L 'amnistia salva sacerdote che fuggì con i tabernacoli

L 'amnistia salva sacerdote che fuggì con i tabernacoli Processo in tribunale a Verbania per un furto sacrilego L 'amnistia salva sacerdote che fuggì con i tabernacoli i Era accusato, con altri due, di avere trafugato arredi dalla chiesa sul Colle del Boden | (Dal nostro corrispondente) )Verbania, 20 febbraio. (a.c.) Soltanto il decretai j presidenziale di amnistia del- ! | l'aprile '70 ha salvato da un'e- ! semplare condanna tre mila- j j nesi. tra i quali un sacerdote, I accusati di furto sacrilego. I i fatti sono dell'll marzo '70. j Quel pomeriggio Alberto Mo| schini, abitante ad Ornavasso. j notò due auto ferme davanti alla chiesetta della Madonna delle Grazie, sul Colle del Boden e insospettito — già in precedenza dalla cappella erano stati asportati arredi, suppellettili, colonnine — si fermava ad osservare. «Ho visto tre uomini, tra i j quali un sacerdote — ha, det- J to — che stavano scalpellan-1 do attorno ad un'aequasantie- j ra e 2 donne che caricavano { qualcosa sulle auto. Ho anno-1 tato i numeri di targa e sono j sceso ad Ornavasso ad awertire il sacerdote, Osvaldo Ber- ! tona, custode del santuario; del Boden e anche della chiesetta della Madonna delie Grazie. Quando siamo risaliti, davanti alla chiesetta non c'era più nessuno. Abbiamo invece trovato, al santuario del Boden, una delle auto, con uno dei borghesi e il sacerdote. Ci hanno detto che avendo saputo che alla Madonna delle Grazie i furti si succedevano e avendo trovato roba ammucchiata fuori, si erano premurati di salvarla e di consegnarcela. Solo più tardi constatammo che erano mancanti diciotto colonnine e due tabernacoli e facemmo denuncia ai carabinieri, segnalando i numeri di targa delle due auto sospette. Inaspettatamente trovammo altra refurtiva abbandonata sul sagrato del santuario, una settimana dopo». Le indagini dei carabinieri risalirono all'anestesista Enrico Brovelli. 52 armi, al professionista Onorio Puletti, 54 (con precedenti per emissio-ne di assegni a vuoto) e al sa- cerdote don Giuseppe Ponti, di 63 anni, tutti milanesi. In udienza stamane i tre imputati si sono difesi con molte incertezze e reticenze e messi a confronto coi testi si sono limitati ad affermare d'aver raccolto colonnine, acquasantiera e tabernacoli solo per « metterli in salvo », sempre smentiti dai testi, i 1 quali hanno contestato loro che « non si salva nessuna | opera demolendo un'intera '. balaustra per r icavarne le | colonne ». j In imbarazzo evidente an- j che la difesa, ma a salvare il terzetto da una condanna che or-mai appariva inevitabile e a proscioglierli dal reato è sta-ta l'applicazione del decreto di amnistia e indulto di sei i anni fa.

Persone citate: Alberto Mo, Enrico Brovelli, Giuseppe Ponti, Onorio Puletti

Luoghi citati: Ornavasso, Verbania