"Se non tirerai fuori duecento milioni tuo figlio comparirà a braccia aperte nel regno dei cieli"

"Se non tirerai fuori duecento milioni tuo figlio comparirà a braccia aperte nel regno dei cieli" Tentata estorsione a uno dei fratelli Cerotti di Borgomanero "Se non tirerai fuori duecento milioni tuo figlio comparirà a braccia aperte nel regno dei cieli" 5$,! l 11 denaro doveva essere chioso in un sacco e gettato da un ponte nell'Agogna - Quando il ricattatore è sceso sul gretoper ritirarlo e stato circondato die, vestiti in tutte le fogge facevano la posta - C'era un complice? (Nostro servano particolare) i, 7 agosto. (jt.b.) Ha tentato un'astor-isione da 200 milioni ai darmi di Giulio Cerotti, uno dei fratelli «Millegru» ed è stato preso dai carabinieri. E' un operaio disoccupato, Francesco D'Elia, 27 anni, nato a Casalbuono (Salerno) ma residente con i genitori in via Don Bosco 9 % Borgomanero. Forse ad architettare il colpo non era solo e le indagini in corso tendono ad individuare eventuali complici. Tutta.la vicenda è cominiciata e si è conclusa; nel giro, "di 24 ore. Ieri l'altro all'abitazione di Giulio Cerutti (con i fratelli Carlo e Mario condivide la responsabilità da una serie di aziende industriali e commerciali tra le quali la'! «San Marco», fabbrica . di gru) in viale Vérdi 23, è giunta una lettera minatoria. Era scritta a mano, con buona grafia e stilè commerciale. In alto l'intestazione «Opia» che il D'Elia ha poi spiegato volere dire Organizzazione per lavoratori aziendali Sotto, l'oggetto: «Richiesta di riscatto».. Poi il testo che diceva pressa poco cosi: «Coro cavaliere, potrebbe accadere i. che suo figlio Gianni o suó*ni> potè Antonio comparissero a óraccm aperte nel regno dei deh. Per evitarlo deve sborsa rè ZOO milioni». Seguivano le istruzioni: mettere il denaro in uni sacco della spazzatura e lasciarlo cadére dopo le 21 di ieri dal ponte nel torrente Agogna, ponte, che sorge nel snzccpressi del cinema Lux, Giulio Cerutti ha portato la missiva, che risultava,essere stata imbucata ad Alzo, ài carabinieri i quali lo hanno consigliato di stare al gioco. Così ieri sera, poco dopo le 21, l'industriale con la sua «132» chiara ha raggiunto il ponte indicato; si è fermato al centro eq ha lasciato cadere il sacco contenente, insieme ad alcune banconote, blocchetti di carta di giornale. Carabinieri di .Arona, di ■Borgoanero e del nucleo investigativo di Novara già dal pomeriggio avevano preso posizione in 'punti strategici, con-, cammuffamenti vari. Erano collegati con radiotrasmittenti portatili alcune delle quali nascoste nel cestino di finti pescatori. Verso l'una è giunta una «Simca» verde che si è fermata nei pressi del ponte. Ne è sceso uri giovane in bluejeans e camiciotto scozzese il quale, datosi una occhiata attorno, è sceso nel greto del torrente. Un sottufficiale appostato sul terrazzò di un condominio lo ha notato e, via radio, ha dato l'allarme. In pochi secóndi da ogni angolo sono sbucati carabinieri in divisa e in borghese che dopo breve rincorsa hanno bloccato il giovane poi identificato per.il D'Elia. «Mi è andata male — ha détto semplicemente, una volta in caserma — pazienza». 1 carabinieri, prima di lui, su un'altra «Simca» verde, avevano visto un'altra persona passare ripetutamente sul ponte e sospettano che fosse un complice, del TiTilin L'arrestato caparbiamente insiste di avere fatto tutto da solo. «Non intendevo spartire il bottino con altri». Giulio Cerutti, 44 anni, è il primogènito di una laboriosa e fortunata famiglia che dalla modesta azienda ereditata dal padre ha saputo costruire un piccolo impero nel campo del materiale da costruzione,_ nell'industria alimentare e' dei mobili. Giulio è sposato a una insegnante di scuola media, la professoressa Rosa Maria Rossari e ha tre figli: Gianni, 14 anni, Eugenio 12 ed Andrea di 6. H nipote, di cui si parlava nella lettera minatoria, Antonio, 15 anni, è il figlio primogenito di (suo frateIo Carletto. La famiglia Cerutti è notissima a Borgomanero ma più ancora nella frazione San | Marco dove hanno sede gli stabilimenti e le lóro abitazioni. In giornata, quando la notizia si è diffusa, è stato un continuo via vai di amici e conoscenti per sapere «qual¬ cosa di più». Cadetto Cerutti ed il fratello Giulio hanno preferito non fare .commenti. «Ci è andata bens—è stata la loro risposta. —Tutto è ormai dimenticato», p. b. c. Borgomanero. Giulio Cerutti e Francesco D'Elia che ha tentato di estorcergli duecento milioni ma è stato arrestato

Luoghi citati: Alzo, Borgomanero, Casalbuono, Novara, Salerno, San Marco