di un tempo lontano che ritornano alla ribalta e che, sarà bene precisarlo, hanno avuto un grosso successo. n merito, per quanto riguarda lo stufatino, è da ascriversi a «nonna Rosa», la Tnnmypg della signora Giacometti che ha rispolverato tra i suoi vecchi ricordi di una' cucina familiare questo piatto succulento. Se pure con qualche reticenza «nonna Rosa» ce ne ha confidato la ricetta. Eccola: «polpa d'asino lasciata adeguatamente frollare e pòi tagliata a bocconcini che, infarinati, vengono rosolati in un soffritto di aglio e cipolla e portati a cottura in un bagno di barbera. Naturalmente non è tutto qui: ci sono i piccoli segreti della «nonna», come per esempio alcuni ingredienti, per cosi dire, odorosi e poi la doppia cottura. , L'asino, salutato dagli allegri commensali "con un coro di ragli ha fatto la sua ori¬ ma comparsa nei ricchi antipasti salamin d'asu che comprendevano una dozzina di « stuzzichini ». Poi, dopo i ravioloni, il piatto forte: carré di vitello alla cusiana con funghi trifolati e cappelle al la griglia e, dopo la sorpresa dello stufatino con polenta, il cestino «capriccio di dama», un dessert delizioso. Per i vini si è andati sul sicuro: Pinot grigio con gli antipasti e vecchio Sozzano (il vino di Cavour) riserva 1967. Giudizi largamente positivi non solo dai commensali ma, ci è sembrato di capire, anche dalla giuria. Ciascuno dei componenti (il presidente dell'EFT Pierluigi Cassietti; l'accademico della cucina Tino Tromellini; il commissario dell'azienda di soggiorno di Orta, Silvio Dell'Acqua, il sindaco di Orta, Cleto Gallina, e il sindaco di Briga, Francesco Allegra, rap presentante della Stampa) ha a disposizione 50 punti per il piatto in concorso; 10 per l'assieme del pranzo; altri dieci per la presentazione e ancora dieci punti per i vini intesi, questi, anche come scelta to rapporto ai piatti serviti. Una serata riuscitissima il cui merito va ascritto alla titolare del «Nuova Italia», la signora Giacometti; a «nonna Rosa» e allo chef astigiano Dino Betti, che mescola la tradizione gastronomica della ■ sua serra ai segreti del Cusio ] dove la buona cucina è antico vanto. L'equine è compie tata da Elisa, la giovane figlia della signora Giacometti «iniziata» ai segreti della reception e ancora, dietro le quinte, «papà» Egidio Godi, titolare di un servizio di corriere I nella zona, a fare da regista. Il prossimo appuntamento è per il 20 agosto all'Hotel Orta di Orta che propone le «barchette del lago ai fiori di maggio». Ne parleremo presto. . p. b. Cozzano. Anche le .donne hanno risposto numerose all'appello per la prima tappa del "Viaggio gastronomico nel Cusio", Un cameriere serve il piatto che concorre alla sfida tra i migliori cuochi cu si ani alle signore Donctti (a sinistra) é Guidetti