Per la Max Novo e la Omcsa il lavoro ridiventa più sereno

Per la Max Novo e la Omcsa il lavoro ridiventa più sereno Accordo raggiunto per due grosse vertenze Per la Max Novo e la Omcsa il lavoro ridiventa più sereno La fabbrica novarese di macchine utensili è stata acquistata dalla Germano-Boceiolone di Valduggia - L'altra azienda, a Gattinara, sarà del tutto riorganizzata A Viiìadossoia lesta degli anziani e una nuova mensa alia Sisma (Dal nostra corrispondente) Novara, 15 maggio. (p.b.) Le due grosse vertenze sindacali della Omcsa di1 Gattinara e la Max Novo di Novara, dopo mesi di lotta sono giunte a conclusione. Alla Omcsa nel febbraio ssamo la direnione aveva deciso la messa in cassa integrazione di 190 dipendenti su 250.1 lavoratori avevano continuato a recarsi in fabbrica e a produrre regolarmente. L'accordo raggiunto in questi giorni in sede sindacale prevede la garanzia occupazionale per tutti i dipendenti per due annj; l'avvio di un processo di riorganizzazione aziendale che dovrebbe comportare l'assunzione di una quarantina .di nuovi lavoratori con l'allargamento della gamma produttiva. Per la Max Novo, la fabbrica di macchine utensili messa in liquidazione all'inizio dell'anno della multinazionale che l'aveva acquistata alcuni anni or sono, (e da allora occupata dalle maesliàiiàe) ia soluzione è venuta con l'acquisto da parte di una azienda metalmeccanica valsesiana, la Germano Bocciolone di Valduggia. L'accordo raggiunto prevede la cessione dell'azienda all'imprenditore valsesiano compresi macchinari, brevetti, progetti, pezzi semilavorati e di magazzino; l'affitto per un anno dello stabilimento di via Bovio; la riassunzione (ma senza soluzione di continuità contrattuale) dei 75 dipendenti rimasti; la retrodatazione al primo febbraio di tale passaggio in maniera da consentire i benefici per quat- tro mesi della cassa integrazione; la ripresa della attività in fabbrica a fine maggio. La fabbrica dovrà poi essere trasferita in una nuova se. de da costruirsi in città o in un comune dell'hinterland usufruendo delle previdenze per le aziende in fase di ristrutturazione Villadossola, 15 maggio. (a. v.) Alla Sisma è stata inaugurata stamane la nuova mensa, per i duemila dipendenti. E'- una costruzione prefabbricata, che sorgo all'ingresso del paese, con centinaia di posti all'interno. Qui i dipendenti potranno consumare i pasti al prezzo «politico» di 190 lire, un'altra mensa è stata realizzata, più o meno con gli stessi criteri, all'interno dello stabilimento per i «turnisti». L'azienda integrerà la differenza dei costi: si parla di un onere di quaranta milioni al mese. L'inaugurazione è stata abbinata alla consueta cerimonia di premiazione degli «anziani». Da Milano, sono arrivati i massimi dirigenti delia società, dal presidente dottor Felicori all'amministratore delegato ingegner Riguzzd al dottor Beniamino Elli che ora presiede la finanziaria capogruppo (una società che comprende le altre aziende dell'Egano *che producono acciai speciali: oltre alla Sisma, la Breda e la Cogne) e si è parlato anche degli investimenti. E' infatti in atto un piano di ristrutturazione del complesso siderurgico, già cominciato con la realizzazione dei nuovi forni «a colata continua», che dovrebbe concludersi con il trasferimento del reparto «bulloneria» nei nuovi capannoni che si stanno costruendo nella zona del «villaggio». Ma tutto è fermo per mancanza di finanziamenti. Felioori ne ha parlato con il consiglio di fabbrica: «Purtroppo lo Staio non ci ha concesso i finanziamenti che avemmo richiesti — ha detto — ma non ci fermeremo. Cer¬ cheremo di completare ugualmente il piano rivolgendoci agli istituti di credito ordinari. Fortunatamente, la nostra società è solida e, nonostante la crisi che attraversiamo, ha conservato una buona immagine all'esternoB. Il trasferimento della bulloneria è indispensabile per migliorare le condizioni di lavoro nello stabiiimenio di Villadossola, dove l'attuale reparto è rumoroso e insalubre per la combustione degli oli. Por-tandola nei nuovi capannoni, si libererebbe inoltre molto spazio che potrebbe consenti-re un'ulteriore espansione dei laminatoi e delle altre attività produttive. I dirigenti della a vi piano entro il 1977 Per arrivare preparati — ha detto Riguzzi — alla ripresa economica che sicuramente ci sarà anche nel nostro Paese». E' intervenuto anche il sindaco-di Villadossola. Alessandro Zanelli, che ha esprèsso il compiacimento della giunta comunista per la nuova mensa. «Quando ho visto le prime strutture del capannone — ha detto — ho avuto qualche perplessità. Più che prefabbricato mi era sembrato che stesse sorgendo una vera e propria baracca. Ora devo ricredermi: la mensa è bellissì- ma e mi auguro che, oltre ai dipendenti dell'azienda, possano presto beneficiare anche ceti bisognosi della cittadinanza». Si è quindi passati alla premiazione dei lavoratori anziani. Ecco l'elenco, dei dipendenti che hanno ricevuto il riconoscimento. Anzianità venticinquennale: Carlo Airaghi, Francesco Malandrà; Gino Squarciotta (sede Milano), Gelindo Brogliato, Bruno Carra, Giovanni Zino (Comfede Saprometa), Clemente Zaretti, Renato Zaroli, Giuseppe Ariola (Impianti idroelettrici). Renato Baldini, Remo Baccaglio, Pierino Bandóni, Sergio Belluzzo, Anna Maria Fontana, Ennio Morganti, Carlo Ragazzi, Bruno Romeggio, Rossi Marino, tutti dello stabilimento di Villadossola.Con anzianità trentacino.uennale: Eugenio Guarino, Vincenzo Marchisio, Alberto Massarin Lidia Peletti, Valentino Samarani, Bruna Selvatici (sede Milano), Giordano Spini (Comfede Saprometa), Marco - Bernardi (Impianti idroelettrici), Augusto Baccaglio, Luciano Bacchetta, Ferdinando Banchini, Oreste Eandini, Battista Bertaccini, Ugo Bertona, Pierino Borri, Ivo Brighi, Luigi Broggio, Giuseppe Casetta, Mario Cavallotto, Andrea Chiolini, Eugenio De Giuli, Giacomo Gamba, Franco Guglielmazzi, i Minetti. Severino Guglielmazzi, Giudi Marani, Giuseppe Margaroli, Ferruccio Montagna, Dario Pagano ni, Eugenio Paganoni, Elio Rossi, Ofelia Salvatori, Angelo Valterio, Pietro Veia

Luoghi citati: Gattinara, Milano, Novara, Valduggia, Villadossola