Ventiquattro su un palcoscenico

Ventiquattro su un palcoscenico Teatro di giovani nel convento dei cappuccini Ventiquattro su un palcoscenico Un gruppo di "attori del tempo lìbero" ha dato vita a uno "stabile": pochi fondi, ma molto impegno Vigevano, 21 aprile. (g. r.) A Vigevano si fa anche teatro: un gruppo di giovani patiti del palcoscenico ha creato una « compagnia stabile». La compagnia, che al momento, come sede, può contare sull'ospitalità dei frati cappuccini di corso Genova, si autofinanzia con il ricavato delle rappresentazioni. Ogni sera, dall'autunno scorso, gli attori, studenti (tra cui anche uno scolaro), operai e impiegati, si ritrovano nella sede per preparare lavori di impegno. Registi sono Enzo Crivelli e Franco Fava, non ancora trentenni: il primo confeziona cartucce in un'azienda cittadina, l'altro è impiegato all'ospedale civile. Il loro «aiuto» è il perito industriale Marco Oltrabella, 24 anni, responsabile della lavanderia dell'ospedale. Con la suggeritrice e lo scenografo, sono ventiquattro in tutto e l'età media non supera i venti. La compagnia ha un preciso programma culturale: portare avanti un discorso diretto con la gente. Per attirare il pubblico, dapprima è stata messa in scena una popolare commedia di Goldoni, la « Locandiera ». Visto il successo, si è poi tentato di più e si sono presentate «La lezione» di lonesco, la «Bisbetica domata» di Shakespeare e, ultimamente, « Finale di partita» del commediografo irlandese Samuel Beckett. Ora la compagnia è impegnata in un'altra fatica: un classico del teatro. «L'avaro » di Molière. Lo spetta- colo dovrebbe andare in scena in maggio. Per amore del teatro i componenti dello Stabile sono pronti ad affrontare sacrifici: un lungo periodo di prove (minimo tre mesi) e spese « difficili », dal momento che ognuno di loro cede parte dello stipendio. Gli incassi, anche quando c'è un discreto pubblico, non sono mai alti: i prezzi sono infatti modesti e alla portata di tutte le tasche: 500 lire; solo in alcuni casi, quando si deve far fronte ed allestimenti costosi, se ne chiedono 800. A stimolare questa esperienza, a livello più elevato delle filodrammatiche o delle compagnie parrocchiali, è stato il desiderio di mettere a frutto nel modo migliore il tempo libero. « Era anche un'alternativa per non perdere tempo davanti al televisore — spiegano — o trascorrere noiose serate al caffè a guardare nel vuoto e a parlare dei soliti argomenti triti e | ritriti». Il gruppo intende ora proporre alla Biblioteca ! e alla commissione teatrale comunale una serie di spettacoli di un certo livello. «Prima di essere pronti per questo passo — affermano tuttavia- i due registi —• deve passare ancora del tempo. Sarà possibile solo il giorno in cui ci sentiremo sicuri». Chi li ha visti all'opera sul palcoscenico afferma però che sono attori bravi quanto modesti. Soprattutto dimostrano coraggio e buona volontà dedicandosi alle prove quotidianamente, chi all'uscita dal posto di lavoro e chi dopo una giornata di studio. Vigevano. Un quadro di "Finale di partita" di Samuel Beckett messa in scena dalla Compagnia Stabile (d'ischias)

Persone citate: Enzo Crivelli, Franco Fava, Goldoni, Samuel Beckett, Shakespeare, Stabile

Luoghi citati: Vigevano