Dalla polvere di palazzo Silva emerge preziosa tela del '700

Dalla polvere di palazzo Silva emerge preziosa tela del '700 Domodossola; la scoperta di due esperti d'arte Dalla polvere di palazzo Silva emerge preziosa tela del '700 Rappresenta il ritratto di Giovanni Berlina, meglio conosciuto come il "monco di Masera" L'opera, ripulita dalle incrostazioni, è stata catalogata nella mostra antologica ossolana (Dal nostro corrispondente) Domodossola. 3 sriusmo. (a. v.) Dietro il bell'ovale, al centro del quale campeggia U viso di un pacioso signore imparruccato, c'è un cartoncino ingiallito dai secoli sul quale una mano malferma ha scritto: «Berlina Giovanni, detto il monco. Non aveva che una mano, ricco capitalista, abitante nella città di Anversa, morto ivi verso la fine del secolo j XVIII. Ed è Quello che fece : edificare il grande casamento detto Del Ruvina in' Arroria di Masera». n ritratto con la singolare biografia è stato «scoperto» da due esperti d'art». Donato Conenna e Gianfranco Bianchetti, fra le opere dis¬ j : seminate nello storico palaz- \ zoSilva Ripulita la tela dotta poi- i vere incrostatasi negli anni. ! è venuta atta luce la firma deWautore apposta con chia- ! rissima grafia: Landsberghs, j anno 1716. Si tratta di un au- i tare olandese di buon valore, catalogato a Uvetta internazionale. Non si è invece riusciti a trovare traccia, i nella storia del borgo di Masera di Quésto Berlina i Il ritratto, in precario sta- ) to di conservazione, è stato esposto assieme a molte al- j tre opere netta mostra anta- \ logica, del T00 e '800 ossola- j no che è stata allestita nel . salone della fondazione Galletti. La rassegna è stata inau- ! aurata ieri sera alla presenza ' ! del sindaco della città Ezio \ j Morétti, del presidente detta ! comunità montana Plinio Pi- j I razzi Maffiola è dei musei ' ' cittadini commendator Giùseppe Giacobini. Si tratta ài \ un'antologia di opere conservate presso il palazzo Silva, i vecchia dimora gentilizia os- , solano del 600, che oggi toccoglie reperti storici di ogni j genere. Il lavoro,di ricerca sugli «anonimi» ha richiesto, decine di sopralluoghi da parte di Donato Conenna e Gianfranco Bianchetti I due esperti hanno avuto piacevoli sorprese, scoprendo tele dimenticate nella polvere. Un patrimonio di cui pochi finora conoscevano l'esistenza e che pian piano sta venera/lo atta luce. Molte opere sono state collocate in un contesto storico ben definito, con l'indicazione, se non dell'autore, almeno della scuola \ i ! ! j i In qualche caso, come per il «monco», di Masera, è stata accertata l'identità del personaggio ritratto. «In più d'un caso abbiamo avuto letteralmente paura a rimuovere i dipinti, togliendoli dal loro gancio •— dice Domito Conenna che ha curato l'ordinazione della mostra — perchè un .semplice sposta i mento avrebbe ancora di più to» compromesso la loro condizione di estrema precarietà. Ci sembra dunque sacrosanto dare l'allarme affinché l'incuria di cui le opere hanno sofferto sia finalmente sanata. Occorre iniziare subito le operazioni di restauro che per alcune opere hanno carattere di urgenza estrema, pena il decadimen- ! ' \ j ' \ i , j 3 Domodossola. Il ritratto dì Giovanni Berlina detto «il monco» esposto alla mostra antologica di palazzo Silva

Luoghi citati: Anversa, Domodossola, Masera