In Provincia e al Comune tutto da rifare (con il pci)

In Provincia e al Comune tutto da rifare (con il pci) Aria di crisi in attesa dell'esito dei congressi In Provincia e al Comune tutto da rifare (con il pci) Questa è la "svolta" prevista dai socialisti, che però non escludono la possibilità di un assemblearismo che raccolga tutti i partiti - Voto sul bilancio: il primo scoglio (Dal nostro corrispondente.) ; Novara, 11 marzo. I Per la Provincia e per il Co-1 mime, dopo lunghe crisi erano state trovate soluzioni provvisorie in attesa del congresso del psi. L'assise nazionale dei socialisti ha preso le sue decisioni: che accadrà adesso a Novara? La domanda l'abbiamo posta al nuovo segretario della federazione del psi. Armando Riviera. «Quale sia la nostra posizione — dice — è ormai chiara a tutti ma per quanto riguarda gli enti locali novaresi preferiamo andare, cauti, attendere cioè la conclusione del congresso socialdemocratico, incominciato proprio oggi e. quello democristiano in prò j grammo la prossima settimana». ■ E' dal psdi che i socialisti attendono le decisioni che po trebberò portare a una svolta nella formazione delle giunte. «Sia chiaro — precisa Riviera — che questa volta non ci muoveremo prima di avere trovato soluzioni definitive: non promuoveremo certo cri si al buio che comporterebbero vuoti di potere». E' quindi assai probabile che entro la fine di marzo, tra un paio di settimane, si tomi a discutere del governo sia della provincia sia del comu- ne capoluogo. «I. problemi che legano politicamente le due amministrazioni sono i medesimi — spiega il segreta rio del psi — ed è impensabile una soluzione diversa per provincia e comune». I socia- Usti rimangono fermi sulla lo ro posizione: nessuna preclusione nei confronti dei compagni del pei; senza loro (che con le elezioni del 15 giugno sono diventati il partito di maggioranza- relativa anche nel Novarese, scavalcando la de) non si amministra. La «svoltai» è intesa appunto ad includere nelle giunte i comunisti. Riviera, almeno per a momento, non parla di formule, anche se non esclude la possibilità di uri assemblearismo (provvisorio, cioè in attesa delle prossime- elezioni) che raccolga tutti i partiti dell'arco costituzionale. E' j la soluzione che i democristiani avevano però respinto a Natale in piena crisi provinciale. Ciò aveva portato, quale estrema ratio, alla formasione di una giunta bica (o bilanciata) con socialisti, socialdemocratici, repubblicani e liberali. Questa giunta comprendendo solo nove persone, si regge per l'appoggio esterno .di comunisti-e democristiani. Ma quanto pub durare una giunta di minoranza? C'è alle viste, quale prima scadenza, a voto sul bilancio che già potrebbe rappresentare uno scoglio, tanto più che la de non ha mai fatto mistero di non gradire quella soluzione. Non si intravedono però altre soluzioni se non quella di una giunta di sinistra ammesso che i socialdemocratici decidessero di aderirvi. Dieci sono i comunisti, quattro i socialisti, tre i sociakiGmaeratici: 17 in totale su 30 che potrebbero arrivare a 18 con l'adesione del consigliere repubblicano. E' questa la meta cui ambiscono i socialisti e, naturalmente, anche i comunisti. Diversa la situazione in comune: la giunta a due (dcpsdi) si regge per l'apporto esterno dei socialisti che la condizionano con a -voto «di volta in volta». Il sindaco Erio Leonardi ne sottolinea la difficoltà. Spiega: «La giunta assume le sue decisioni poi prima di portarle all'approvazione del consiglio deve sotto porle-al vaglio dei socialisti». «E* per questo che ancora non avete approntato a bilancio?». - Leonardi precisa che a ritardo è dovuto ad altre ragioni: «Soltanto in queste ultime settimane la commissione ministeriale ha approvato il bilancio 1975 sia pure con uh taglio di un miliardo. Non potevamo, in assenza di quel decreto stilare, senza correre rischi, b* nuovo bilancio». Per la .verità bisogna aggiungere che la costituzione delle varie commissioni, la stesura del regolamento per i consigli di quartiere e a nuo vo piano per gli insediamenti sociali hanno impegnato la giunta in un lavoro massacrante. La lunga crisi aveva bloccato l'attività e la ripresa è stata dura. Al prossimo consiglio verranno perciò portati i bilanci delle aziende municipalizzate ma non ancora quello del comune. Bilanci o no, c'è aria di crisi sia al Comune sia in Pro vinci a. I socialisti, per bocca del loro segretario provinciale sono disposti ad aprirle soltanto se c'è la soluzione di ricambio che potrebbe essere determinata da un nuovo-atteggiamento socialdemocratico. Dal canto loro i democristiani si sono posti in posizione d'attesa. «Oggi come oggi, alla vigilia del nostro congresso — dice il segretario de Rolando Donetti — non intendiamo certo agitare le acque. Comune e Provincia sono certo in posizione precaria ma vale la pena di buttare tutto all'aria se ci sarannole elezioni anticipate?». . p. b. mm ^rh? •• SsWi* ■ -^B i^^**- . ^AM ^aV 'l.^^SSBSm bV-^^B Hb^^^^hI H ■bbbbbW - 1' '^^B BK^^Btl mm Novara. II segrctario dell a dc, Donetti e il segretario del psi, Riviera: si atteride l'esito. dei congressi dc e psdi

Persone citate: Armando Riviera, Donetti, Erio Leonardi, Leonardi, Novarese, Riviera, Rolando Donetti

Luoghi citati: Novara