La Castellania, condannata a morte ora viene salvata da tutti i comuni di Lorenzo Del Boca

La Castellania, condannata a morte ora viene salvata da tutti i comuni Per Porganismo del Lago d'Orta è stato deciso il rilancio La Castellania, condannata a morte ora viene salvata da tutti i comuni Sindaci e amministratori si sono accorti di avere a disposizione un moderno consorzio per il futuro turistico del Cusio - Preso un impegno: non ci saranno più polemiche né* rivalità (Nostro servizio particolare) Orta, 5 marzo. Si sono riuniti per decidere la morte della «Casteilania». il comprensorio dei Comuni che si affacciano sul Lago d'Orta, Si sono invece lasciati rilanciandola come una istituzione viva ed utile. Nel corso della riunione sindaci ed amministratori si sono infatti accorti che la medioevale Casteilania era invece un moderno consorzio che poteva rispondere atte esigenze nuove della riviera. Casteilania è soltanto una etichetta: prima copriva mal celate polemiche di campanile e vioènte diatribe personali: oggi è diventata lo strumento dei Municipi del Cusio, assillati dalle stesse difficoltà e con gli identici problemi da risolvere. «Penso che non sia mai giusto distruggere le cose fatte», ha esordito il sindaco di Orta, Ezio Gallina. «Ci sono stati diciassette Consigli comunali che nel 1963 hanno votato uno statuto e si sono ripromessi di trovarsi insieme per dibattere i problemi di tutti. Non è stato facile — ha continuato il primo cittadino — Ci son voluti tre armi di lavoro. Ma oggi abbiamo fra le mani uno strumento valido, un patrimonio da sfruttare». Ci sono una ragione politi¬ ca ed una ragione economica che depongono a favore del mantenimento in vita della Casteilania, Lo ha messo in luce chiaramente Vincenzo Melode., sindaco di Pella. «Ognuno dei nostri Comuni è inserito nell'ambito di organismi comprensoriali — ha spiegato —. Dovrebbero, in teoria, sintetizzare le esigenze della zona per proporne la risoluzione al vertice della gerarchla politica. Di fatto abbiamo un'azienda autonoma di soggiorno che ha pochi mesi di vita. Poi si parla di comunita montana, il cui territorio, però, è talmente esteso da non essere più omogeneo. Infine, c'è il comprensorio, j cosi come lo ha defunto la Regione: ma i Comuni della zona di Orta gravitano attorno ad Omegna; Pella, invece, con tutta la zona occidentale del lago, è rivolta verso Borgomanero. Il-Cusio — ha concluso Meloda — si trova pertanto annegato in un territorio troppo vasto, o spezzato a metà. E'ovvia la necessità che ci ritroviamo insieme, noi tutti Comuni del Cusio, in modo da poter mettere a fuoco i problemi analoghi (ed è la ragione economica), e questi stessi problemi saranno presi in considerazione da Regione e Governo solo se (ed è la ragione politica) saranno soste- ; nuti da una fetta sufficientemente vasta della provincia». La Castellana, dunque, sopravviverà, anche se si tratta di rivedere lo statuto valutandone i limiti e le contraddizioni e formulando precisamente le finalità che il comprensorio deve proporsi. A questo punto c'è stata qualche divergenza di opinioni. Armando Tracanzan ha proposto un organismo «efficiente», attivo, con un suo bilancio; Franco Sartiran, primo cittadino di Pettenasso, l'ha vista soltanto come ponte di passaggio prima che l'azienda autonoma di soggiorno, allargando la sua influenza, ne assorba, completamente le funzioni; Roberto Coppi,' di Quarna Sotto, ha proposto di considerare la Casteilania, come organo esclusivamente consultivo; Giuseppe Romagnoli, invece, è convinto che la validità fondamentale del comprensorio cusiano stia netta valorizzazione che può dare al turismo. Ognuno dei diciassette Comuni- che fanno parte .del comprensorio farà dette osservazioni che, raccolte, consentiranno di aggiornare lo statuto, al tempi sono cambiati — si è sentito dire spesso —, anche la Casteilania dovrà pure aggiornarsi». Sono soprattutto tutti d'accordo sul fatto che il comportamento cusiano deve evitare quelle polemiche che l'hanno spinto, fin sul baratro deWtnefficienza. Dopo otto anni di attività; atta presenza di Rivetti, di Pettenasco, sono subentrate rivalità per la presidenza. Non si trattava, dicono gli interessati,'né di politica né di campanile, ma di antipatie personali. Atta vigilia detta terza legislatura. Stoppini, sindaco di Cesara, eletto presidente, ha potuto rimanere in carica quindici giorni soltanto; gli è subentrato il primo cittadino di Oria, Learco Nebri, ma si erano già formate le correnti fra amministratori democristiani, e ciò ha significato la paralisi del comprensorio. Da quasi un anno non si facevano più riunioni. «Oggi vogliamo dimostrare che quella lezione ci è servita — ha concluso Gattina, nuovo sindaco diporta dopo il rinnovo delle amministrazioni, indicato come presidente detta Casteilania —, avviamo la distensione. Orta rinuncia di buon grado ad essere ella guida dei Comuni cusiani. Facciano altri, purché facciano». E fra strette di mano sono rimaste le premesse per una nuova e vitale collaborazione. Lorenzo Del Boca Orta. Un grappo di sindaci e amministratori durante la riunione della Casteilania