Per dare fuoco hanno atteso che i carabinieri si ritirassero

Per dare fuoco hanno atteso che i carabinieri si ritirassero Sdegno a Romagnano "paese tranquillo» Per dare fuoco hanno atteso che i carabinieri si ritirassero Dopo l'allarme di. Castelletto i 'militi avevano vegliato sino all'alba (Dal nostro corrispondente) Remagnane, 12 marzo. ti. d. b.) «No, non è gente di Romagnano. Qui vivono soltanto lavoratori onesti che sgobbano dal mattino alla sera e non sarebbero mai capaci di attentati fanatici come queiro che è stato commesso contro hv caserma «ter- carabinieri». Chi parla è il ragionier Carlo Arienta, impiegato atta Banca Popolare di Novara, sindaco netta passata legislatura ed oggi, dopo la consultazione elettorale del 15 giugno, capogruppo della minoranza democristiana, «n nostro è sempre stato un centro tranquillo — aggiunge — anche in periodi politicamente difficili, quando gli animi si erano riscaldati non si è mai andati al di là del sano confronto di Idee. In consiglio comunale^ per esempio, si discute sempre animatamente ma le diatribe dei gruppi non intacca l'amicizia personale ed a rispetto che ognuno di noi ha nei confronti dei colleghi consiglieri. Un estremista a Romagnano sarebbe certamente emarginato ed escluso». La notizia dell'attentato ha insomma colto Romagnano di sorpresa Nei commenti della gente c'è indignazione e rabbia ma anche meraviglia e stupore. «Chi poteva immaginare che potesse accadere una cosa del genere, proprio qui, in mezzo a noi — si sente dire nei bar e nei locali pubblici — a nostro è un paese dove si fa politica ma dove si è alieni dal chiasso e dalle j piazzate». * Romagnano. centro operoso che, pur accettando l'insediamento di fabbriche, non si è dimenticato delle proprie origini contadine e che non disdegna di coltivare i campi, è sempre stato un centro politicamente «vivo». Su tremila elettori si contano mille e duecento comunisti, mille democristiani e trecento socialisti «E' però gente che della {propria convinzione ideologi j ca ha fatto un serio impegno ' sociale — spiega il vice sindaco Cesare Torelli —. A Romagnano non si è mai trasceso». L'unico episodio che ha preoccupato è accaduto sei anni fa, quando la Cartiera Burgo aveva annunciato una serie di licenziamenti e un ridimensionamento dello stabi| limento. Gli operai erano in sciopero da parecchi giorni; | sulle strada si leggevano, scritte con la calce, slogan di protesta; davanti al municipio erano stati appoggiati cartelli che avrebbero dovuto essere portati in corteo per le vie del centro del paese. Coni tro i pannelli è stata lanciata una bomba molotov e si ò pensato ad un attentato. La vicenda tuttavia non ha avuto seguito e non si è mai saputo chi fossero gli ignoti attentatori. E' il'solo episodio che venga oggi ricordato.per tt resto, pure fra taulj diatribe e nel bel maso di lotte sindacali nette fabbriche, non è mai successo nulla E non risono neppure sezioni di gruppi extraparlamentari. Brigate Rosse o Nap: in un paese di cinquemila abitanti, sostengono i pia, lo si saprebbe subito e non è facile mantenere l'anonimato. E' però abbastanza certo che si tratti di una azione dimostrativa di stampo politico: il modo con cui l'attentato è stato compiuto ed il bersaglio che è stato scelto lo fanno pensare. Probabilmente si tratta di un gruppo eversivo ed in questo senso si stanno indirizzando le indagini dei carabinieri che, però, dicono di brancolare nel buio. Fino atte quattro e mezza del mattino, dopo che da Ca stelletto Ticino era stato lan ciato l'allarme, due militi sono stati di guardia davanti al portone detta caserma di Romagnano, nascosti dietro un vicoletto adiacente. Era tutto tranquillo e soltanto quando \ cominciava ad albeggiare sono rientrati per riposare. In 'quel momento devono avere agito gli attentatori: forse erano appostati da diverse ore. Hanno versato un tanica di benzina sotto il pesante portone, poi hanno appiccato il fuoco. Le fiamme hanno avvolto il portale di legno mentre una cortina di fumo nero si è alzata E' stato il maresciallo Murata che abita al primo piano con la moglie e tre figli a dare l'allarme, n principio: d'incendio è stato domato in pochi minuti ma l'impressione che ha suscitato è stata enorme. I primi ad accorgersi dell'attentato sono stati gli operai pendolari e gli studenti che prendono a trèno di buon mattino. Hanno notato sul viale che conduce alla stazione dove appunto è situata la caserma, un viavai di carabinieri, hanno visto il portone annerito, hanno ascoltato le prime, indiscrezioni e sono iniziati i commenti II consiglio comunale ha espresso la propria solidarietà nei confronti delle forze dell'ordine locali e a quelle di tutta Italia che in attentati del genere sono state duramente provate.

Persone citate: Burgo, Carlo Arienta, Cesare Torelli, Romagnano

Luoghi citati: Italia, Novara