Battaglia a Verbania per il supermarket da costruire sull'area della fabbrica Nyco

Battaglia a Verbania per il supermarket da costruire sull'area della fabbrica Nyco Si acuisce la polemica sulla licenza rilasciata dal Comune Battaglia a Verbania per il supermarket da costruire sull'area della fabbrica Nyco -Esposto di un consigliere democristiano al presidente della Giunta regionale e al Procuratore della Repubblica; l'area della Coop avrebbe dovuto essere destinata a insediamenti industriali (Dal nostro corrispondente) Verbania, 8 marzo. (a c.) Continua e si acuisce la polemica sulla licenza di costruzione che l'amministrazione comunale di Verbania ha rilasciato lo scorso settembre alla «Coop Pi emonte» per la costruzione di un grande supermercato in via Colombo, sull'area dove sorgeva lo stabilimento lito-cartografico «Nyco». Dopo le discussioni in Consiglio comunale, dopo il ricorso della de al Tar per la revoca della licenza e la sospensione dei. lavori in corso, dopo un esposto alla procura della Repubblica e la memoria che sull'argomento l'avvocato Gianni Correnti ha presentato alla procura a nome della «Coop», ora il consigliere comunale Sergio Bocci (de) ha inviato al presidente della giunta regionale piemontese e al procuratore della Repubblica dottor. Marcello gAfirirea un naeve docn-| manto." Contesta la tesi dell'avvocato Correnti. Bocci sostiene che la «Coop» poteva benissimo esistere (occupando 80-90 addetti), ma su un'altra area che non fosse quella della ex Nyco. L'area, spiega Bocci, doveva essere riservata, come previsto dal piano regolatore, a uso industriale. Se la giunta riteneva di poter agire in deroga alle prescrizioni del piano regolatore, questo avrebbe dovuto avvenire con la procedura prevista dalla legge (2112455 n. 1357) e con il voto del Consiglio comunale,, ai sensi legge n. 765 del 6-8-67. Non essenso questo avvenuto, o meglio essendo aiata la licenza per la costruzione del supermercato rilasciata solo su parere della giunta e su un area destinata a insediamenti industriali (o produttivi) la licenza stessa dovrebbe, a detta del Bocci, essere revocata e l'area restituita alla destina rione di cui si fa cenno nel piano regolatore. Bocci nel suo lungo documento accenna anche ad altre contraddizioni che sarebbero contenute nella memoria dell'avvocato della ditta, come «il fatto che nel caso Coop non si tratta più di una ristrutturazione dell'edificio (come vorrebbe l'avvocato Correnti) ma di una presso che totale ricostruzione, cosa fàcilmente controllabile e constatabile a tutti». Il consigliere democristiano conclude: «Sono pienamente d'accordo con l'avvocato Correnti nel riconoscere la funzione sociale della cooperazione & carattere di mutualità e senza fini dì speculazione privata; detta funzione deve però avvenire nell'ambito della legalità, proprio per rendere operante il dettato della Costituzione». Sul problema sono però annunciati altri interventi dei legali della Coop-Piemonte e dell'ammiiiitrtrazione comunale. Certamente se se parlerà in Consiglio comunale, subito dopo l'approvazione del bilancio.

Persone citate: Bocci, Gianni Correnti, Sergio Bocci

Luoghi citati: Piemonte, Verbania