Piano regolatore naufraga in una tumultuosa riunione
Piano regolatore naufraga in una tumultuosa riunione A Santa Maria Maggiore caos edilizio Piano regolatore naufraga in una tumultuosa riunione I proprietari di aree edificatali non permettono all'estensore, l'ing. Brustia di Novara, di illustrare il progetto - Il sindaco: "Non lo revocheremo" -1 reclami saranno trasmessi alla Regione - Inchiesta del pretore (Dal nostro corrispondente) .S. Maria Maggiore, 19 luglio, (a. v.) Arriverà in porto il j contestatissimo piano regola-1 tore di Santa Maria Maggio- j re? Se io chiedono in molti i dopo la tumultuosa assem- blea che si è risolta in un'ag- gressione verbale da parte di, alcune decine di proprietari ; di terreni nei confronti degli ì amniinistratori comunali e : dei tecnici che hanno redatto j il piano. I proprietari lamen-1 ! j ! I tano un eccesso cu parcneggt e strade interne che li priverebbero di una grossa fetta delle aree edificabili. Per questo hanno dichiarato guerra al piano regolatore e hanno intenzione di mettere con ogni mezzo i bastoni fra le ruote. L'assemblea di tutta la cittadinanza avrebbe dovuto chiarire le cose. Ma l'estensore del piano, l'ingegner Brustia, di Novara, non ha avuto j neppure il tempo di spiegare che in realtà le strade interne I portavano vantaggio ai terreni interessati i quali avrebbero beneficiato di un maggior indice di edificabilità. In sostanza, si sarebbe potuto costruire di più, anche se le dimensioni delle aree edificabili sarebbero risultate ridotte. I contestatori non hanno voluto sentire ragione. Hanno soffocato con le loro grida le spiegazioni dei tecnici e hanno superato le transenne riservate al pubblico. L'episodio ha indotto l'amministrazione comunale a sospendere le assemblee che erano in programma nelle frazioni. Anche perché i tecnici non sembrano disposti ad affrontare nuovamente contestazioni così accese. «Con Santa Maria Maggiore ho chiuso definitivamente — ha detto l'ingegner B rustia dopo l'assemblea — è imitile cercare di spiegare le cose a chi non vuol capire». In paese era anche circolata la voce che la giunta comunale fosse intenzionata a rinunciare al piano, ma il sindaco Giacomo Mattei smentisce nel modo più categorico. «Noi non revocheremo il piano — ci ha detto il primo cittadino — che è quello impostato dalla precedente amministrazione. Noi l'abbiamo solo sollecitato. Convocherò il consiglio per prendere atto dei reclami presentati dai cittadini, li riunirò in un fascicolo e trasmetterò tutto alla Regione. Decideranno gli organi di controllo. Personalmente non voglio più mettere mano in questa vicenda che ha avuto risvolti incivili». I ricorsi presentati dai cittadini contro i vincoli previsti dal piano regolatore sono fi nora una quarantina. Il termine per la loro presentazione scade il 23 luglio e c'è chi assicura che ne arriveranno parecchi altri. A decidere saranno comunque gli organi regionali. Molti sono però convinti che se il piano subirà delle modifiche, le possibilità di costruire saranno ancora ridotte e non certamente ampliate come vorrebbero i proprietari. Le previsioni del piano regolatore sono per una popolazione dì ottomilacinquecento abitanti. Attualmente Santa .Maria Maggiore ne conta po co più di un migliaio e anche j volendo considerare i semire1 sideriti (coloro cioè che abitaj no altrove e possiedono una i casa o un appartamento nella nota località della valle Vigez zo dove trascorrono vacanze , e weekend) si è ancora lonta ; ni da quella cifra. ì a Santa Maria Maggiore il i : piano regolatore era obbliga- j j torio fin dal 1960 perché il 1 Comune è sede di Azienda au- ! tonoma di soggiorno. Per j quindici anni questa disposi! zione è stata elusa e la stazioI ne alpina è rimasta in preda mi oneri sociali per il Comu ne. al caos edilizio'. I/invasione, del cemento, che è arrivato a lambire le pinete occupando quasi tutti gli spazi verdi, l'ha resa irriconoscibile. I condomini sono sorti come funghi e solo adesso cominciano a farsi sentire le conseguenze: servizi che non ci sono, difficoltà di rifornimento idrico, aitissi- Il caotico sviluppo che ha sconvolto il paese non passerà comunque sotto silenzio perché il pretore di Domodossola sta conducendo un'inchiesta da alcuni mesi. Il ma- gistrato ha messo sotto se¬ questro 176 licenze edilizie rilasciate dal Comune di Santa Maria Maggiore. Airuninistratori, costruttori, professionisti della valle hanno ricevuto decine di avvisi di reato. Per tutti l'accusa è di aver costruito senza licenza proprio perché mancava il piano regolatore. L'inchiesta, che richiede numerosi accertamenti tecnici sulla regolarità delle costruzioni, dovrebbe concludersi entro l'autunno: si parla già di un processo con decine di imputati. L'ingegner Brustia, estensore del piano regolatore
Persone citate: Brustia, Giacomo Mattei
Luoghi citati: Comune Di Santa Maria Maggiore, Domodossola, Novara, Santa Maria Maggiore
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