È statale ma farà ancora da sè I'« Alberghiero» di Macugnaga

È statale ma farà ancora da sè I'« Alberghiero» di Macugnaga Finalmente approvato il terzo corso di studi È statale ma farà ancora da sè I'« Alberghiero» di Macugnaga Una scuola all'avanguardia che comprende anche sezioni femminili - E' stata tirata su da don Sisto Bighiani, l'infaticabile prete-muratore, mattone per mattone (Nostro servizio particolare) Macugnaga. 18 maggio. Anche ii terzo corso dell'i- ■ a a aiea | stituto professionale alber j ghiero di Macugnaga, fondato e diretto dal parroco della stazione alpina don Sisto Siciliani, è stato riconosciuto ufficialmente dal ministero della Pubblica Istruzione. Il riconoscimento era scontato perché il ministero aveva già legalizzato i primi due corsi. Ma non vuol dire che lo Stato contribuisca in qualche modo alle spese: nella conduzione deUa scuoia il coraggioso parroco ii Macugnaga è solo; come lo era tredici armi fa "quando fece brillare con le sue mani la prima mina per le fondazioni dell'attuale, imponente complesso della «Kongresshaus». Don Sisto ha fatto il partigiano prima con gli «azzurri» di Di Dio nell'Ossola, poi come capellano fra i garibaldini di Moscatelli in Valsesia. Durante la Resistenza, ha tenuto a battesimo il primo figlio di Cefis che allora era uno dei comandanti della - «Valtoce» nell'Ossola. A Macugnaga è stato per molti anni nel gruppo delle guide: le difficoltà non lo hanno mai spaventato. La sua idea di fondare un istituto alberghiero nella stazione alpina fu accolta con una certa indifferenza e una punta di scetticismo. Il tenace prete ha fatto quasi tutto da solo: si è improvvisato muratore, imbianchino, elettricista. Aiutato da pochi volonterosi (soprattutto in estate lo aiutavano 1 «compagnoni bàtisseurs» gruppi di giovani che dedicavano le loro vacanze al lavoro manuale) ha messo in piedi, pietra su pietra, l'imponente edificio che ospita la scuola e un piccolo albergo. ' Come tutti i montanari, don Sisto è piuttosto schivo, non ama parlare delle difficoltà iniziali ma preferisce descrivere la scuola com'è oggi: funzionale, modernissima, perfettamente attrezzala. I corsi di qualificazione alberghiera si articolano in tre sezioni: segreteria, sala-bar, cucina. Le materie d'insegnamento sono più d'una decina: s'imparano anche tre lingue: francese, inglese, tedesco, Le lezioni - pratiche vengono . im-. partite 'dallo «chef» Alfredo Rossi che proviene dalla vecchia " scuola che fa capo al grande Escoffier, La cucina in cui avvengono le esercitazioni è dotata di "attrezzature che non è facile trovare neppure negli alberghi più rinomati. Don Sisto fin dall'inizio ne ha fatto una questione: «L'allievo già nella scuola deve prendere dimestichezza con quanto di meglio potrà trovare nei luoghi di lavoro. Deve conoscere i slste-mi più aggiornati di una lavorazione razionale». Con questo spirito, l'infaticabile prete si è messo nuovamente all'opera per allargare le cucine: è già pronto un nuovo locale che sarà dedicato esclusivamente alla preparazione dei cibi, mentre quello attuale sarà riservato alla cottura. Il complesso di don Sisto comprende anche un piccolo albergo, con una ventina di posti-letto, che consente agli allievi una pratica diretta di contatto con i clienti. Questo assieme al fatto che i corsi seno aperti anche alle ragazze, ha conferito all'istituto di Macugnaga una posizione di avanguardia nel settore. Gli oltre quaranta allievi provengono tmasi tutti dai centri dell'Ossola, una zona che punta più che mai sul turismo per una riconversione indolore della sua economia in netta fase di recessione. Dice un'allieva, Paola Tao chi, di Trasquera, che frequenta il secondo anno: «Finite le medie, ero indecisa sulla via da intraprendere. Ho provato a venire qui e mi sono trovata, subito bene, completamente a mio agio». Molti allievi sono figli di albergatori dell'Ossola o del Lago Maggiore. Ma c'è anche chi ha scoperto nell'attività alber- giiiera. che comporta contatti i scon la gente, la sua vera indi- ( d nazione: è ii caso di una ra- ; ingazza che frequenta i corsi di segreteria ed è figlia di un tecnico del centro Euratoni di Ispra. Il sogno di don Sisto è che la scuola un giorno possa es¬ tlbceh sere autonoma ed autogestita dagli alunni, sotto la guida di insegnami che dovranno met tere al servizio dei ragazzi solo la loro esperienza ed il loro bagaglio tecnico. Ma se si considera che finora tutti gli enti, compresi quelli locali, hanno tenuto un atteggiamene i to q"asi indifferente nei con I fronti dell'istituto quel giorno sembra ancora lontano, ueiia scuola alberghiera di Macu- ) gsflga si parla di più sulle ri- I viste specializzate che nei1 consigli comunali dell'Ossola dove, paradossalmente, pochi la conoscono. a. v. Macugnaga. Due 'lezioni" all'Istituto Alberghiero: sopra un grappo di allieve (la scuola è frequentata anche da ragazze) osserva un insegnante che spiega i segreti del "flambé''. Sodo: allievi cuochi si esercitano tra pentole e fornelli in cucina (Falciola)

Persone citate: Alfredo Rossi, Cefis, Di Dio, Escoffier, Falciola, Sisto Bighiani, Sisto Siciliani, Valsesia