Nuovo padrone cercasi e subito per operaie dalle "mani d'oro"

Nuovo padrone cercasi e subito per operaie dalle "mani d'oro" Villadossola: sempre incerto il futuro della Clifford Nuovo padrone cercasi e subito per operaie dalle "mani d'oro" I rappresentanti della proprietà hanno ribadito la loro decisione di chiudere la fabbrica Riconoscono, tuttavia, che le dipendenti sono bravissime nel confezionare pantaloni è alla ricerca'. (Nostro servizio particolare) Domodossola, 18 febbraio. La «Clifford» di un nuovo proprie. Questa è, in sostanza, la conclusione dell'incontro che rappresentanti sindacali e consiglio di fabbrica, affiancati da una nutrita delegazione di amministatori ossolani. hanno avuto con il vicepresidente della giunta regionale Libertini, il quale ha ricevuto separatamente anche i rappresentanti della proprietà. Questi ultimi hanno ribadito la loro decisione di chiudere e di abbandonare l'azienda al suo destino. La società ha già inoltrato al tribunale una richiesta di concordato preventivo. È' già stato nominato il commissario giudiziario che dovrà accertare lo stato patrimoniale e la consistenza dei debiti: la procedura dovrebbe concludersi entrò il 18 marzo. Fino a quella data, le 190 dipendenti sono in forza allo stabilimento e, non avendo ricevuto nessuna lettera di licenziamento, hanno diritto alla retribuzione. In pratica, l'azienda, in poco più di due anni di gestione, avrebbe accumulato debiti per circa 600 milioni (ne deve 250 solo alla previdenza sociale perché , secondo fonti sindacali, non pagava i contributi dal dicembre del 1973: gli altri creditori sarebbero soprattutto fornitóri). La fabbrica di Villadossola produce solo jeans, pantaloni che vanno letteralmente a ruba. F., oltretutto, lavorava solo su commissione. Gli stessi proprietari hanno ammesso che le operaie di Villadossola «hanno le mani d'oro», perché sono bravissime nel confezionare i pantaloni richiesti e apprezzati su tutti i mercati Come la società sia arrivata ad una situazione finanziaria cosi pesante è dunque un mistero per tutti. Mistero che la stessa Regione cercherà di chiarire andando a vedere cosa c'è dietro la sigla Infi (Istituto nazionale finanzaiario italiano) che e, appunto il nome della società che ha rileva- to la fabbrica dàlia vecchia proprietà inglese. I proprietari hanno dato la colpa tùia scarsa produttività e all'assenteismo. Ma i sindacalisti parlano di «assoluta incapacità organizzativa, di pessima conduzione aziendale», accusano la proprietà di aver j tenuto la-fabbrica «ai margini i del mercato», di aver perso ' (o non aver saputo conservare) clienti come Fioritecio la Jesus che facevano grossi ordinativi di pantaloni che permettevano, fina pik razionale organizzazione del lavoro. «Invece — dicono — la direzione preferiva vivacchiare alla giornata, cambiando continuamente mansioni alle operaie». Adesso, nessuno si nasconde che trovare un altro proprietario non sarà facile. Ma il fatto che la fabbrica sia fra le più moderne e il buon livello di Qualificazione raggiunto dalle maestranze lasciano spazio ad un barlume di speranza. Intanto,, sii è fatta strada un'altra proposta: ritardare la - procedura- giudiziaria e avanzare: tu t,richiesta della' cassa integrazione per le 190 dipendenti rimaste senza lavoro. Questa soluzione servirebbe soprattutto, a prendere tempo, in attesa che maturino altre prospettive. Ma l'intervento della cassa d'integrazione, come hanno spiegato oggi gli stessi sindacalisti, non è affatto sicuro, anzi le possibilità che la richiesta venga smotta sono quasi nulle. Le operaie, poi, quando sentono parlare di cassa integratone storcono JU naso perché molte di loro devono ancora percepire le quote del 1973, quando c'era-stato il passaggio dalla vecchia proprietà inglese all'attuale gestione. «Si faccia pure la richiesta — dicono — ma sia ben chiaro cbe non ce ne andremo dalla fabbrica fino a quando non avremo la garai-mn dì poter continuare a lavorare». Oggi pomeriggio, all'interno dello stabilimento occupato ormai da una settimana, c'è stata un'affollatissima riunione straordinaria del consiglio | comunale di Villadossola. Cerano l'onorevole Tornirti, il sindaco di Domodossola. Morelli, amministratori provinciali della Comunità montana e di molti comuni della zona. E' emersa la volontà di difendere a tutti i costi l'unica fabbrica ossolana di una certa consistenza che occupa manodoperà femminile. Villadossola. Dipendenti della Clifford all'assemblea cbe si è tenuta ieri (Falciola)

Persone citate: Falciola, Morelli

Luoghi citati: Domodossola, Villadossola