La Valle Strona, patria dei mestoli non vuole più essere dimenticata
La Valle Strona, patria dei mestoli non vuole più essere dimenticata La Valle Strona, patria dei mestoli non vuole più essere dimenticata (Nostro servizio particolare) Orta, 6 aprile. La Valle Strona, la più piccola comunità montana del Novarese e forse del Piemonte (meno di tremila persone), avrà presto una pubblicazione periodica, die tratterà .dei suoi problemi annosi, senza dimenticare lo studio della storia .e delle tradizioni locali. L'annuncio dell'iniziativa della comunità valligiana (in collaborazione con la Fondazione Monti di Anzola) è stato dato al palazzotto civico di Orta durante un dibattito sulla valle cusiana. «Anche se spesso lo si dimentica — ha detto Gerardo Melloni — il Cusio non è soZtanto Orta: la Valle Strona è, ad esempio, una meravigliosa quanto troppo spesso ignorata appendice della ter, ra cusiana, e merita di essere studiata nella sua attuale realtà, come nelle sue vicende- passate e nei suoi costumi». Il prof. Melloni, 33' anni, insegnante di lettere alla scuola media della Valle, è stato uno dei relatori della serata; gli altri erano il maestre Lino Cerotti, 35 anni, di Sambughetto, e lo studente universitario Enrico Rizzi, di 24 anni. Si tratta di tre giovani studiosi, autori- di un libro (pubblicato-' - recentemente con il- contributo del Lion Club di Omegna, e già in via di esaurimento) sulla valle poco nota, e cosi ricca di testimonianze di un passato degno di essere conosciuto. «Basti pensare — ha detto Rizzi ;—ai personaggi famosi, che sono scesi da questa valle. Di Sambuhetto era l'inventore della borraccia militare di legno; dalla Valle Strona veniva l'inventore dell'asfalto; da Chesuj, quel¬ lo dd sifone del seltz: uh'Cane, dìscentente del capitano di ventura Facino Cane». Di personaggi celebri calati dalla Valle dello Strona (.«Che in celtico — ria preci sato Melloni — significa rumore»), Rizzi né ha ricordati 'parecchi: dalla poetessa Amalia Gughelminetti, legata a Guido Gozzano, a don Giul;o Ratti, che fu per quarant'anni il parroco del Manzoni nella chiesa di S. Fedele a Milano; a un fratello di questi, frate e medico e diplomatico, il quale combatté a Mentana dalla parte dei garibaldini; ad un terzo fratello Ratti (venivano da Massiola)„studioso del purgatorio e del gioco del lotto. Melloni ha parlato della geografia della Valle, dove sopravvive ancora qualche coppia di aquile. Vi sono oggi "quattro Comuni, con 15 nuclei abitati, situati quasi tutti sulla sinistra dello Strona; nell'ultimo secolo una mezza dozzina di villaggi sono stati abbandonati: «E'singolare —ha detto l'oratore — rilevare come i pesti più belli non siano mai stati 'riservati agli abitati, bensì ai pascoli e alle coltivazioni. Chi lo direbbe oggi che un secolo fa a Gerraagno. nella "vigna del frate", si ricavava un vino bianco di ottimo sapore?». Sono state proiettate un centinaio di diapositive a colori. Si sono quindi visti villaggi di Germagno, Chesio, Loreglia, Strona, Luzzogno, Fornero, Massiola, Marmo, fino a Sambughetto «Dove — ha ricordato Cerotti — esattori e alti ufficiali del governo non arrivavano mai, perché dall'alto rovinava sempre qualche muro addosso ai malcapitati». Gente che sapeva difendersi quella della Valle Strona. Cerotti ha raccontato la «guerra» fra Omegna e Luzzogno, vinta dal paesino il 25 luglio 1542,. quando gli omegnesi mandarono su il condottiero Giovanni di Ornavasso, con cento armati, i quali furono costretti a ridiscendere ingloriosamente sconfitti. Ha parlato anche l'aw. Pietro Chiovenda, e ha concluso Roberto Leydi, presidente del Centro' culturale Ernesto Ragazzoni, che sabato sera presenterà un documentario su «Arona: 20 secoli di storia» di Mario Bonazzi, Giuseppe Tosi, Giancarlo Padulàzzi e Mario Sartorio. Tra i prossimi appuntamenti al Palazzotto: un omaggio a Carlo Porta nel secondo centenario della nascita (recital di Bernardo Lupani il 17 aprile), una serata dedicata alla canzone sociale e politica con Leydi e la moglie Sandra Mantovani (1 maggio), e infine l'incontro d'8 maggio) con la «Famiglia Nuaresa». f. a.
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